Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La Corte costituzionale ha influenzato la forma di governo italiana tramite sentenze su conflitti di potere.
  • La sentenza 7/1996 ha riconosciuto alle Camere il potere di approvare mozioni di sfiducia individuali contro i ministri, incidendo sul principio di collegialità del governo.
  • La sentenza 200/2006 ha ridefinito i rapporti tra il presidente della Repubblica e il ministro della giustizia sul potere di grazia, rafforzando il capo dello Stato.
  • Le decisioni sulla decretazione d'urgenza, come la sentenza 360/1996, hanno limitato l'uso reiterato dei decreti legge.
  • La Corte ha sindacato leggi di conversione di decreti legge nelle sentenze 171/2007 e 128/2008, verificando il rispetto dei requisiti di necessità e urgenza.

Il governo parlamentare nella giurisprudenza costituzionale

Oltre ai tre titolari del potere, anche la Corte costituzionale, nell’esercizio delle sue competenze (specialmente in sede di conflitti fra poteri), ha influito sulla forma di governo italiana. Ricordiamo in particolare:
- la sentenza 7/1996 con la quale la Corte riconobbe alle Camere il potere di approvare una mozione di sfiducia individuale nei confronti di un ministro. La possibile incidenza di questo istituto sul principio di collegialità del governo è di tutta evidenza (anche se vi è chi sostiene che in questo modo, indirettamente, il presidente del Consiglio potrebbe recuperare quel potere di revoca dei ministri che finora non gli è stato riconosciuto;
- la sentenza 200/2006 in cui furono ridefiniti i rapporti fra presidente della Repubblica e ministro della giustizia in ordine all’esercizio del potere di grazia, rafforzando i poteri del capo dello Stato ed erodendo quelli del ministro e quindi del governo.

Inoltre, in un passaggio della sent.

7/1996, la Corte dette per scontato che fosse legittima la posizione della questione di fiducia nel corso di procedimenti parlamentari, rafforzando in questo caso il ruolo del governo in parlamento; ha invece evitato di pronunciarsi sulla prassi, pur definita «problematica» nella sent. 251/2014, dei maxi-emendamenti governativi su cui viene posta la questione di fiducia.
Indiretta incidenza sugli equilibri fra parlamento e governo hanno altresì avuto alcune decisioni sulla decretazione d’urgenza, da decenni utilizzata come una sorta di iniziativa legislativa governativa rinforzata:
- la sentenza 360/1996 che sancì la non reiterabilità dei decreti legge, ponendo un argine al succedersi di decreti non convertiti in legge e riapprovati più volte dal governo;
- le sentenze 171/2007 e 128/2008 con cui la Corte si è assunta il compito di sindacare le leggi di conversione di decreti legge che non avessero rispettato i requisiti costituzionali di necessità e urgenza;
- le sentenze 22/2012, 32/2014 e 154/2015 con le quali sono stati dichiarati incostituzionali emendamenti inseriti dalle Camere in sede di conversione che avevano alterato l’omogeneità di fondo del decreto legge originario.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'impatto della sentenza 7/1996 sulla forma di governo italiana?
  2. La sentenza 7/1996 ha riconosciuto alle Camere il potere di approvare una mozione di sfiducia individuale nei confronti di un ministro, influenzando il principio di collegialità del governo e potenzialmente rafforzando il potere del presidente del Consiglio.

  3. Come ha influenzato la sentenza 200/2006 i rapporti tra il presidente della Repubblica e il ministro della giustizia?
  4. La sentenza 200/2006 ha ridefinito i rapporti tra il presidente della Repubblica e il ministro della giustizia riguardo all'esercizio del potere di grazia, rafforzando i poteri del capo dello Stato e riducendo quelli del ministro e del governo.

  5. Quali sono state le decisioni della Corte costituzionale riguardo alla decretazione d'urgenza?
  6. La Corte ha preso diverse decisioni, tra cui la sentenza 360/1996 che ha vietato la reiterabilità dei decreti legge, e le sentenze 171/2007 e 128/2008 che hanno sindacato le leggi di conversione di decreti legge non conformi ai requisiti di necessità e urgenza.

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