Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il diritto di sciopero e la libertà di iniziativa economica sono stati bilanciati dalla Corte di giustizia europea attraverso le sentenze Laval e Viking del 2007.
  • La Corte ha riconosciuto l'azione collettiva come un diritto fondamentale, necessario da bilanciare con altri diritti garantiti dall'UE.
  • L'azione collettiva è ammessa solo se giustificata da interesse generale e proporzionata, senza danneggiare la produttività.
  • L'iniziativa economica dei datori di lavoro deve rispettare il contenuto essenziale dell'azione collettiva dei lavoratori.
  • L'art. 28 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE richiede un equilibrio tra interessi dei lavoratori e delle imprese.

Indice

  1. Il problema del bilanciamento
  2. Il bilanciamento dei diritti
  3. Il diritto comunitario e l'equilibrio

Il problema del bilanciamento

A livello europeo, il problema del bilanciamento fra diritto di sciopero e libertà di iniziativa economica datoriale è emerso grazie a due sentenze emesse dalla Corte di giustizia nel dicembre 2007: sentenze Laval e Viking. Analizzando le due vicende, la Corte si è interrogata sulla legittimità dell’azione collettiva dei lavoratori di uno stato membro diretta a imporre a un’impresa appaltatrice con sede in un altro Paese le condizioni di lavoro previste dal CCL valido nell’impresa appaltante.

La Corte ha stabilito che, in virtù delle tradizioni costituzionali comuni, il diritto di azione collettiva (sciopero, boicottaggio, ecc.) rientra fra i diritti fondamentali riconosciuti e garantiti dall’Ue nei rispetto degli altri diritti ugualmente assicurati. Per questo è necessario operare un bilanciamento.

Il bilanciamento dei diritti

Secondo la Corte, l’azione collettiva può costituire una restrizione delle libertà economiche solo se è giustificata da ragioni imperative di interesse generale e, sopratutto, se è proporzionata: i suoi effetti non devono andare oltre al raggiungimento del fine prefissato (divieto di arrecare danno alla produttività). Allo stesso modo, l’iniziativa economica del datore può espandersi a patto che non intacchi il contenuto essenziale dell’azione collettiva.

Il diritto comunitario e l'equilibrio

In definitiva, il diritto comunitario, soprattutto l’art. 28 CDFUE) impone il bilanciamento fra diritto di sciopero e prerogative datoriali: l’equilibrio mira a proteggere in egual misura gli interessi dei lavoratori e quelli degli imprenditori.

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