Concetti Chiave
- Rousseau vede la democrazia come l'unico sistema che garantisce libertà, basando la sua teoria sulla "volontà generale".
- La volontà generale è una sintesi delle volontà individuali, non una mera somma, e guida la creazione delle leggi.
- La democrazia diretta, preferita da Rousseau, affronta la sfida di sintetizzare le volontà senza intermediari, rendendo difficile aggregare opinioni discordanti.
- Rousseau distingue tra autonomia, dove le leggi sono auto-imposte, ed eteronomia, dove le leggi sono imposte dall'esterno.
- A differenza di Locke, Rousseau crede che i diritti inalienabili esistano indipendentemente dalla legge.
Indice
La democrazia secondo Rousseau
Rousseau ritiene che la democrazia sia l’unica forma di governo possibile poiché essa costituisce l’unico strumento che garantisca all’uomo la libertà all’interno dello Stato. Rousseau teorizza un concetto definito «volontà generale»: partendo dall’idea secondo cui la democrazia è lo strumento tramite il quale si creano le leggi, il filosofo sostiene che tali leggi sono prodotte dalla volontà generale. Per definire tale concetto, Rousseau circoscrive l’idea di maggioranza.
La sintesi della maggioranza
Esistono, infatti, diversi tipi di maggioranza, come ad esempio la maggioranza assoluta. Rousseau si pone il problema di rintracciare la forma migliore di democrazia, che egli individua grazie al concetto di volontà generale. Esso permette di spiegare il modo in cui si crea la sintesi della maggioranza, cioè la conformità di chi esprime un parere o un voto. Il voto, pertanto, è una forma di sintesi della volontà della maggioranza. Democrazia, secondo Rousseau, significa aggregare in una sintesi ciò che i singoli voti esprimono. Anche due voti concordanti, dice Rousseau, possono esprimere due concetti generalmente analoghi ma leggermente diversi. La volontà dei singoli votanti, quindi, non è mai perfettamente concorde.
Democrazia diretta e problemi
Nella democrazia diretta tale problema si pone nel modo più evidente: in essa, la volontà dei votanti non è sintetizzata da alcun rappresentante, dunque in tale contesto è ancora più difficile sintetizzare la volontà generale. Questo ostacolo può essere superato mediante la sintesi della maggioranza, cioè tramite la convergenza delle preferenze generali in una preferenza specifica. La sintesi consente di trovare un punto di incontro tra pareri discordanti. Secondo Rousseau, dunque, essa costituisce la volontà generale. Il filosofo afferma che l’aggregazione delle volontà di più individui rappresenta la sintesi tra diversi tipi di volontà. La volontà generale non è quindi la somma delle volontà individuali, bensì ciò che accomuna le singole volontà tramite una sintesi approvata da intermediari (rappresentanti).
La democrazia diretta, prediletta da Rousseau, rappresenta il parere diretto di tutti i votanti. Essa, però, presenta un problema evidente: la sintesi delle volontà è attuata in modo non democratico. Essa, infatti, è estremamente democratica nel momento in cui si vota, ma defice a livello basilare poiché la sintesi delle volontà (l’insieme delle diverse opzioni proposte ai votanti) è stabilita a priori da un gruppo circoscritto.
Autonomia e eteronomia
Secondo Rousseau la volontà generale è espressa dalle leggi dello Stato. A tal proposito è importante distinguere due concetti: l’autonomia, che si verifica quando uno Stato definisce le leggi che ne regolano la disciplina; ed eteronomia, che si attua quando tali leggi non sono stabilite autonomamente dallo Stato in cui esse sono vigenti. La democrazia autonoma, pertanto, è il modo attraverso cui un popolo impone a se stesso le leggi che lo disciplinano.
Differenze tra Rousseau e Locke
Rousseau propone una visione differente da quella di Locke. Infatti, mentre, secondo Rousseau, i diritti inalienabili prescindono dalla legge, per Locke tali diritti esistono esclusivamente in funzione della legge.
Domande da interrogazione
- Qual è la forma di governo che Rousseau ritiene l'unica possibile per garantire la libertà all'interno dello Stato?
- Come definisce Rousseau il concetto di "volontà generale"?
- Qual è il problema principale della democrazia diretta secondo Rousseau?
- Qual è la differenza tra autonomia ed eteronomia secondo Rousseau?
Rousseau ritiene che la democrazia sia l'unica forma di governo possibile poiché garantisce la libertà all'interno dello Stato.
Rousseau definisce la "volontà generale" come la sintesi delle volontà individuali che rappresenta ciò che accomuna le singole volontà tramite una sintesi approvata da intermediari.
Il problema principale della democrazia diretta è che la sintesi delle volontà è attuata in modo non democratico, poiché le opzioni proposte ai votanti sono stabilite a priori da un gruppo circoscritto.
L'autonomia si verifica quando uno Stato definisce autonomamente le leggi che lo regolano, mentre l'eteronomia si attua quando le leggi non sono stabilite autonomamente dallo Stato in cui esse sono vigenti.