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Concetti Chiave

  • Le persone fisiche, ovvero gli esseri umani, sono il fulcro del sistema giuridico e acquisiscono diritti dalla nascita.
  • I diritti fondamentali includono il diritto alla vita e al nome, mentre la capacità giuridica perdura fino alla morte.
  • L'identificazione avviene tramite nome e cognome registrati presso l'anagrafe, che tiene conto di residenza e domicilio.
  • La capacità di agire si acquisisce a 18 anni; prima di questa età, i genitori o tutori legali gestiscono gli interessi del minore.
  • In caso di infermità mentale o condanna penale, la capacità di agire può essere revocata, richiedendo l'intervento di un tutore.
In questo appunto viene descritto che cosa sono le persone fisiche, con descrizione del soggetto giuridico suddetto che siamo tutti noi. Viene descritto anche come tutti noi siamo delle persone fisiche aventi dei diritti, come per esempio il diritto alla vita e il diritto al nome.

Indice

  1. Le persone fisiche
  2. Come esercitare i nostri diritti

Le persone fisiche

Gli elementi principali del sistema giuridico siamo tutti noi, esseri umani, definiti con termini appropriati: persone fisiche.
Ognuno di noi, appena nasce, acquista un gran numero di diritti, possedendo così in termini più professionali, capacità giuridica.
Nel corso della propria vita, però, a seconda delle nostra gesta e delle nostre usualità, abbiamo molteplici e differenti diritti.
Ci sono diritti che tutti abbiamo effettivamente, come ad esempio il diritto alla vita o al nome, ci sono invece diritti che tutti possono avere, come il diritto di proprietà.
Non esiste caso in cui qualcuno possa venir privato della propria capacità giuridica, infatti questa si perde esclusivamente al verificarsi della morte del soggetto.
Tutti gli esseri umani vengono identificati attraverso un nome ed un cognome, registrati in degli appositi uffici chiamati anagrafe.
Qui, viene inoltre registrata la nostra residenza, ossia il luogo in cui viviamo abitualmente. Persone fisiche (3) articoloSi stabilisce poi un domicilio, che è la sede principale dei nostri affari; spesso questo coincide con la residenza.

Come esercitare i nostri diritti

Per esercitare in modo consapevole i propri diritti, ognuno di noi deve aver raggiunto un livello di maturità adeguato. Questo livello varia di persona in persona, viene quindi stabilita un'età generale per tutti: infatti, al 18esimo anno, si acquisisce la capacità di agire.
Fino a quando non si raggiunge questo "livello", sono i genitori a prendersi cura degli interessi del minorenne (in mancanza di questi, viene affidato un tutore).
Ci possono anche essere dei rappresentanti legali, ossia coloro che gestiscono ad esempio eventuali eredità dei minori, che ancora non possono gestire in autonomia.
Questa capacità di agire si può anche perdere, ad esempio quando si è in condizioni di infermità mentale. Qui il giudice affida un tutore che tutela gli affari del soggetto "affetto" da questo problema. In questo caso, si parla di interdizione giudiziale.

Persone fisiche (3) articolo

Chi invece commette un reato e viene condannato all'ergastolo, o comunque ad un periodo di reclusione non inferiore ai 5 anni, viene privato, fino allo scontare della pena, della capacità di agire. Viene quindi rappresentato un tutore che fino a quel momento ne fa le veci negli affari. In questo caso parliamo di interdizione legale.

Domande da interrogazione

  1. Che cosa sono le persone fisiche nel contesto giuridico?
  2. Le persone fisiche sono gli esseri umani che, appena nati, acquisiscono diritti e capacità giuridica, come il diritto alla vita e al nome.

  3. Come si esercitano i diritti delle persone fisiche?
  4. I diritti si esercitano consapevolmente al raggiungimento della maggiore età, fissata a 18 anni, quando si acquisisce la capacità di agire.

  5. Cosa succede se una persona non può esercitare i propri diritti a causa di infermità mentale?
  6. In caso di infermità mentale, un giudice nomina un tutore per gestire gli affari del soggetto, processo noto come interdizione giudiziale.

  7. Quali sono le conseguenze legali per chi commette un reato grave?
  8. Chi commette un reato grave e viene condannato a una pena di almeno 5 anni perde la capacità di agire e viene rappresentato da un tutore, in un processo chiamato interdizione legale.

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