Concetti Chiave
- Il Presidente del Consiglio svolge un ruolo di coordinamento e guida del governo, convocando e presiedendo le riunioni del Consiglio dei Ministri, e mantenendo l'unità politica e amministrativa.
- I ministri, insieme al Presidente del Consiglio, definiscono l'indirizzo politico del Governo e sono responsabili dell'organizzazione e delle attività del loro specifico ministero.
- Il Consiglio dei Ministri, composto da tutti i ministri e presieduto dal Presidente del Consiglio, determina la politica generale del Governo attraverso proposte di leggi e decreti.
- I decreti legge sono provvedimenti urgenti con forza di legge, emanati dal Governo, che devono essere convertiti in legge dal Parlamento entro 60 giorni dalla loro pubblicazione.
- I decreti legislativi sono atti con forza di legge emessi dal Governo su delega specifica del Parlamento, quando le materie richiedono competenze tecniche o sono complesse.
Indice
Il ruolo del presidente del consiglio
Il presidente del Consiglio è un organo monocratico ossia, formato da una sola persona, con posizione di preminenza rispetto agli altri membri del Governo.
—>Il presidente del Consiglio ha il compito di convocare e di presiedere le riunioni del Consiglio dei ministri, di coordinare l'attività dei ministri e di mantenere l’unità dell’azione politica e amministrativa.
• La costituzione repubblicana ha introdotto una novità rispetto al passato in quanto precedentemente il capo del governo era considerato un semplice primus inter pares (primo tra persone di pari dignità).
• Il presidente del consiglio non ha nemmeno, le funzioni che tale carica comporta durante il regime fascista, quando egli era superiore gerarchico dei ministri e, di fatto, prendeva in prima persona le decisioni del governo.
• La funzione di guida e di coordinatore governativo, che è riconosciuta al Presidente del Consiglio, è confermato dal fatto che, quando si fa riferimento al governo, lo si indica con il cognome del relativo presidente del Consiglio.
Funzioni e responsabilità dei ministri
—> I ministri, in quanto componenti del Consiglio dei ministri, definiscono insieme al presidente del Consiglio l’indirizzo politico del Governo in quanto organi individuali, sono titolari, ciascuno, di un ramo della Pubblica amministrazione, chiamato ministero, dal quale difendono numerosi uffici destinati a realizzare le funzioni di cui il ministro è titolare.
• I ministri sono responsabili dell’organizzazione e dell’attività del ministero che dirigono e possono emanare provvedimenti amministrativi, tra cui le circolari, che corrispondono a norme interne rivolte ai dipendenti del ministero.
• Accanto ai ministri titolari di uno specifico ministero ci sono anche i ministri senza portafoglio: non dirigono uno specifico dicastero, essendo incaricati di svolgere compiti particolari.
I ministri e il Presidente del consiglio si riuniscono nel Consiglio dei ministri.
Struttura e funzionamento del consiglio dei ministri
—>Il consiglio dei ministri è l’organo collegiale, composto da tutti i i ministri e dal presidente del Consiglio, che definisce la politica generale del Governo attraverso i disegni di legge da presentare al Parlamento, i decreti legge e i decreti legislativi.
• Esso si riunisce a Palazzo Chigi su convocazione del presidente del Consiglio.
• Le sue riunioni non sono pubbliche.
• Al suo interno le deliberazioni adottate a maggioranza dei componenti vincolano tutti i ministri, l’unico modo per un ministro di esprimere il proprio dissenso è la dimissione dell’incarico.
• Il vicepresidente del Consiglio: nominato dal Consiglio dei ministri su proposta del Presidente del Consiglio, ricopre il ruolo di supplente del Presidente;
• I viceministri: che possono essere nominati in numero massimo di 10, possono partecipare alle sedute del Consiglio dei ministri, senza diritto di voto, e possono rappresentare il governo italiano in seduta europea e internazionale.
• I sottosegretari: Collaborano con i ministri nello svolgimento delle loro funzioni, in base a specifiche deleghe ricevute.
L’elevato numero di sottosegretari può essere determinato da ragioni di equilibrio politico all’interno della coalizione del Governo.
• I comitati esterni: formati da più ministri che hanno competenze su materie comuni, in particolare economiche, sulle quali possono prendere determinati provvedimenti. ES, il CICR che ha competenze economiche e può emanare provvedimenti in materia bancaria e monetaria.
• Il consiglio di gabinetto: organo composto dal Presidente del consiglio e da alcuni ministri, che si riunisce in anticipo rispetto al consiglio dei ministri, allo scopo di favorire la possibilità di accordi durante la discussione comune.
• I commissari straordinari: possono essere. Nominati per incarichi speciali e temporanei di particolare importanza. Essi partecipano alle riunioni del Consiglio dei ministri che si occupano di materie di loro competenze.
