Concetti Chiave
- Il referendum del 1998 ha istituito il Parlamento di Stormont, composto da 108 membri eletti con sistema proporzionale in Irlanda del Nord.
- L'Inghilterra ha considerato un fallimento il processo di regionalizzazione, con un referendum nel 2004 che ha respinto le proposte di nuove assemblee regionali.
- Il fallimento inglese è attribuito alle previsioni di poche competenze e mancanza di autonomia fiscale per le nuove assemblee.
- La concentrazione dei poteri in situazioni di crisi può comportare la sospensione temporanea delle garanzie costituzionali relative ai diritti e alle libertà.
- Lo stato di crisi richiede una valutazione della stabilità politica, fondamentale per dichiarare l'emergenza e sospendere le garanzie costituzionali.
Indice
Il referendum del 1998 in Irlanda del Nord
In Irlanda del Nord, il referendum del 1998 ha approvato l’accordo per l’istituzione del Parlamento di Stormont (Castello di Belfast, dove si trova la sua sede).
Questo si compone di 108 membri eletti ogni 4 anni con sistema proporzionale sulla base di una suddivisione dell’area in 18 constituencies con 6 rappresentanti ciascuna.
Il fallimento della regionalizzazione in Inghilterra
In Inghilterra, il processo di regionalizzazione è stato considerato un fallimento. Nel 2004 si è tenuto un referendum nella regione Nord-Est dell’Inghilterra dove le proposte del Governo sono state, tuttavia, respinte. Le ragioni del fallimento sono da ricercarsi nelle previsioni secondo cui alle nuove Assemblee sarebbero state conferite poche competenze e secondo cui queste sarebbero state prive di autonomia impositiva in ambito fiscale. La maggior parte degli Inglesi ha ritenuto l’introduzione di siffatta Assemblea inutile e dispendiosa. Il processo di regionalizzazione dell’Inghilterra è stato sospeso.
Concentrazione dei poteri e stato di crisi
In generale, la concentrazione dei poteri è connessa a regime giuridico derogatorio e comporta la sospensione necessaria, temporanea e proporzionale delle garanzie costituzionali relative a diritti e a libertà. La deroga alla regola della separazione dei poteri si concretizza in circostanze di crisi legate allo “stato di guerra” (in ambito internazionale) o allo “stato d’assedio” (in caso di emergenze interne) tali da compromettere l’esistenza dell’ordinamento.
La dichiarazione dello stato di crisi deve tener conto di diversi elementi, tra i quali è particolarmente importante la valutazione della stabilità politica dell’organizzazione statale. Perché non manchi un sicuro parametro di riferimento rispetto al quale valutare lo stato di crisi, occorre che l’ordinamento politico sia generalmente contraddistinto da una grande stabilità, il cui venir meno determina l’insorgere dello stato di crisi.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'esito del referendum del 1998 in Irlanda del Nord?
- Perché il processo di regionalizzazione in Inghilterra è stato considerato un fallimento?
- Quali sono le implicazioni della concentrazione dei poteri in uno stato di crisi?
Il referendum del 1998 in Irlanda del Nord ha approvato l'accordo per l'istituzione del Parlamento di Stormont, composto da 108 membri eletti ogni 4 anni con sistema proporzionale.
Il processo di regionalizzazione in Inghilterra è stato considerato un fallimento perché le proposte del Governo sono state respinte nel referendum del 2004 nella regione Nord-Est, a causa delle previsioni di poche competenze e mancanza di autonomia fiscale per le nuove Assemblee.
La concentrazione dei poteri in uno stato di crisi comporta la sospensione temporanea e proporzionale delle garanzie costituzionali relative a diritti e libertà, in circostanze di crisi come lo "stato di guerra" o "stato d'assedio".