Concetti Chiave
- Il diritto si distingue in senso oggettivo, come insieme di norme giuridiche, e in senso soggettivo, come potere attribuito dalla legge agli individui.
- Le norme giuridiche, obbligatorie per tutti i cittadini, prevedono sanzioni statali per le trasgressioni, mentre le norme non giuridiche riguardano specifici gruppi sociali.
- Le norme giuridiche possono essere generali, applicabili a un numero indeterminato di persone, e astratte, applicabili a infinite situazioni concrete.
- Le fonti del diritto si dividono in fonti atto, documenti scritti, e fonti fatto, comportamenti manifestati dalla cittadinanza, e si classificano per gerarchia e contenuto.
- La Costituzione italiana è la principale fonte giuridica, seguita da leggi ordinarie, regionali, regolamenti e consuetudini, che formano la struttura gerarchica del diritto.
Indice
Diritto - Cosa è
Il diritto può essere utilizzato in due modi:
In senso oggettivo, quando si pone l’attenzione sull’oggetto del diritto, è rappresentato da una serie di norme giuridiche ossia delle regole che ogni cittadino deve rispettare.
In senso soggettivo ossia quando la legge attribuisce un potere alle persone in modo che esse sono in grado di tenere o di pretendere un certo comportamento.
L’ordinamento giuridico è l’insieme delle norme giuridiche che ogni cittadino deve rispettare.
Le norme sono di due tipi
Le norme non giuridiche: che non sono uguali per ogni cittadino, infatti sono regole che riguardano solo quei cittadini che appartengono ad una determinata religione, ad un determinato sport e che, se non seguono le regole, devono subire una sanzione più o meno grave.
Queste non sono delle norme che vengono stabilite dallo Stato. Spesso riguardano anche i rapporti umani all'interno della società e li regolano in qualche modo secondo delle vere e proprie norme di condotta.
Le norme giuridiche sono quelle norme che sono uguali per tutti i cittadini e presentano sanzioni a chi le trasgredisce, sanzioni applicate dagli apparati dello Stato. Si tratta dunque di regole di condotta, dei veri e propri comandi che vengono imposti affinché l'individuo si comporti seguendo determinati modelli di comportamento. Queste ovviamente non possono essere violate e se dunque si trasgredisce ad esse, si rischiano delle sanzioni commisurate al tipo di trasgressione che si è portata avanti.

Preventiva, se i cittadini sanno che se trasgredendo quella legge gli aspetta una sanzione e quindi non la trasgrediscono per evitare tale sanzione.
Riparatoria, quando cerca di porre rimedio ai danni che un soggetto ha provocato ad altri soggetti trasgredendo la legge.
Punitiva quando consiste nel determinare delle situazioni spiacevoli al soggetto che ha compiuto l’inflazione.
Per rendere effettiva l’applicazione delle sanzioni lo Stato incarica degli apparati ossia dei soggetti in grado di applicare le sanzioni.
Le norme giuridiche possono avere due caratteri
Generalità quando le norme hanno un numero indeterminato di destinatari.
Astratezza significa che sono applicabili con un numero infinito di norme concrete.
Esistono altri caratteri delle norme ossia: relatività, bilateralità, positività e la coattività.
Il diritto può essere ingiusto se le norme giuridiche entrano in conflitto con i valori che i cittadini ritengono giustizia e quando nella concreta applicazione delle norme giuridiche due situazione effettivamente identiche hanno risoluzioni differenti.
Il diritto può essere naturale se l’insieme delle leggi fa in modo che il cittadino si ispiri sulla buona condotta e può essere positivo se viene applicato concretamente nello stato.
Le fonti del diritto come vengono applicate le norma giuridiche: le norme giuridiche vengono applicate attraverso gli atti: documenti scritti da organi da cui l’ordinamento giuridico sente l’importanza di formare una norma giuridica e poi avviene attraverso i fatti ossia i comportamenti che la cittadinanza manifesta.
