Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Negli anni '90, le elezioni primarie sono diventate un mezzo per coinvolgere gli elettori nella selezione dei candidati, promosse da coalizioni o partiti individuali.
  • La frammentazione delle assemblee rappresentative ha evidenziato la necessità di organizzazioni politiche capaci di superare le divisioni settoriali e promuovere progetti politici di ampio respiro.
  • Nonostante un eventuale ritorno a un sistema partitico stabile, la società è così cambiata che i tradizionali partiti di massa non possono rinascere nella loro forma originale nell'era digitale.
  • Il finanziamento pubblico dei partiti in Italia è stato introdotto nel 1974, sopravvissuto a un referendum nel 1978, ma abolito dopo quello del 1993 durante lo scandalo di 'tangentopoli'.
  • La pratica dei rimborsi elettorali ha sostituito il finanziamento pubblico, ma è stata gradualmente ridotta e infine abolita quando il sistema non ha più resistito.

Indice

  1. Partecipazione elettorale negli anni novanta
  2. Evoluzione del finanziamento pubblico

Partecipazione elettorale negli anni novanta

Negli anni novanta, si è consolidata l’idea di far partecipare gli elettori alla cruciale fase della selezione dei candidati, con ricorso a elezioni primarie indette da coalizioni o da singoli partiti.
In anni recenti, in presenza di assemblee rappresentative quasi polverizzate, si è misurata quanto preziosa fosse, proprio per il buon funzionamento delle istituzioni, la funzione svolta da organizzazioni in grado di superare le eccessive tendenze individualistiche, corporative, municipalistiche, comunque settoriali, in nome del perseguimento di progetti politici di respiro generale. Tanto più che a questo pluralismo esasperato non sembra corrispondere maggiore democraticità interna, bensì piuttosto, nella più parte dei casi, debolezza programmatica e organizzativa e tatticismo esasperato al servizio di piccole élites decise a sopravvivere a sé stesse, costi quel che costi. Ma anche qualora il sistema partitico tornasse a un equilibrio stabile, la società è così profondamente mutata che non è possibile pensare che i partiti di massa e d’integrazione sociale, nell’era di Internet e della globalizzazione, possano risuscitare nelle forme che ebbero nelle prime fasi della vicenda costituzionale italiana.

Evoluzione del finanziamento pubblico

Il finanziamento pubblico dei partiti fu introdotto in Italia nel 1974. Superò indenne il referendum del 1978 (56,4% di no all’abrogazione), ma non un secondo referendum quindici anni dopo all’epoca di «tangentopoli», nel pieno della bufera giudiziaria che travolse il vecchio sistema dei partiti (90,3% di sì all’abrogazione) .

Riemerse poi, anzi si moltiplicò, grazie alla finzione legislativa dei rimborsi elettorali. Quando questa finzione non ha retto più, si accettò di ridurlo via via e infine di abolirlo.

Così può essere riassunta in estrema sintesi la vicenda iniziata con la l. 195/1974, anche allora sull’onda di un’inchiesta giudiziaria (lo «scandalo dei petroli»). Essa prevedeva due tipi di contributi pubblici: quello annuale, versato per il tramite dei gruppi parlamentari, «per l’attività funzionale dei relativi partiti»; e quello «a titolo di concorso nelle spese elettorali sostenute per il rinnovo delle due Camere», direttamente assegnato ai partiti dopo ogni elezione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata l'evoluzione del sistema partitico italiano negli anni novanta?
  2. Negli anni novanta, si è affermata l'idea di coinvolgere gli elettori nella selezione dei candidati attraverso elezioni primarie, mentre le assemblee rappresentative hanno mostrato la necessità di organizzazioni capaci di superare tendenze individualistiche per perseguire progetti politici di ampio respiro.

  3. Come è cambiato il finanziamento pubblico dei partiti in Italia?
  4. Il finanziamento pubblico dei partiti, introdotto nel 1974, è stato abolito dopo un referendum nel periodo di "tangentopoli", ma è riemerso sotto forma di rimborsi elettorali, fino alla sua riduzione e abolizione definitiva.

  5. Quali sfide affrontano i partiti politici nell'era di Internet e della globalizzazione?
  6. I partiti di massa e d’integrazione sociale non possono risorgere nelle forme del passato a causa dei profondi cambiamenti sociali, rendendo difficile il ritorno a un equilibrio stabile nel sistema partitico.

Domande e risposte

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