Concetti Chiave
- La Costituzione italiana è nata da un compromesso quasi unanime nel 1947 e ha iniziato a essere applicata nel 1948, frutto di una visione condivisa per il futuro del Paese.
- Nonostante vari tentativi di riforma negli anni '90, l'unica modifica significativa è stata il Federalismo, rafforzando le autonomie regionali e locali.
- La Costituzione è composta da 139 articoli e 18 disposizioni transitorie, suddivisa in parti e titoli che delineano i principi fondamentali dello stato e della società.
- I principi fondamentali stabiliscono il carattere repubblicano e democratico dello stato e i rapporti tra lo stato e i cittadini, inclusi i principi dell'ordinamento statale.
- La parte prima riguarda diritti e doveri dei cittadini, mentre la parte seconda si concentra sull'organizzazione della Repubblica; le disposizioni transitorie e finali regolano eccezioni ai diritti civili e politici generali.
Indice
Il voto del 1946
Nel 1946 per la prima volta tutti i cittadini, uomini e donne furono convocati per dare un duplice voto: per il referendum istituzionale e per l’elezione dei deputati all'assemblea costituente. Il compromesso raggiunto fu la condizione dell’approvazione quasi sostanzialmente unanime della costituzione, il testo approvato dalla costituente fu promulgato il 27 dicembre del 1947 ed entrò in vigore il primo gennaio del 1948.
Il successo della costituente
La ragione del successo della costituente è che i singoli partiti non concepirono la costituzione come uno strumento attraverso cui raggiungere un immediato vantaggio, l’assemblea lavorò invece con uno sguardo rivolto al futuro.Più volte negli anni 90 si sono costituite, con legge elettorale apposite Commissioni Bicamerali con lo scopo di predisporre progetti organici di riforma; nella gran parte dei casi il parlamento non è riuscito ad intervenire e le forze politiche non sono riuscite a trovare un accordo. L’unica riforma che il Parlamento è riuscito a portare a termine è il Federalismo, cioè il potenziamento delle autonomie regionali e locali.
Struttura della costituzione
La costituzione è costituita da 139 articoli e 18 Disposizioni transitorie. E’ suddivisa in parti, che a loro volta sono suddivisi in titoli, taluni si suddividono in sezioni preceduti dai principi fondamentali.
I principi fondamentali contengono le decisioni essenziali sul tipo di stato e sul tipo di società voluti dalla Costituzione e stabiliscono:
- Il suo carattere repubblicano e democratico;
- i rapporti tra stato e singoli;
- i principi del rapporto stato ordinamento.
Diritti e doveri dei cittadini
La parte prima della costituzione è intitolata diritti e doveri dei cittadini ed è divisa in quattro Titoli che trattano delle posizioni soggettive considerando le persone, la famiglia, la scuola, l’organizzazione economica e quella politica.
Orientamento della Repubblica
La parte seconda è intitolata Orientamento della Repubblica e contiene le regole di organizzazione dello stato.
Allafine della costituzione sono collocate le 18 Disposizioni transitorie e finali, esse hanno la medesima efficacia delle altre norme della costituzione.
Esse si dividono in: norme transitorie cioè quelle che provvedono vari adempimenti con le relative scadenze temporali e le disposizioni finali che contengono norme che fanno eccezione ai generali diritti civili e politici.
Domande da interrogazione
- Qual è stata l'importanza del compromesso nella stesura della Costituzione italiana?
- Quali sono le principali caratteristiche della struttura della Costituzione italiana?
- Qual è stata l'unica riforma significativa realizzata dal Parlamento italiano negli anni '90?
Il compromesso è stato fondamentale per l'approvazione quasi unanime della Costituzione, poiché i partiti non la concepirono come uno strumento per vantaggi immediati, ma con uno sguardo al futuro.
La Costituzione italiana è composta da 139 articoli e 18 Disposizioni transitorie, suddivisa in parti, titoli e sezioni, preceduti dai principi fondamentali che stabiliscono il carattere repubblicano e democratico dello Stato.
L'unica riforma significativa realizzata è stata il Federalismo, che ha potenziato le autonomie regionali e locali.