I ministeri sono organizzati secondo una struttura gerarchica piramidale.
1. Ministro
2. Viceministri.
3. Sottosegretari
4. Gabinetto del ministero [I suoi uffici lavorano in collegamento con il ministro]
5. Direzioni generali, ognuna si occupa di un settore del ministero e, sono organizzate in divisioni e a loro volta in sezioni.
Processo di formazione del governo
• Il presidente ha il compito di scegliere la persona che guiderà il Governo.
• Per farlo consulta gli ex presidenti della Repubblica, i presidenti delle due Camere, i presidenti dei gruppi parlamentari e i segretari dei partiti politici.
• Le consultazioni non sono un obbligo giuridico, ma sono frutto di una consuetudine.
• La persona incaricata accetta normalmente con riserva, cioè attraverso le consultazioni, se è possibile concordare con i partiti del programma di governo e la lista dei ministri; Se non è possibile, rinuncia all’incarico.
• Se il Presidente ritiene impossibile la formazione di un nuovo Governo, scioglierà le Camere e indurrà nuove elezioni.
• Se si palesa la possibilità di formare il Governo, il Presidente del Consiglio incaricato deve andare al Quirinale per sciogliere la riserva.
• A questo punto il Capo dello Stato è nominato Presidente del Consiglio tramite il messaggio, che deve essere controfirmato dallo stesso Presidente del Consiglio; Quest’ultimo sceglie i ministri che verranno puoi nominato dal Pres. Repubblica.
• Dopo la nomina il presidente del Consiglio e i ministri eseguono il giuramento di fedeltà alla Repubblica davanti al Capo dello stato, questo è il momento in cui il governo entra in carica.
Il governo per poter operare pienamente deve ottenere la fiducia del Parlamento.
Entro 10 giorni deve presentare il proprio programma politico con obietti e metodi per raggiungerli.
In ogni camera si svolgerà poi un dibattito che si conclude con la votazione, per appello nominale della mozione di fiducia.
Fiducia e sfiducia parlamentare
—>La mozione di fiducia è un documento in cui la maggioranza dei membri di ciascuna camera dichiara di approvare i progetti del Governo e gli riconosce fIducia.
Se anche una sola camera la nega si apre una crisi di Governo e deve dimettersi.
Attraverso la questione di fiducia, il governo richiede al Parlamento di rinnovare la fiducia inizialmente concessegli. Mentre la mozione di fiducia è prevista dalla Costituzione, la questione di fiducia è frutto di una consuetudine che si è instaurata nell’ambito dei rapporti tra il Governo e il Parlamento.
—> La mozione di sfiducia è un documento presentato dall’opposizione che esprime la mancanza di accordo di una o di entrambe le Camere sul comportamento politico del Governo.
Essa deve essere firmata da almeno 1/10 dei componenti della Camera dove viene presentata
Può essere messa in discussione dopo tre giorni dalla presentazione e essere motivata.
Se la mozione di sfiducia è approvato il Governo cade e si apre una crisi di Governo (formazione nuovo Governo o elezioni anticipate).
• Quando il Governo si rende conto di non essere più sostenuto dal Parlamento, il presidente del consiglio si dimette. [Crisi di Governo extraparlamentare.]
• Il governo dimissionario rimane in carica fino alla nomina del Governo successivo ma si limita a atti di ordinaria amministrazione.
• Ogni camera, secondo l’art 95 può costringere alle dimissioni anche un singolo ministro.
• Se viene sfiduciato un singolo ministro il Presidente del consiglio potrà sostituirlo con un nuovo membro, in attesa di una soluzione definitiva.
• La sfiducia può essere espressa nei confronti di alcuni ministri e ne seguirà un “rimpasto” di Governo ossia, alla modifica della composizione del Governo, senza che cambiano il programma e la maggioranza che lo sostiene in parlamento.
Poteri e funzioni del governo
—>La funzione di indirizzo politico consiste nel definire gli orientamenti politici generali dello Stato
Il compito del Governo è quello di intervenire sulle situazioni generali dello Stato, con particolare riferimento agli aspetti economici e politici per sanarla, mantenerla in equilibrio o migliorarla secondo le diverse necessità.
I poteri del Governo:
• Iniziativa legislativa
• L’emanazione di decreti legislativi e di decreti legge
• La manovra della spesa pubblica (Bilancio dello Stato e la legge di stabilità)
• La direzione della politica estera
—> In tutti questi casi questi poteri hanno un limite di carattere generale legato alla forma di governa proprio del nostro ordinamento giuridico
Spetta al governo la funzione esecutiva, che consiste nella direzione dei vari settori della pubblica amministrazione. (Funzione esecutiva amministrativa)
Con questo il governo realizza le azioni decise nel ruolo di indirizzo politico.