Le fonti del diritto (fonti atto) sono delle fonti scritte che vengono impaginate con una serie di procedimenti assai complicati e terminano con la pubblicazione. La pubblicazione è il modo migliore per far conoscere alle persone le norme.
Mentre la fonti fatto non sono delle fonti scritte. Tutta queste fonti sono dette fonti interne ossia che avvengono nello stato però in Italia esistono anche delle fonti esterne.
Le norme giuridiche si dividono in fonti di produzione ossia gli atti che formano una norma giuridica e in fonti di cognizione ossia il mezzo con cui le fonti del diritto vengono pubblicate materialmente.
Le fonti si classificano seguendo due aspetti ossia l‘importanza della gerarchia e il contenuto il contenuto è suddiviso in due parti ossia il diritto pubblico che è il rapporto tra i privati e lo stato e il diritto privato che è il rapporto tra i soggetti privati.
La Costituzione è la principale fonte giuridica ed è detta la legge di tutte le leggi. Gli atti costituzionali che sono quegli atti che integrano la costituzione e poi troviamo le leggi di revisione costituzionale che sono quegli atti che modificano il testo della costituzione.
Troviamo poi le leggi ordinarie che sono quelli applicate dal Parlamento o talvolta in alcuni casi da un determinato organo dell'Ente territoriale o locale mediante una procedura che è quella consistente nell'esercizio della cosiddetta funzione legislativa, gli atti aventi forza di legge che vengono proclamati dal governo e che hanno lo stesso tipo di forza che ha una vera e propria legge ordinaria; questa si colloca nel medesimo rango nell'ambito della gerarchia delle fonti.
Le leggi regionali che vengono sancite dalla regione e i regolamenti che sono in grado di dire come devono essere attuate eventuali leggi. Questo tipo di legge viene sancita dall'articolo 117 della Costituzione italiana e acquisisce la medesima posizione delle cosiddette leggi ordinarie. Inoltre esse si articolano in varie fasi che sono le seguenti: 1) la fase d'iniziativa; 2) la fase istruttoria; 3) la fase deliberativa; 4) la fase integrativa dell'efficacia.
Infine abbiamo le consuetudini che vengono sancite solamente se i cittadini si comportano allo stesso modo per collettività. È la fonte di minore importanza. Questo tipo di norma implica che i consociati si attengano a rispettare un determinato comportamento doveroso e allo stesso tempo obbligatorio.
Per approfondimenti vedi anche:
Che cos'è il diritto
Definizione di diritto
Nozioni e differenze tra Diritto e norma giuridica
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra diritto in senso oggettivo e soggettivo?
- Quali sono i due tipi di norme menzionati nel testo?
- Quali caratteri possono avere le norme giuridiche?
- Come si classificano le fonti del diritto?
- Qual è la principale fonte giuridica secondo il testo?
Il diritto in senso oggettivo si riferisce a una serie di norme giuridiche che ogni cittadino deve rispettare, mentre in senso soggettivo si riferisce al potere attribuito dalla legge alle persone per tenere o pretendere un certo comportamento.
Le norme sono di due tipi: norme non giuridiche, che non sono uguali per tutti e riguardano specifici gruppi, e norme giuridiche, che sono uguali per tutti i cittadini e prevedono sanzioni statali per chi le trasgredisce.
Le norme giuridiche possono avere caratteri di generalità, applicabili a un numero indeterminato di destinatari, e astrattezza, applicabili a un numero infinito di situazioni concrete.
Le fonti del diritto si classificano in fonti di produzione, che formano una norma giuridica, e fonti di cognizione, che sono il mezzo con cui le norme vengono pubblicate. Si classificano anche per importanza gerarchica e contenuto, distinguendo tra diritto pubblico e privato.
La Costituzione è la principale fonte giuridica, definita come la legge di tutte le leggi, e include atti costituzionali e leggi di revisione costituzionale.