Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Nel XX secolo, l'Europa ha visto l'adozione del parlamentarismo con due approcci principali: monista e dualista.
  • Il parlamentarismo monista si concentra sulla predominanza dell'assemblea rappresentativa e dei partiti, diversa dall'approccio inglese che valorizza il rapporto corpo elettorale-primo ministro.
  • La Francia, con la soluzione dualista di Charles de Gaulle, ha introdotto un governo semi-presidenziale con un ruolo significativo del presidente.
  • Fino al 1990, molti governi europei erano monisti, con eccezioni come il Portogallo e l'Italia, mentre l'Europa orientale ha visto un ritorno a modelli dualisti.
  • La forma di governo influisce sulla distribuzione del potere politico, determinata da costituzioni e leggi, con una classificazione tradizionale basata su aspetti strutturali e formali.

Parlamentarismo fra monismo e dualismo

Nel corso del XX secolo, in Europa la maggior parte degli stati aderì al parlamentarismo approcciando due soluzioni principali: una monista, l’altra dualista. Queste erano state nel segno di un parlamentarismo monista fondato sulla prevalenza dell’assemblea rappresentativa e sul ruolo dominante dei partiti, e non sulla prevalenza del circuito corpo elettorale-primo ministro (come nel parlamentarismo monista inglese).

In Francia, la quarta Repubblica aveva riprodotto lo schema proprio della Terza che l’aveva preceduta fino all’invasione tedesca (1875-1940).

Invece la soluzione voluta dal generale Charles de Gaulle, dodici anni dopo, fu marcatamente dualista: al vertice dell’esecutivo si stabiliva una ripartizione d’influenza fra presidente della Repubblica e primo ministro. Fu proprio guardando ad essa che si cominciò a parlare di governo semi-presidenziale, sottolineando il forte ruolo del presidente (oltretutto, dal 1962 eletto direttamente dal popolo).
Le altre esperienze, invece, furono fino al 1990 orientate in direzione monista, con la parziale eccezione del Portogallo: tutti governi parlamentari con una netta prevalenza della figura del primo ministro. Da quest’ultimo punto di vista, l’eccezione è stata proprio l’esperienza del governo parlamentare in Italia.
Successivamente si è assistito, soprattutto in Europa orientale, a un ritorno a soluzioni dualiste, con un ruolo incisivo e politicamente rilevante affidato al capo dello stato, giustificate sia dalla mancanza di una tradizione democratica sia dalla debolezza dei neonati sistemi partitici (si pensi alla Russia). In alcuni paesi, peraltro, la tendenza è stata sempre più verso una crescita del ruolo dei primi ministri (si vedano i casi di Polonia, Romania, Bulgaria).
In generale, se la forma di governo attiene al modo in cui si distribuisce il potere di indirizzo politico, cioè il potere di indirizzare l’ordinamento verso certi fini generali piuttosto che altri, dal punto di vista giuridico ciò dipende dalle attribuzioni degli organi costituzionali e dai rapporti fra di essi, quali disciplinati dalla costituzione e dalle leggi. L’attenzione è rivolta principalmente, se non esclusivamente, agli aspetti strutturali e formali: in base a questi si è delineata una tipologia delle forme di governo che si può definire classica o tradizionale.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le due principali soluzioni di parlamentarismo adottate in Europa nel XX secolo?
  2. Le due principali soluzioni di parlamentarismo adottate in Europa nel XX secolo sono il parlamentarismo monista, caratterizzato dalla prevalenza dell'assemblea rappresentativa e dei partiti, e il parlamentarismo dualista, che prevede una ripartizione d'influenza tra presidente della Repubblica e primo ministro.

  3. Come si è evoluta la forma di governo in Francia dalla Quarta Repubblica in poi?
  4. In Francia, la Quarta Repubblica ha seguito lo schema della Terza Repubblica, mentre la soluzione voluta da Charles de Gaulle ha introdotto un sistema dualista con un forte ruolo del presidente, portando alla definizione di governo semi-presidenziale.

  5. Quali tendenze si sono osservate nei paesi dell'Europa orientale riguardo alle forme di governo dopo il 1990?
  6. Nei paesi dell'Europa orientale, dopo il 1990, si è osservato un ritorno a soluzioni dualiste con un ruolo significativo del capo dello stato, giustificato dalla mancanza di una tradizione democratica e dalla debolezza dei sistemi partitici, mentre in alcuni paesi si è assistito a una crescita del ruolo dei primi ministri.

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