Il governo ha potere normativo ossia, poter emanare norme finalizzate a mettere in pratica gli obbiettivi stabiliti nella funzione di indirizzo politico.
Il potere normativo è esercitato attraverso l’emanazione di decreti legge, di decreti legislativi e di regolamenti.
Decreti legge e legislativi
—> I decreti legge sono provvedimenti aventi forza di legge che il Governo può emanare di sua iniziativa nei casi di necessità e di urgenza.
L’art.77 permette provvedimento legislativi immediati in casi di urgenza.
• Il decreto legge viene deliberato dal Consiglio dei ministri, promulgato dal presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.
• A seconda dell’urgenza dell’emanazione, il decreto legge entra in vigore lo stesso giorno della pubblicazione.
• Lo stesso giorno deve essere presentato alle Camere ed esse devono convertirlo in legge entro 60 gg, se no il decreto decade.
• In base a una sentenza emessa alla Corte costituzionale, i decreti legge non convertiti in legge entro 60gg non possono essere riproposti dalla legge.
L’art 76 Cost prevede una seconda possibilità per il governo di emanare atti aventi forza di legge: i decreti legislativi
—> Mentre i decreti legge vengono emanati dal governo di propria iniziativa, i decreti legislativi sono atti aventi forza di legge emessi dal Governo su delega specifica del parlamento.
• Quando le camere si trovano a dover emanare una legge su materie complesse o che richiedono competenze tecniche, possono trasferire il compito di legiferare al Governo su quell’argomento tramite una legge delega.
La legge delega deve indicare:
1. L’oggetto su cui deliberare
2. I principi e i criteri cui il Governo dovrà fare riferimento in stesura
3. Termini entro i quali il Governo dovrà emanare il decreto
• Il governo tramite ministri competenti predispone il decreto, lo discute in sede di consiglio e lo presenta al presidente della Repubblica per la promulgazione e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.
• Il decreto legge entra in vigore dopo 15 giorni dalla sua pubblicazione.
Il governo può emanare i regolamenti, solo nelle materie non coperte da riserva di legge:
• Quelli deliberati dal Consiglio dei ministri, per tale motivo determinati regolamenti governativi, che assumono la forma del decreto del Presidente della Repubblica (d.p.r.)
• Quelli emanati dal Presidente del Consiglio, che assume la forma del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (dpcm), o dai singoli ministri (regolamenti ministeriali) che assume la forma di decreto ministeriale (dm).
Regolamenti e loro classificazione
—> Mentre i regolamenti governativi possono riguardare qualsiasi materia, sia pur nei limiti previsti dalla legge, quelli ministeriali possono essere emanati da soli nei casi in cui la legge attribuisca loro questo potere.
Gli ordini si possono classificare sulla base degli scopi che si prefiggono
• I regolamenti esecutivi, i quali hanno lo scopo di dare istruzioni leggi, ai decreti legge e ai decreti legislativi, spiegandone più specificamente le disposizioni;
• I regolamenti di organizzazione: disciplinano il funzionamento degli uffici pubblici.
• I regolamenti delegati: il Governo detta norme nei settori di interesse pubblico oltre quanto già previsto dalla legge, determinando nuovi diritti e nuovi doveri per i cittadini.
L’utilizzo dei regolamenti delegati determina la delegificazione dove le materie di importanza minore vengono date alla competenza del Parlamento, consentendo all0organo legislativo di occuparsi di cose più importanti.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del presidente del Consiglio nel governo italiano?
- Quali sono le funzioni principali dei ministri nel governo?
- Come si svolge il processo di formazione del governo in Italia?
- Cosa accade in caso di crisi di governo?
- Qual è la funzione normativa del governo italiano?
Il presidente del Consiglio è un organo monocratico con posizione di preminenza, responsabile di convocare e presiedere le riunioni del Consiglio dei ministri, coordinare l'attività dei ministri e mantenere l'unità dell'azione politica e amministrativa.
I ministri definiscono l'indirizzo politico del Governo insieme al presidente del Consiglio e sono responsabili dell'organizzazione e dell'attività del ministero che dirigono, emanando provvedimenti amministrativi come le circolari.
Il processo di formazione del governo include consultazioni presidenziali, accettazione e giuramento, e la richiesta della fiducia al Parlamento, che deve approvare il programma politico del governo entro 10 giorni.
In caso di crisi di governo, può essere presentata una mozione di sfiducia che, se approvata, porta alla caduta del governo e all'apertura di una crisi politica, che può portare alla formazione di un nuovo governo o a elezioni anticipate.
Il governo ha potere normativo, esercitato attraverso l'emanazione di decreti legge, decreti legislativi e regolamenti, per mettere in pratica gli obiettivi stabiliti nella funzione di indirizzo politico.