antonella_borghin
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Concetti Chiave

  • I Comuni possono gestire i servizi socio-assistenziali attraverso forme associative come convenzioni intercomunali, consorzi e Unioni di Comuni, mantenendo la titolarità dei servizi affidati a enti terzi.
  • Lo Stato esternalizza la gestione dei servizi socio-assistenziali a enti del Terzo settore per migliorare l'efficienza e la qualità dei servizi, utilizzando strumenti come autorizzazione, accreditamento e convenzioni.
  • Il lavoro in rete tra enti pubblici e privati favorisce la personalizzazione degli interventi sociali, grazie alla collaborazione e alla co-progettazione, supportata dalla Legge n. 328/2000.
  • Il fundraising è una strategia chiave per le organizzazioni non profit nel settore sociale, utilizzando marketing e partnership per raccogliere fondi e sostenere progetti di pubblica utilità.
  • Banca Etica e Banca Prossima offrono supporto finanziario al Terzo settore, promuovendo progetti sociali attraverso linee di credito etiche, superando i limiti dei criteri bancari tradizionali.

Indice

  1. Forme associative per i servizi
  2. Esternalizzazione dei servizi sociali
  3. Rete sociale e legge 328/2000
  4. Ruolo dell'assistente sociale
  5. Raccolta fondi e sponsorizzazioni
  6. Imprenditoria sociale e finanza etica

Forme associative per i servizi

Per la gestione associata dei servizi socio-assistenziali, i Comuni possono adottare una delle seguenti forme associative: la convenzione intercomunale, con cui si stabiliscono fini e durata della collaborazione Tra i comuni partecipanti, e i rapporti finanziari e obblighi reciproci; il consorzio, ente pubblico strumentale dotato di personalità giuridica, a cui i Comuni, pur mantenendo la titolarità, possono affidare la gestione di uno o più servizi sociali, dotato di un proprio statuto che ne disciplina organizzazione, nomina e funzioni; l'Unione di Comuni, ente locale costituito da più Comuni confinanti per l'esercizio associato di funzioni e servizi pubblici.

Esternalizzazione dei servizi sociali

→ Lo Stato affida la gestione e l'erogazione di molte prestazioni socio-assistenziali a enti del Terzo settore allo scopo di migliorare l'efficienza e la qualità dei servizi erogati e di sollevare le amministrazioni pubbliche dall'onere di sostenere grandi investimenti per soddisfare i bisogni di tutti i cittadini, e per la sua capacità di individuare i bisogni e rispondere in modo efficace, immediato e personalizzato = ESTERNALIZZAZIONE → può avvenire tramite:

autorizzazione: rilasciata dal Comune, in base a quanto stabilito dai regolamenti regionali, in seguito alla verifica del possesso di requisiti strutturali, organizzativi e procedurali.

accreditamento: atto che consente alle strutture pubbliche di operare nel settore socio-assistenziale, e alle strutture private di svolgere il servizio socio-assistenziale per conto dello Stato. viene riconosciuto in presenza di ulteriori standard di qualità rispetto a quelli accertati ai fini dell'autorizzazione e consente un continuo miglioramento del servizio/prestazione.

acquisto dei servizi e convenzione: i Comuni possono acquistare, tramite convenzione e in cambio del pagamento di tariffe, servizi e prestazioni dai soggetti del Terzo settore, che devono essere autorizzati, accreditati e inseriti in un apposito elenco di fornitori. L’ente pubblico continua a gestire direttamente il servizio, ma l’erogazione è affidata al soggetto esterno. La convenzione può essere sottoscritta anche con Odv e Aps; in questo caso il soggetto non profit s'impegna a svolgere attività inerenti al servizio sociale in favore della collettività (prestazioni integrative o di supporto a quelle erogate dal pubblico), senza chiedere in cambio il pagamento di tariffe, ma solo un rimborso delle spese effettivamente sostenute.

procedura di gara: si concludono con l'aggiudicazione a uno dei concorrenti, con il quale il Comune può stipulare un contratto di appalto o di concessione di erogazione del servizio. Può essere aperta, ristretta o negoziata.

