Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La forma contrattuale predeterminata protegge le parti deboli, come il promissario acquirente o l'usufruttuario, in specifici contratti.
  • La scelta della forma contrattuale non è sempre obbligatoria, ma serve a facilitare e velocizzare gli scambi.
  • Nel settore bancario e finanziario, i contratti devono essere scritti e accompagnati da obblighi informativi e una copia per il cliente.
  • La forma scritta è necessaria per l'approvazione di clausole vessatorie, proteggendo le parti da vantaggi o svantaggi iniqui.
  • L'autonomia contrattuale è limitata da norme imperative che, secondo l'art. 1374 C.C., integrano il contratto, con eventuali nullità per contrarietà a tali norme.

Indice

  1. Protezione delle parti deboli
  2. Importanza della forma scritta
  3. Autonomia contrattuale e norme imperative

Protezione delle parti deboli

Nei casi in cui la forma è predeterminata dall’ordinamento si vuole proteggere la parte che contratta in condizioni di debolezza: il promissario acquirente nel caso del contratto immobiliare; l’usufruttuario nel contratto di usufrutto, ecc.

Ma di solito la scelta della forma non è obbligata: questa previsione è pensata per rendere fluidi e celeri gli scambi.

Importanza della forma scritta

Il requisito della forma scritta è imprescindibile anche nel settore bancario e finanziario: i contratti conclusi in tali ambiti devono essere conclusi tenendo conto anche dei doveri di informazione; inoltre, bisogna consegnare una copia del contratto al cliente a fini protettivi.

La forma scritta è richiesta anche per l’approvazione delle clausole vessatorie che consolidino posizioni di vantaggio per il proponente o di svantaggio per l’accettante.

Autonomia contrattuale e norme imperative

L’autonomia contrattuale consente alle parti di autoregolamentare i rispettivi interessi, ma la sua efficacia è intaccata dalle norme imperative che, ex art. 1374 C.C., integrano il contenuto del contratto.

Di solito, la contrarietà a norme imperative dà luogo a nullità, «salvo che la legge disponga diversamente (art. 1418)». Per comprendere a quali eccezioni si riferisce la disposizione è necessario distinguere le norme imperative in norme di validità e norme di comportamento.

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