Concetti Chiave
- La riforma del diritto di famiglia del 1975 ha rivoluzionato il modello tradizionale del codice civile italiano, introducendo il divorzio e superando l'indissolubilità del matrimonio.
- La sentenza 126/1968 ha dichiarato incostituzionale punire solo l'adulterio femminile, segnando un passo importante verso l'uguaglianza di genere nel diritto penale.
- La sentenza 49/1971 ha eliminato il reato di incitamento contro la procreazione, aprendo la strada alla legge sui consultori familiari.
- La sentenza 404/1988 ha riconosciuto diritti ai conviventi more uxorio, permettendo loro di subentrare nei contratti di locazione.
- La sentenza 494/2002 ha dichiarato incostituzionale il divieto per i figli di genitori incestuosi di indagare sulla loro filiazione naturale.
Evoluzione del diritto di famiglia
Il modello tradizionale di famiglia impresso nel codice civile del 1942, a sua volta ereditato dal codice del 1865, fu scardinato con la «riforma del diritto di famiglia» avvenuta nel 1975. La riforma seguì di pochi anni la legge che aveva introdotto nell’ordinamento italiano il divorzio ed eliminato il principio dell’indissolubilità del matrimonio (l’aggettivo «indissolubile» non era stato inserito nell’art. 29 Cost. per soli tre voti di scarto in Assemblea costituente). Si tratta della l. 898/1970 (legge Fortuna-Baslini), approvata dopo un’aspra battaglia parlamentare e solo a seguito dell’approvazione della disciplina attuativa del referendum abrogativo, che avrebbe permesso al fronte politico antidivorzista di disporre dello strumento per far ricorso al corpo elettorale contro la nuova legge. Ciò accadde, ma nel 1974 gli elettori a grande maggioranza (59,3% dei voti) decisero di far salvo il divorzio. Più di recente il tema è tornato d’attualità con la legge sul divorzio breve (l. 55/2015).
Sentenze costituzionali significative
Va messo in evidenza quanto il diritto di famiglia si sia evoluto, prima e dopo la riforma, e continui a evolversi, anche grazie alla giurisprudenza della Corte costituzionale. Ci limitiamo a segnalare cinque passaggi importanti:
- la sent. 126/1968 con la quale, rivedendo una precedente decisione (sent. 64/1961), fu dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 559 del codice penale che puniva l’adulterio della donna ma non del marito (era punibile solo nel caso in cui avesse dato luogo a una convivenza: il concubinato);
- la sent. 49/1971 che dichiarò l’illegittimità costituzionale del delitto di incitamento a pratiche contro la procreazione (fu poi varata la legge sui consultori familiari: l. 405/1975);
- la sent. 404/1988 con la quale, pur in assenza di una legislazione sulle coppie di fatto, fu riconosciuto al convivente more uxorio superstite il diritto a subentrare nel contratto di locazione;
- la sent. 347/1998 che escluse la possibilità di ricorrere all’azione di disconoscimento della paternità rispetto al bambino concepito con inseminazione artificiale eterologa voluta da entrambi i coniugi;
- la sent. 494/2002 di illegittimità costituzionale del divieto per i figli nati da genitori incestuosi di agire per la dichiarazione della filiazione e svolgere indagini sulla paternità e maternità naturale.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati i principali cambiamenti nel diritto di famiglia in Italia dal 1975?
- Qual è stata l'importanza della legge Fortuna-Baslini del 1970?
- Come ha contribuito la Corte costituzionale all'evoluzione del diritto di famiglia?
La riforma del 1975 ha scardinato il modello tradizionale di famiglia, introducendo il divorzio e modificando il principio dell'indissolubilità del matrimonio. Successivamente, la giurisprudenza della Corte costituzionale ha continuato a evolvere il diritto di famiglia con sentenze significative.
La legge Fortuna-Baslini ha introdotto il divorzio nell'ordinamento italiano, eliminando il principio dell'indissolubilità del matrimonio. Nonostante l'opposizione politica e un referendum abrogativo, il divorzio è stato confermato dal 59,3% degli elettori nel 1974.
La Corte costituzionale ha emesso diverse sentenze che hanno influenzato il diritto di famiglia, come la dichiarazione di illegittimità costituzionale di norme discriminatorie e il riconoscimento di diritti per le coppie di fatto e i figli nati da genitori incestuosi.