Concetti Chiave
- Il governo parlamentare si divide in due tipi: a preminenza assembleare e a preminenza del gabinetto ministeriale.
- I criteri di classificazione delle forme di governo considerano il ruolo dei partiti politici e i rapporti tra organi costituzionali.
- Sistemi di partito sono classificati in base al numero e alle interazioni tra i partiti, distinguendo tra bipolari, multipolari, maggioritarie e non maggioritarie.
- Le forme di governo maggioritarie si trovano in società omogenee con partiti consolidati e leggi elettorali specifiche.
- Le forme di governo non maggioritarie prevalgono in società eterogenee, con governi di coalizione e accordi di compromesso.
Indice
Tipologie di governo parlamentare
Nelle forme miste, l’equilibrio e la collaborazione tra i titolari del potere politico vengono qualificate come «governo parlamentare», che comporta la tendenziale preminenza di uno degli organi costituzionali. A seconda dell’organo preminente si possono distinguere due tipologie di governo parlamentare:
- governo parlamentare a preminenza assembleare, in cui viene accentuato il ruolo del parlamento rispetto al governo;
- governo parlamentare a preminenza del gabinetto ministeriale o del suo presidente, in cui il governo dirige l’assemblea (modello prevalentemente adottato nelle democrazie contemporanee).
Classificazione delle forme di governo
In generale, la classificazione delle forme di governo tiene conto di diversi elementi. In primo luogo gli studiosi mirano a individuare gli organi titolari del potere politico e i rapporti che fra questi intercorrono.
Un ulteriore requisito essenziale di classificazione è costituito dallo studio dell’influenza che i partiti politici esercitano sull’operare della forma di governo. I partiti vengono raggruppati in coalizioni distinte e contrapposte in quanto facenti parte della maggioranza di governo o delle minoranze di opposizione. È possibile distinguere tra forme di governo bipartitiche, a pluripartitismo temperato e a pluripartitismo estremo. I sistemi di partito sono stati classificati in base al numero di partiti fra di loro aggregati o coalizzati all’interno di un ordinamento.
Sulla base del numero di partiti e del modo in cui questi interagiscono, le forme di governo si possono dividere in bipolari, multipolari, maggioritarie e non maggioritarie.
Forme di governo maggioritarie e non
La forma di governo parlamentare maggioritaria si può ravvisare in società politicamente e culturalmente omogenee, cioè con valori costituzionali ampiamente condivisi. In questa forma di governo, infatti, si afferma un insieme consolidato di partiti raggruppati in un unico sistema (maggioritario) per via di principi e ideali condivisi. L’individuazione della maggioranza parlamentare scaturisce dalle elezioni effettuate sulla base di leggi elettorali maggioritarie o proporzionali con correttivi. Le elezioni consentono di creare un governo con un solo partito o da una coalizione omogenea.
Viceversa, la forma di governo parlamentare non maggioritaria è tipica di società culturalmente eterogenee, cioè caratterizzate da forti diversità ideologiche. Questa forma di governo presuppone sistemi politici multipartitici con governi di coalizione che spesso concludono accordi di compromesso con le minoranze di opposizione.
Domande da interrogazione
- Quali sono le due tipologie di governo parlamentare descritte nel testo?
- Come vengono classificati i sistemi di partito secondo il testo?
- Qual è la differenza tra forme di governo parlamentare maggioritaria e non maggioritaria?
Il testo descrive due tipologie di governo parlamentare: il governo parlamentare a preminenza assembleare, dove il parlamento ha un ruolo accentuato rispetto al governo, e il governo parlamentare a preminenza del gabinetto ministeriale, dove il governo dirige l'assemblea.
I sistemi di partito vengono classificati in base al numero di partiti aggregati o coalizzati, distinguendosi in forme di governo bipartitiche, a pluripartitismo temperato e a pluripartitismo estremo.
La forma di governo parlamentare maggioritaria si trova in società omogenee con valori condivisi e si basa su un sistema di partiti consolidato, mentre la forma non maggioritaria è tipica di società eterogenee con diversità ideologiche, caratterizzata da governi di coalizione e compromessi con le minoranze.