Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Nei primi anni 2000, le politiche lavorative si sono concentrate su sicurezza sul lavoro, contrasto al lavoro nero e riforma degli ammortizzatori sociali.
  • L'Unione europea ha proposto il concetto di flexicurity, un equilibrio tra flessibilità del mercato del lavoro e sicurezza per i lavoratori.
  • La flexicurity ha ridefinito il lavoro sicuro come compatibile con il sostegno al reddito durante la disoccupazione involontaria, ma ha mostrato elementi vaghi.
  • La crisi economica del 2008 ha deteriorato la situazione lavorativa, portando a riforme significative come le riforme Fornero del 2011 e 2012.
  • Le riforme Fornero hanno introdotto cambiamenti nel sistema pensionistico e nel mercato del lavoro, scoraggiando l'abuso dei contratti flessibili e ampliando gli ammortizzatori sociali.

Indice

  1. Tematiche del diritto del lavoro
  2. Successo e crisi della flexicurity
  3. Riforme lavoristiche post-crisi

Tematiche del diritto del lavoro

Durante i primi anni 2000, le tematiche maggiormente discusse, inerenti al diritto del lavoro, sono state quelle relative alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi d’impiego, la lotta al lavoro nero e la riforma degli ammortizzatori sociali.
Contestualmente, l’Unione europea propose una riforma radicale dei sistemi nazionali di diritto del lavoro, fondata sul bilanciamento fra flexibility e security: flexicurity. Secondo questo sistema innovativo, la flessibilità deve essere estesa all’intero mercato del lavoro, senza tuttavia scaricarne il peso sui lavoratori atipici o non standard.

La flexicurity rivoluziona il concetto di «lavoro sicuro»: essa non definisce tale un impiego stabile, bensì un lavoro compatibile con le forme di sostegno al reddito nelle fasi di disoccupazione involontaria. Solo in questo modo è possibile superare la precarietà.

Successo e crisi della flexicurity

Sotto molti aspetti, tuttavia, la riforma presentava elementi vaghi e poco chiari: ciononostante, essa riscosse un grande successo in molti stati europei.

La flexicurity risollevò la situazione lavorativa di molti Paesi, che purtroppo peggiorò nuovamente in seguito allo scoppio della crisi del 2008. Nella speranza di arginarla, l’anno successivo il cosiddetto «decreto Brunetta» ha modificato la disciplina del lavoro pubblico con l’obiettivo di ottimizzare la produttività delle amministrazioni: l’attuazione del d.lgs. è stata ostacolata dalle forze parlamentari.

Riforme lavoristiche post-crisi

La crisi fu talmente grave da provocare le dimissioni, nel 2011, del governo Berlusconi, sostituito dal governo Monti. In questo contesto si attuarono importanti riforme lavoristiche:

- prima riforma Fornero (2011), che innalzò l’età pensionabile e modificò il sistema contributivo;

- seconda riforma Fornero (2012), che ha innovato il mercato del lavoro. Essa ha introdotto disincentivi economici volti a scoraggiare l’abuso dei contratti flessibili e ha ridimensionato la reintegrazione in caso di licenziamento illegittimo, prevedendone la parziale sostituzione con una tutela economica. La riforma ha anche frenato le dimissioni in bianco e ampliato gli ammortizzatori sociali, introducendo l’Aspi.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono stati i principali temi di discussione nel diritto del lavoro nei primi anni 2000?
  2. Nei primi anni 2000, i temi principali nel diritto del lavoro includevano la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la lotta al lavoro nero e la riforma degli ammortizzatori sociali.

  3. Cos'è la flexicurity e come ha influenzato il mercato del lavoro?
  4. La flexicurity è un sistema che bilancia flessibilità e sicurezza nel mercato del lavoro, estendendo la flessibilità senza gravare sui lavoratori atipici. Ha rivoluzionato il concetto di lavoro sicuro, migliorando la situazione lavorativa in molti Paesi europei.

  5. Quali riforme lavoristiche sono state attuate dal governo Monti?
  6. Il governo Monti ha attuato importanti riforme lavoristiche, tra cui le riforme Fornero del 2011 e 2012, che hanno innalzato l'età pensionabile, modificato il sistema contributivo, introdotto disincentivi per contratti flessibili e ampliato gli ammortizzatori sociali.

Domande e risposte

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