Concetti Chiave
- Il diritto finanziario contemporaneo si fonda su rapporti dialettici tra governo e parlamento, influenzando il bilancio dello Stato.
- Esiste una tensione tra federalismo fiscale statale e regionalismo finanziario differenziato, con autonomia concessa alle regioni.
- La cooperazione tra Italia e Unione Europea evidenzia il crescente ruolo centrale dell'UE rispetto agli Stati membri.
- Il rapporto dialettico tra governo e parlamento è cruciale per l'approvazione del bilancio statale entro le scadenze legali.
- L'articolo 81 della costituzione italiana conferisce al parlamento una riserva di legge assoluta per l'approvazione del bilancio.
Origine e importanza del diritto finanziario contemporaneo
Il diritto finanziario contemporaneo si fonda su un rapporto dialettico che si instaura sotto diversi punti di vista. In primo luogo esso si manifesta a livello statale, fra governo e parlamento. Questi due organi, rispettivamente l’esecutivo e il legislativo, hanno un rapporto talvolta conflittuale, talvolta cooperativo. L’obiettivo principale dei suddetti enti è quello di realizzare il bilancio dello Stato sulla base delle proposte avanzate dal governo e della riserva di legge tipicamente parlamentare.
Inoltre, il rapporto dialettico si instaura anche su un secondo livello: questo riguarda da un lato lo Stato, dall'altro le regioni, cioè gli enti periferici.
Il terzo livello su cui si instaura tale rapporto dialettico prevede la cooperazione fra Italia e unione europea. Esso propende sempre di più a evidenziare il ruolo centrale dell’unione e a rendere sempre più marginale la posizione degli Stati membri.
Dei tre, il più importante rapporto dialettico è il primo, perché direttamente finalizzato all’approvazione del bilancio. Quest’ultimo è presentato dal governo entro il 20 ottobre di ogni anno sulla base di una riserva di competenza; in seguito, entro il 31 dicembre, il bilancio deve essere approvato dal parlamento, cui l’articolo 81 della costituzione riconosce una riserva di legge assoluta.