Concetti Chiave
- I criteri per identificare la subordinazione lavorativa includono l'inserimento stabile del lavoratore nell'organizzazione aziendale e la partecipazione a riunioni interne.
- L'utilizzo di strumenti aziendali, come un'auto di servizio, e l'esclusività dell'impegno lavorativo sono indicativi di subordinazione.
- La giurisprudenza distingue tra lavoro subordinato e autonomo in base al modo in cui l'attività è svolta, non al tipo di attività.
- Il Jobs Act ha modificato la distinzione tra lavori subordinati e autonomi, abolendo la collaborazione a progetto ma mantenendo quella coordinata e continuativa.
- Esiste una "zona grigia" tra subordinazione e autonomia, con molte collaborazioni parasubordinate considerate come lavoro subordinato dal governo Renzi.
Criteri giuridici identificanti la subordinazione
Per stabilire se una determinata prestazione lavorativa può essere ricondotta alla disciplina della subordinazione, il giudice si avvale di diversi criteri:
- l'inserimento stabile del collaboratore nell'organizzazione dell'impresa, rivelato da segni formali quali lo svolgimento del lavoro in un ufficio della sede aziendale;
- la sua inclusione nell’organigramma e nelle mailing List aziendali;
- la sua costante convocazione alle riunioni interne e il libero accesso alle strutture aziendali;
- la continuità nel tempo della prestazione lavorativa;
- l'utilizzazione di strumenti di lavoro di proprietà dell'azienda, ad esempio un'auto di servizio;
- l'esclusività dell'impegno lavorativo, dal momento che il fatto di svolgere più attività contemporaneamente indebolisce la tesi della subordinazione.
Anche servendosi di questi criteri, l’elemento dell’eterodirezione risulta comunque difficile da rilevare, soprattutto nelle fattispecie in cui il potere direttivo è esercitato in minimo grado, in particolare nelle ipotesi in cui il lavoratore autonomo esercita un ruolo apicale, cioè dirigenziale, all’interno dell’azienda.
In definitiva, la giurisprudenza distingue le attività lavorative in subordinate e autonome non in base al tipo di attività prestata, bensì a seconda del modo in cui essa è svolta.
La linea di demarcazione fra le due fattispecie, inoltre, è stata recentemente modificata dal Jobs act, che ha creato alcune forme contrattuali giuridicamente autonome, ma sostanzialmente beneficiarie di trattamenti assimilabili a quelli del lavoro subordinato.