Concetti Chiave
- La Costituzione Italiana garantisce che le donne lavoratrici abbiano pari diritti e retribuzioni rispetto agli uomini, assicurando uguaglianza e assenza di discriminazioni.
- Le donne in maternità sono tutelate con un congedo obbligatorio di un mese prima e quattro mesi dopo il parto, con diritto alla retribuzione completa.
- Il congedo parentale è disponibile per entrambi i genitori, con un diritto al 30% della retribuzione in caso di malattia del figlio minore di dodici anni.
- Il diritto allo sciopero in Italia è sancito dalla Costituzione e richiede leggi aggiuntive per la sua piena attuazione, con regolamentazioni specifiche per i servizi pubblici essenziali.
- Durante uno sciopero, devono essere garantiti i servizi pubblici essenziali minimi, e le autorità possono intervenire per porre fine allo sciopero in caso di danni alla collettività.
Diritti delle donne lavoratrici
Secondo l’articolo 37 della Costituzione Italiana la donna lavoratrice deve essere tutelata, deve quindi avere gli stessi diritti e le stesse retribuzioni dei lavoratori uomini con pari impiego, affinché ci sia uguaglianza e nessun tipo di discriminazione.
La donna lavoratrice è tutelata particolarmente in caso di maternità:
- La donna non deve lavorare per un mese prima del parto e quattro mesi dopo; durante questo congedo la donna deve essere retribuita regolarmente nonostante non sia in servizio
- La donna può usufruire del congedo parentale in caso di malattia del bambino di età inferiore a dodici anni; durante questo congedo la donna ha diritto al 30% della retribuzione, nonostante la sua assenza dal lavoro
I congedi per assist etere i figli non sono riconosciuti solo alla madre ma anche al padre lavoratore, che ha gli stessi diritti.
Diritto allo sciopero
L’Italia tutela il diritto allo sciopero, secondo l’articolo 40 della Costituzione. Questo articolo è una norma costituzionale di tipo programmatica: servono altre leggi affinché questa norma sia valida.
Lo sciopero è regolamentato solo per i servizi pubblici essenziali (e non per il settore privato) e deve essere organizzato dai sindacati.
- Durante lo sciopero, bisogna garantire i servizi pubblici essenziali minimi
- La data, la motivazione e la durata devono essere predeterminate e comunicate entro i 10 giorni prima dello sciopero
- Può esserci la precettazione quando lo sciopero rischia di creare danno alla collettività; le autorità competenti, ministri e prefetti (= rappresentanti del governo nella provincia), pongono fine allo sciopero dei servizi pubblici