Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il rapporto di lavoro è regolato dal Codice civile e coinvolge generalmente un imprenditore come parte principale.
  • L'imprenditore ha la libertà di avviare, modificare o cessare un'attività, garantita dall'articolo 41 della Costituzione.
  • Le decisioni su assunzioni e licenziamenti sono regolate da contratti specifici, non dalla libertà imprenditoriale.
  • Il contratto di lavoro subordinato implica un obbligo di prestazione lavorativa del lavoratore verso l'imprenditore.
  • Il lavoratore deve rispettare l'obbligo di diligenza, definito da parametri specifici secondo l'articolo 2104.

Indice

  1. Definizione del rapporto di lavoro
  2. Libertà imprenditoriale e contratti
  3. Obblighi del lavoratore

Definizione del rapporto di lavoro

La struttura del rapporto di lavoro è definita dal Codice civile.

Generalmente, una delle parti di questo rapporto è un imprenditore, cioè il titolare di un’impresa. L’articolo 2082 la definisce come un’entità organizzata al fine di realizzare lo scambio di beni e servizi con scopo di lucro.

Libertà imprenditoriale e contratti

In linea di principio, l’imprenditore è libero (ex art. 41 Cost.) di intraprendere un’attività di impresa, di modificarla o di ottenerne la cessazione. Tale prerogativa costituisce una libertà negativa, cioè priva di interferenze altrui, soprattuto da parte dello stato.

La libertà decisionale dell’imprenditore, però, non riguarda anche gli atti e i comportamenti adottati nei riguardi dei lavoratori: l’assunzione o il licenziamento di questi ultimi, infatti, non sono il frutto della libertà imprenditoriale, ma scaturiscono dalla stipulazione o dalla cessazione di un apposito contratto.

Il contratto concluso tra imprenditore e lavoratore ha una struttura peculiare rispetto a quella prevista per i contratti tipici: esso, infatti, deve tener conto, oltre del rapporto di corrispettività fra le parti, anche delle prerogative imprenditoriali relative alla libertà d’impresa.

Sulla base di quanto stabilito dall’articolo 2094 c.c., in primo luogo il contratto di lavoro subordinato risponde allo schema diritto-obbligo: mediante la sua stipulazione, un soggetto (il lavoratore) si obbliga a fornire una prestazione lavorativa nell’interesse di un altro soggetto (imprenditore), il quale vanta pertanto il diritto di pretendere l’esecuzione di tale prestazione.

Obblighi del lavoratore

Sul lavoratore grava il cosiddetto «obbligo di diligenza», in funzione del quale egli è tenuto a fornire, appunto secondo diligenza, la prestazione lavorativa dovuta.

La diligenza richiesta non è quella media o del pater familias (art. 1176 comma 1). Essa è calcolata sulla base di tre parametri indicati dal secondo comma dell’articolo 2104.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la definizione di imprenditore secondo il Codice civile?
  2. L'imprenditore è definito come un'entità organizzata al fine di realizzare lo scambio di beni e servizi con scopo di lucro, secondo l'articolo 2082 del Codice civile.

  3. In che modo la libertà imprenditoriale è limitata nei confronti dei lavoratori?
  4. La libertà imprenditoriale non si estende agli atti e comportamenti nei confronti dei lavoratori, come l'assunzione o il licenziamento, che dipendono dalla stipulazione o cessazione di un contratto specifico.

  5. Quali sono gli obblighi del lavoratore secondo il Codice civile?
  6. Il lavoratore ha l'obbligo di diligenza, che richiede di fornire la prestazione lavorativa dovuta con diligenza, calcolata su tre parametri indicati dal secondo comma dell'articolo 2104.

Domande e risposte

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