Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • L'indirizzo politico è un insieme di attività statali volte a raggiungere obiettivi politici specifici, basato su un quadro costituzionale.
  • Nei sistemi rappresentativi, l'indirizzo politico è espresso dalla maggioranza parlamentare e governativa, coinvolgendo esecutivo e legislativo.
  • Le forme di governo sono state storicamente classificate in costituzionali pure, parlamentari e semipresidenziali, in base alla titolarità del potere politico.
  • La classificazione tradizionale è stata superata da una distinzione tra governi monistici e dualistici, basata sulla legittimazione dei poteri esecutivo e legislativo.
  • Nei governi dualistici, sia parlamento che governo sono legittimati direttamente dal popolo, eliminando il meccanismo di fiducia reciproca.

Funzione di indirizzo politico

La funzione di indirizzo politico non può essere attribuita a un solo soggetto. Con quest’espressione si definisce un complesso di attività statali che, dato un preciso quadro costituzionale di riferimento, individua determinati fini politici da raggiungere con particolare attenzione alle priorità dell’ordinamento in uno specifico momento. Nei sistemi rappresentativi, l’indirizzo politico è espresso dalla maggioranza (parlamentare e governativa).

L’individuazione delle priorità statali non è dunque mai demandata a un unico organo, bensì all’esecutivo (governo) e al legislativo (parlamento) in maniera contestuale.
In passato, sulla base della titolarità del potere politico, gli studiosi avevano individuato tre distinti classificazioni di forme di governo:
- forme di governo costituzionali pure, in cui l’indirizzo politico era attribuito in maniera preminente all’esecutivo e, in maniera solo residuale, all’esecutivo (monarchia costituzionale e forme di governo presidenziali);
- forme di governo parlamentari, in cui si aveva un equilibrio tra esecutivo e legislativo;
- forme di governo semipresidenziali, che rappresentavano un punto intermedio tra le due categorie sopraindicate.
Tuttavia, la suddetta classificazione venne superata da un’ulteriore distinzione tra forme di governo monistiche e forme di governo dualistiche:
- nella prima categoria rientravano le forme di governo in cui la legittimazione del potere legislativo e di quello esecutivo era unitaria (il popolo legittimava il parlamento, di cui il governo non era altro che una proiezione);
- nella seconda, invece, erano annoverate le forme di governo in cui la legittimazione del potere esecutivo proveniva direttamente dal corpo elettorale (sia il parlamento che il governo erano legittimati dal popolo e, quindi, non ammettevano un meccanismo di attivazione e disattivazione tra i due suddetti poteri: il governo non necessitava della fiducia da parte del governo, bensì di un’elezione diretta da parte del popolo); così come il governo non veniva attivato dal parlamento, il governo non godeva del potere di scioglimento delle camere.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo dell'indirizzo politico nei sistemi rappresentativi?
  2. L'indirizzo politico nei sistemi rappresentativi è espresso dalla maggioranza parlamentare e governativa, e non è mai attribuito a un unico organo, ma è condiviso tra esecutivo e legislativo.

  3. Come sono state classificate storicamente le forme di governo in base all'indirizzo politico?
  4. Storicamente, le forme di governo sono state classificate in costituzionali pure, parlamentari e semipresidenziali, in base alla titolarità del potere politico e all'equilibrio tra esecutivo e legislativo.

  5. Qual è la differenza tra forme di governo monistiche e dualistiche?
  6. Nelle forme di governo monistiche, la legittimazione del potere legislativo ed esecutivo è unitaria, mentre nelle dualistiche, il potere esecutivo è legittimato direttamente dal corpo elettorale, senza necessità di fiducia parlamentare.

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