Concetti Chiave
- L'imprenditore è definito come chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata, volta alla produzione o scambio di beni e servizi.
- Per essere considerata impresa, l'attività deve essere economica, ossia capace di coprire costi con ricavi, ma non necessariamente a scopo di lucro.
- L'organizzazione è un elemento chiave dell'impresa, implicando l'uso di capitale e/o lavoro altrui, distinguendo l'imprenditore da un lavoratore autonomo.
- La professionalità implica la ripetitività e regolarità dell'attività nel tempo, non necessariamente senza interruzioni.
- I professionisti intellettuali con esame di stato non sono considerati imprenditori, a meno che non gestiscano un'attività organizzata.
Imprenditore – il soggetto che esercita l'impresa
• l'imprenditore
• il lavoratore subordinato – se ne occupa il diritto del lavoro
• il lavoratore autonomo
C'è distinzione tra:
• impresa
• ditta
• azienda
Requisiti dell'attività imprenditoriale
E' imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata (2555, 2565) al
fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi (2135, 2195).
L'articolo fissa i requisiti minimi che devono ricorrere perché un determinato soggetto sia esposto alle norme del CC per l'imprenditore:
– Attività → un complesso di atti, logicamente coordinati; l'impresa è attività produttiva di nuova ricchezza. Non è impresa l'attività di mero godimento (es il proprietario che affitta). Anche chi svolge un'attività illecita è imprenditore (ovviamente avrà delle sanzioni amministrative e/o penali).
– Economica – è economica se astrattamente è idonea a coprire i suoi costi con i suoi ricavi. È economica nel momento in cui si mantiene. Es 1: un'attività che abbia scopo di lucro (avere ricavi superiori ai costi). Es 2: non ha scopo di lucro, ma mira al pareggio delle spese e i ricavi. In questo 2° caso sono comunque astrattamente idonee al pareggio tra costi e ricavi. L'economicità comprende lo scopo di lucro ma va oltre. La Mensa dei poveri ad esempio : attività di volontariato basata su offerte - genera solo costi, niente ricavi, quindi non arriverà mai al pareggio tra costi e ricavi, non è un'impresa. L'impresa pubblica → è tenuta anch'essa ad operare secondi criteri di economicità, ma non è necessariamente preordinata alla realizzazione di un profitto. Le imprese sociali → divieto di distribuire utili in qualsiasi forma a soci, amministratori, partecipanti, lavoratori e collaboratori. Il requisito minimo dell'impresa dunque è l'economicità, e non lo scopo di lucro.
– Organizzata – è un qualcosa di più rispetto all'energia lavorativa del soggetto. Vuol dire capitale e/o lavoro altrui (K/L). Sono imprenditore nella misura in cui investo del capitale o organizzo il lavoro altrui. In assenza di questo non sono un imprenditore, ma un lavoratore autonomo. Un'attività che non ha l'organizzazione – mediazione immobiliaria – mettono insieme potenziali venditori e potenziali acquirenti, qui c'è lavoro autonomo. Però l'organizzazione imprenditoriale può essere anche organizzazione di soli capitali e del proprio lavoro intellettuale e/o manuale (es una sala di videogiochi).
– Professionalità – ripetizione dell'attività nel tempo; regolarmente, abitualmente. Non è necessario che l'impresa sia a professione. È necessario che ci sia una regolarità nell'esercizio dell'impresa – continuative o regolari, ma non si impone che l'attività venga svolta in modo continuato e senza interruzioni (es: le attività stagionali).
L'unico atto – un'operazione unica che un soggetto compie. Ad esempio Tizio costruisce un palazzo di 20 piani con 100 appartamenti – è un'eccezione. Di regola l'unico atto non fa diventare imprenditore. Ma se l'unico atto implica in sé lo svolgimento di un'attività, una complessità economica rilevante, subisce un'apparente eccezione.
L'attività deve essere volta alla produzione o allo scambio di beni/servizi – l'attività ha uno sbocco sul mercato, non è volta all'autoconsumo, ma a far entrare l'imprenditore in contratto con terzi. → impresa per conto proprio: se io produco quello che consumo non sono un imprenditore.
I professionisti intellettuali – professione intellettuale protetta → tutti i soggetti per esercitare la professione hanno dovuto subire un'esame di stato; la professione intellettuale protetta è un'eccezione, non è un'impresa. Sono presenti tutti i requisiti, ma se si stratta di professione intellettuale protetta non è un imprenditore. Se si stratta di professione intellettuale non protetta: il soggetto è un lavoratore autonomo o può essere un imprenditore. Il discrimine è dato dall'organizzazione. Un medico non è un imprenditore, ma se gestisce una casa di cura lo è. Il vantaggio dei professionisti per il fatto di non essere imprenditori è che non falliscono, però ci sono anche degli svantaggi: non si applica la disciplina dell'azienda, dei segni distintivi e della concorrenza sleale.
Domande da interrogazione
- Quali sono i requisiti minimi per essere considerato un imprenditore secondo l'articolo 2082?
- Qual è la differenza tra un'attività economica e un'attività di mero godimento?
- In che modo l'organizzazione distingue un imprenditore da un lavoratore autonomo?
- Perché la professionalità è importante per definire un imprenditore?
- Come si differenziano i professionisti intellettuali dagli imprenditori?
I requisiti minimi includono l'esercizio di un'attività economica organizzata e professionale, volta alla produzione o scambio di beni o servizi.
Un'attività economica è idonea a coprire i suoi costi con i ricavi, mentre un'attività di mero godimento, come l'affitto di una proprietà, non è considerata impresa.
L'organizzazione implica l'uso di capitale e/o lavoro altrui, mentre un lavoratore autonomo non ha questa struttura organizzativa.
La professionalità implica la ripetizione regolare e abituale dell'attività nel tempo, anche se non continuativa, distinguendo così l'impresa da attività occasionali.
I professionisti intellettuali, specialmente quelli con professioni protette, non sono considerati imprenditori a meno che non gestiscano un'organizzazione, come una casa di cura, che li qualifica come tali.