Concetti Chiave
- Il Trattato costituzionale includeva la Carta dei diritti fondamentali, mentre il Trattato di Lisbona la riconosce senza integrarla.
- Il Trattato costituzionale dichiarava il primato del diritto dell'Unione, mentre il Trattato di Lisbona non lo menziona esplicitamente ma si basa su dichiarazioni e giurisprudenza.
- Il termine "ministro degli affari esteri dell'Unione" nel Trattato costituzionale è sostituito da "alto rappresentante per gli affari esteri" nel Trattato di Lisbona.
- Il Trattato di Lisbona mantiene gran parte della sostanza del Trattato costituzionale, modificando principalmente la forma e il linguaggio.
- Le istituzioni dell'UE sono il Consiglio europeo, il Consiglio, il Parlamento, la Commissione, la Corte di giustizia, la Banca centrale europea e la Corte dei conti.
Differenze tra il Trattato costituzionale e il trattato di Lisbona dell’Unione europea
Il trattato costituzionale inglobava in sé, come parte seconda, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione del 2000; il Trattato di Lisbona non la riproduce, in compenso espressamente la riconosce. Il trattato costituzionale proclamava il primato del diritto dell’Unione, cioè la prevalenza delle norme Ue su quelle nazionali, e dava una nuova più comprensibile denominazione agli atti normativi dell’Unione («leggi» e «leggi quadro» al posto di regolamenti e direttive); il Trattato di Lisbona tace su quel primato (ma una dichiarazione allegata richiama il principio e la costante giurisprudenza della Corte di giustizia al riguardo) e abbandona il tentativo di chiamare le cose col loro vero nome (così i cittadini continueranno a chiedersi come mai una legge europea si chiama «regolamento»).
Allo stesso modo il trattato costituzionale parlava di «ministro degli affari esteri dell’Unione»; il Trattato di Lisbona gli attribuisce i medesimi compiti, ma lo chiama «alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza» (l’etichetta di ministro evocava troppo il temuto «superstato» europeo). Insomma, quello che si può definire il tono costituzionale dei trattati riformati è più modesto rispetto al progetto del 2004: ciò era proprio quello che i governi europei avevano voluto, imponendo esplicitamente di evitare il termine «costituzione».Si può dire dunque che la sostanza del trattato costituzionale resta quasi integra, ma ne è cambiata la forma (di quel testo, modifiche a parte, sono scomparsi solo 5 articoli su 448).
Il quadro istituzionale dell’Unione si fonda sugli organi elencati dall’art. 13 Tue e disciplinati dalle «disposizioni relative alle istituzioni» del titolo III Tue, nonché più in dettaglio dal titolo I della parte sesta del Tfue. Le istituzioni dell’Ue sono: il Consiglio europeo, l’organo che compie le scelte non legislative fondamentali; il Consiglio (dei ministri) e il Parlamento europeo, i due organi legislativi; la Commissione europea, l’organo esecutivo, titolare altresì dell’iniziativa legislativa; la Corte di giustizia dell’Unione europea, l’organo giurisdizionale; infine, la Banca centrale europea, istituzione indipendente che esercita le funzioni di politica monetaria, e la Corte dei conti, organo di controllo dell’Unione.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali differenze tra il Trattato costituzionale e il Trattato di Lisbona riguardo alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione?
- Come il Trattato di Lisbona affronta il primato del diritto dell'Unione rispetto al Trattato costituzionale?
- Quali sono le istituzioni principali dell'Unione Europea secondo il Trattato di Lisbona?
Il Trattato costituzionale includeva la Carta dei diritti fondamentali come parte integrante, mentre il Trattato di Lisbona non la riproduce ma la riconosce espressamente.
Il Trattato costituzionale proclamava il primato del diritto dell'Unione, mentre il Trattato di Lisbona non lo menziona esplicitamente, ma una dichiarazione allegata richiama il principio e la giurisprudenza della Corte di giustizia.
Le istituzioni principali sono il Consiglio europeo, il Consiglio (dei ministri), il Parlamento europeo, la Commissione europea, la Corte di giustizia dell'Unione europea, la Banca centrale europea e la Corte dei conti.