Concetti Chiave
- Il lavoro è una prestazione fisica o mentale retribuita e influisce sul benessere economico e psicologico di una persona.
- La popolazione viene divisa in attiva e non attiva, con la prima comprendente chi lavora o cerca lavoro, mentre la seconda include pensionati, giovani e casalinghe.
- Negli ultimi 50 anni, in Italia si è verificato un mutamento nella distribuzione della popolazione attiva tra i settori economici, con una crescita nel terziario.
- I lavoratori autonomi gestiscono le proprie attività liberamente, mentre i lavoratori dipendenti sono assunti con diversi tipi di contratti, tra cui part-time e telelavoro.
- Esistono vari contratti di lavoro, come l'apprendistato per i giovani e il contratto week-end per lavorare nei fine settimana in aziende che non possono interrompere la produzione.
-popolazione attiva: coloro che esercitano o che vorrebbero esercitare un’attività lavorativa remunerata. Fanno parte di questa categoria, allora, anche quelli che sono in cerca di occupazione, cioè i disoccupati.
- Popolazione non attiva: pensionati, i giovani, i bambini, gli handicap e le casalinghe. Queste ultime, nonostante lavorino molto, sono incluse in questa categoria perché non ricevono uno stipendio.
Negli ultimi 50 anni, soprattutto a causa del progresso tecnologico, si è verificato in Italia, come negli altri paesi occidentali, un notevole mutamento della popolazione attiva nei 3 settori della produzione:
- è diminuita nel settore primario
- è aumentato nel settore secondario ed è poi calata gradatamente
- è molto aumentata nel terziario
Questi spostamenti hanno causato la disoccupazione.
Coloro che esercitano un’attività remunerata sono gli imprenditori, i lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi. Gli imprenditori sono coloro che investono il loro denaro in un’impresa allo scopo di ottenere un profitto, cioè un guadagno economico. I lavoratori dipendenti svolgono un lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze di un imprenditore ricevendo una retribuzione proporzionata al tipo e alla quantità di lavoro prestato. Sono i dirigenti, impiegati e gli operai.
I lavoratori autonomi sono coloro che esercitano un lavoro autonomo, gestendo le proprie attività in modo libero e senza vincoli di orario. Sono i liberi professionisti , i camionisti, i collaboratori editoriali, gli scrittori, ecc.. Tra i vari tipi di lavoro ricordiamo: il lavoro part-time, il job sharing, il contratto di somministrazione di lavoro e il telelavoro. Il part-time è una forma di lavoro che riguarda i lavoratori dipendenti che vengono assunti da un’impresa con un orario lavorativo ridotto che è di otto ore giornaliere. Naturalmente riducendo l’orario si riduce anche lo stipendio. Un lavoro di questo tipo si adatta a coloro che durante la giornata sono impegnati in altre attività. Il job sharing consente a più persone, generalmente 2, di occupare un solo posto di lavoro. I lavoratori si distribuiscono fra loro l’orario e la quantità di lavoro, in funzione alle loro esigenze. Il contratto di somministrazione lavoro consiste nella fornitura di manodopera. Il telelavoro è concesso soprattutto a coloro che lavorano nel campo dell’informazione. Il lavoratore può gestirsi come vuole: nell’orario nelle decisioni, nell’organizzazione e nella responsabilità del suo lavoro.
Per svolgere un determinato lavoro, i lavoratori dipendenti devono fare una domanda di lavoro all’impresa nei centri per l’impiego. Questi uffici raccolgono nominativi della persona in cerca di lavoro e le classificano a seconda della qualifica.
Esistono diversi contratti di lavoro:
- L’apprendistato viene esercitato dai giovani per il conseguimento di una qualifica o di un diploma.
- Il contratto di inserimento consente di far entrare nel mondo del lavoro delle determinate categorie di persone
- Il contratto week-end consente ai lavoratori di lavorare il sabato e la domenica ed è adottato in particolare dalle imprese che per motivi tecnici non possono cessare la produzione per il fine settimana.
La retribuzione mensile dei lavoratori avviene attraverso la busta paga, viene chiamata stipendio per gli impiegati( lavoro intellettuale) e salario per gli operai (lavoro manuale)
Domande da interrogazione
- Quali sono le categorie principali della popolazione in base all'attività lavorativa?
- Come è cambiata la distribuzione della popolazione attiva nei settori produttivi negli ultimi 50 anni?
- Quali sono le differenze tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi?
- Quali sono alcune forme di lavoro flessibile menzionate nel testo?
- Quali tipi di contratti di lavoro esistono secondo il testo?
La popolazione è divisa in popolazione attiva, che include coloro che lavorano o cercano lavoro, e popolazione non attiva, che comprende pensionati, giovani, bambini, persone con disabilità e casalinghe.
La popolazione attiva è diminuita nel settore primario, è aumentata nel secondario per poi calare gradualmente, e ha visto un grande aumento nel terziario.
I lavoratori dipendenti lavorano sotto la direzione di un imprenditore e ricevono una retribuzione proporzionata al lavoro svolto, mentre i lavoratori autonomi gestiscono le proprie attività liberamente senza vincoli di orario.
Il testo menziona il lavoro part-time, il job sharing, il contratto di somministrazione di lavoro e il telelavoro come forme di lavoro flessibile.
Esistono diversi contratti di lavoro, tra cui l'apprendistato, il contratto di inserimento e il contratto week-end.