● contratto di appalto è stipulato tra il Comune e l'organizzazione non profit, per la prestazione del servizio sociale in cambio di un corrispettivo stabilito (contratto a titolo oneroso). Nel capitolato d’appalto sono specificati tutti gli aspetti che regolano il rapporto. Il Comune rimane responsabile e titolare del servizio ma dà la gestione in appalto all’ente privato, l'operatore economico si impegna a svolgere il servizio in favore dell'amministrazione

contratto di concessione: il Comune affida a uno o più operatori la gestione di un servizio, occupandosi solo della manutenzione dell’edificio. il concessionario sostituisce il concedente nell'amministrazione e gestione del servizio, assumendosene rischi e responsabilità. Non viene pagato ma ottiene i soldi dagli utenti che pagano servizio.

I Comuni concedono ai cittadini, su richiesta, titoli validi per l'acquisto dei servizi sociali presso i soggetti accreditati (voucher), consentendo loro di scegliere liberamente tra i diversi soggetti erogatori del servizio.

Rete sociale e legge 328/2000

Il lavoro in rete è un modo di operare tramite la collaborazione tra vari servizi pubblici, sociali e sanitari, e privati. L’unione delle loro forze favorisce la personalizzazione degli interventi e quindi una risposta più efficace ai problemi sociali. La rete sociale è l'insieme di relazioni di varia natura e con soggetti diversi che ogni individuo ha e che incide sul suo stile di vita, sui suoi comportamenti e sulle sue necessità: reti primarie, costituite dall'insieme di relazioni informali più strette che il soggetto intrattiene quotidianamente (parenti, amici, vicini di casa, colleghi di lavoro); le reti secondarie formali, rappresentate dai soggetti giuridici professionali con cui entra in contatto l'individuo (Comuni, servizi socio-sanitari, Ausl); le reti secondarie informali, costituite da gruppi, associazioni, soggetti del Terzo settore con cui un soggetto può essere in contatto per determinati bisogni. → La Legge n. 328/2000 prevede che lo Stato e gli enti locali, insieme ai soggetti del Terzo settore e agli altri soggetti privati, partecipino, ciascuno secondo le proprie competenze, alla realizzazione del sistema integrato dei servizi sociali. Il principale strumento previsto dalla legge per la progettazione e la realizzazione delle politiche sociali è il Piano di zona, con cui avviene il collegamento in rete dei diversi servizi sociali nel territorio → Un'azione in rete presuppone un percorso collaborativo e un'attività di progettazione con cui si individuano bisogni da affrontare, obiettivi, risorse e vincoli, competenze professionali da attivare, dei soggetti e delle figure professionali da coinvolgere e un piano di svolgimento delle attività.

Ruolo dell'assistente sociale

L'assistente sociale deve saper attivare, organizzare e integrare i servizi presenti sul territorio e le risorse formali e informali necessarie a fronteggiare i bisogni sociali, potenziando le reti sociali già esistenti e creandone di nuove, anche attraverso un lavoro di équipe → La co-progettazione è una modalità di collaborazione flessibile e semplificata tra enti locali e Terzo settore, finalizzata a progettare e realizzare interventi sociali innovativi e sperimentali. Anche se l'ente pubblico mantiene la titolarità della funzione, il Terzo settore assume un maggior ruolo di responsabilità e potere decisionale nella co-progettazione degli interventi sociali. Per individuare il soggetto del Terzo settore partner nella co-progettazione, l'amministrazione pubblica avvia un istruttoria pubblica di co-progettazione:

1. avviso di manifestazione di interesse: procedura aperta o ristretta, viene pubblicato un documento con indicati obiettivi, tempi, durata, aree di intervento e aspetti tecnici

2. i soggetti interessati si iscrivono a un albo regionale e presentano il proprio progetto

3. individuazione del partner secondo imparzialità, trasparenza e parità di trattamento

4. elaborazione e approvazione del progetto

5. stipulazione del accordo di collaborazione

Raccolta fondi e sponsorizzazioni

Il fundraising (raccolta fondi) è una forma di acquisizione di denaro per un'organizzazione non profit e operante nel sociale, da utilizzare per aiutare persone bisognose o per finanziare un progetto di interesse comune. Lo scopo è sempre di pubblica utilità, mai orientato al profitto. Il fundraiser è colui che gestisce e amministra la campagna di raccolta fondi. Il primo passaggio per un fundraising di successo è la redazione di un progetto, il documento buona causa, che riassume le iniziative e le attività svolte dall'organizzazione e illustra come vengono utilizzati i soldi ricevuti. Poi vengono applicate le strategie del marketing alle dinamiche del Terzo settore:

● valutazione dei fondi che bisogna raccogliere per sostenere i propri programmi;

● analisi del mercato, per individuare i destinatari della richiesta di fondi;

● scelta degli strumenti di marketing da utilizzare;

● monitoraggio dei risultati rispetto agli obiettivi.

