Concetti Chiave
- L'opposizione politica può influenzare la forma di governo attraverso modelli di confronto che vanno dal conflittuale al compromissorio.
- Nel modello conflittuale, tipico degli stati liberali dell'ottocento, la maggioranza viene stimolata dalle critiche dell'opposizione a migliorare le proprie proposte.
- Il governo di opposizione, nato in Inghilterra, promuove l'alternanza politica e critica l'indirizzo del governo senza necessariamente proporre alternative.
- Il modello compromissorio, ispirato dalla teoria di Kelsen, si basa sulla collaborazione tra maggioranza e minoranza per raggiungere un compromesso.
- I modelli conflittuale e compromissorio rappresentano i canoni principali per la formazione delle decisioni politiche nei sistemi democratici attuali.
Indice
Modelli di opposizione politica
Spesso, l’opposizione politica condiziona la forma di governo. I rapporti fra maggioranza e opposizione si possono riassumere in due modelli principali:
- modello conflittuale, in cui vige un costante scontro fra maggioranza e opposizione;
- modello compromissorio, in cui il conflitto fra maggioranza e opposizione è superato grazie alla stipulazione di accordi transattivi.
Origine del modello conflittuale
Il modello conflittuale si affermò negli stati liberali dell’ottocento. I leader di questi ordinamenti consideravano di grande importanza il confronto fra maggioranza e opposizione. Essi, in particolare, erano convinti che le critiche dell’opposizione avrebbero indotto la maggioranza politica a proporre soluzioni e iniziative sempre più efficaci. In sostanza, le decisioni parlamentari erano prese dal governo soltanto dopo essere passate al vaglio critico dell’opposizione (government by discussion).
Il governo di opposizione nacque in Inghilterra: secondo la Costituzione inglese, l’opposizione doveva incentivare l’alternanza periodica dei partiti politici di maggioranza. Negli ordinamenti liberali dell’Europa, però, l’opposizione si limitò a moderare e criticare l’indirizzo governativo.
Evoluzione verso il compromesso
Il parlamentarismo conflittuale tipico dell’Inghilterra fu affiancato da un nuovo modello detto «compromissorio». Esso trae origine dalla definizione kelseniana di democrazia: secondo il filosofo del diritto, dalla continua discussione fra maggioranza e opposizione deve scaturire un compromesso. Kelsen affermava che ogni regime democratico si deve fondare su una collaborazione propositiva fra maggioranza e minoranza. La stipulazione di un accordo transattivo consentirebbe di sostituire al dualismo fra maggioranza governativa e opposizione l’unanimismo fra le due forze politiche.
I due modelli esaminati (government by discussion e compromissorio) costituiscono i due canoni di riferimento per la formazione delle decisioni politiche negli ordinamenti oggi esistenti.