Concetti Chiave
- Individuare il tipo contrattuale significa attribuire una specifica categoria legale al contratto, determinando la sua disciplina legislativa.
- La qualificazione del contratto è un processo interpretativo giuridico, indipendente dalla volontà delle parti coinvolte.
- Il giudice può discostarsi dal nomen iuris dato dalle parti se non corrisponde al contenuto effettivo del contratto.
- Contratti complessi possono richiedere consulenti per pianificare trattative e documenti specifici come lettere di intenti.
- La dottrina sottolinea l'importanza degli interessi delle parti e delle circostanze in cui le pattuizioni sono consolidate per comprendere il contratto.
Indice
Qualificazione del contratto
Individuare il tipo contrattuale vuol dire attribuire al contratto l’appartenenza a una categoria specifica e, quindi, a una determinata disciplina legislativa: avviene in questo modo la c.d. qualificazione del contratto; essa è il risultato dell’attività interpretativa mediante cui è possibile accertare la volontà dei contraenti.
Ruolo del giudice nella qualificazione
La qualificazione è un’attività esclusivamente giuridica. Le parti non possono in alcun modo influenzare l’operato del giudice che attribuisce al contratto la propria «etichetta». Il giudice, quindi, non è vincolato al nomen iuris attribuito dalle parti, ma può discostarsene qualora ravvisi la mancata rispondenza fra esso e l’effettivo contenuto.
Complessità e consulenza nei contratti
Il contratto può essere più o meno complesso, a seconda di quali siano gli interessi che le parti vogliono regolamentare. Nelle negoziazioni più complesse addirittura i contraenti si servono talvolta di consulenti, con il cui aiuto programmano le trattative attraverso la sottoscrizione di specifici documenti (lettere di intenti, programmi di contratto, ecc.).
Importanza degli interessi e delle circostanze
Secondo la dottrina è necessario guardare agli interessi perseguiti dalle parti tenendo conto del modo in cui essi sono inseriti nel regolamento contrattuale e del comportamento assunto dai contraenti al fine di far valere le rispettive priorità. In sostanza, secondo la dottrina per comprendere il contratto bisogna dare rilievo alle circostanze in cui le pattuizioni vengono consolidate.