La mission rappresenta la dichiarazione del fine di un’organizzazione o di un’impresa. La Vision è la proiezione verso il futuro.

La raccolta fondi può avvenire con donazioni ordinarie (contributo richiesto sotto forma di quota associativa), per specifici progetti (con donazioni una tantum effettuate da soggetti già fidelizzati alla causa sociale) o da lasciti e testamenti. Una possibilità importante per l'effettuazione di un fundraising di successo è rappresentata dalla partnership con soggetti disposti a fornire gratuitamente determinati servizi, e dalla sponsorizzazione, un accordo tra due organizzazioni in cui viene dato un compenso economico in cambio di immagine o branding. Gli sponsor ampliano il budget, invogliano i donatori a versare quote più alte e conferiscono credibilità alla campagna. Vengono utilizzati anche Internet e i social media: vengono create pagine web e i profili sui social media, in cui vengono inserite le informazioni per comunicare gli obiettivi del progetto con immagini e video che mostrano la concretezza dei risultati raggiunti, ogni donazione deve essere tracciata e resa pubblica.

Imprenditoria sociale e finanza etica

La principale fonte di copertura degli investimenti dell'imprenditoria sociale è rappresentata dall'autofinanziamento, utilizzo dei profitti dell'impresa per realizzare nuovi investimenti. Tra i soggetti dell'imprenditorialità sociale in Italia sta crescendo la consapevolezza della disponibilità di strumenti di finanza a impatto sociale. La Banca Etica è una banca popolare costituita come società cooperativa per azioni. Essa si ispira ai principi della finanza etica e si rivolge prevalentemente alle cooperative e alle associazioni, impegnate in servizi educativi e socio-sanitari, nella tutela dell'ambiente e la salvaguardia dei beni culturali, nello sviluppo del commercio equo e solidale, nella promozione dello sport e della cultura. Ha inoltre attivato linee di credito finalizzate a sostenere le micro imprese e le fasce di popolazione sotto la soglia di povertà. Un altro ente creditizio che opera nel sociale è Banca Prossima, che eroga credito non solo al Terzo settore, ma anche ai soggetti pubblici o privati che intendono realizzare progetti con una forte valenza sociale. Spesso, infatti, tali soggetti sono penalizzati dai criteri convenzionali di valutazione bancaria.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le forme associative che i Comuni possono adottare per la gestione dei servizi socio-assistenziali?
  2. I Comuni possono adottare la convenzione intercomunale, il consorzio e l'Unione di Comuni per la gestione associata dei servizi socio-assistenziali.

  3. Come avviene l'esternalizzazione dei servizi socio-assistenziali?
  4. L'esternalizzazione può avvenire tramite autorizzazione, accreditamento, acquisto dei servizi e convenzione, procedura di gara, contratto di appalto o contratto di concessione.

  5. Qual è il ruolo della co-progettazione nel lavoro in rete?
  6. La co-progettazione è una modalità di collaborazione tra enti locali e Terzo settore per progettare e realizzare interventi sociali innovativi, con il Terzo settore che assume un ruolo di responsabilità e potere decisionale.

  7. Quali sono i passaggi fondamentali per un fundraising di successo?
  8. I passaggi includono la redazione di un progetto, la valutazione dei fondi necessari, l'analisi del mercato, la scelta degli strumenti di marketing e il monitoraggio dei risultati.

  9. Quali sono le principali fonti di finanziamento per l'imprenditoria sociale in Italia?
  10. Le principali fonti includono l'autofinanziamento e strumenti di finanza a impatto sociale, con il supporto di enti come Banca Etica e Banca Prossima.

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