Concetti Chiave
- Il commercio internazionale è strettamente legato al progresso economico e alla globalizzazione, con una crescita notevole dal XIX secolo, influenzato da paesi come USA, UE e Cina.
- Il diritto internazionale regola i rapporti tra stati e cittadini, suddiviso in pubblico e privato, con leggi nazionali come quella italiana n. 218/1995 e convenzioni internazionali come quelle di Ginevra e New York.
- Il commercio internazionale nell'UE promuove il libero scambio e la circolazione di beni, servizi, persone e capitali, sostenuto da accordi come quello di Schengen.
- Le istituzioni nazionali per il commercio estero includono il Ministero dello Sviluppo Economico e il SACE, che offrono supporto e servizi assicurativi per incentivare il commercio estero.
- Le camere di commercio svolgono attività amministrative, promozionali e di regolazione del mercato, supportando le imprese con documentazione e analisi necessarie per il commercio internazionale.
Indice
Lo sviluppo del commercio internazionale
Il commercio internazionale è volta al progresso economico, al benessere e al miglioramento delle condizioni di vita.Nasce quando in un paese la domanda di un bene non può essere soddisfatta.
Si collega alla globalizzazione (XIX secolo) e alla dottrina del libero scambio, ha una crescita costante negli ultimi anni.
Prima degli anni ’90: Urss e Usa
Dopo gli anni ’90: Usa, UE, Cina
Oggi: iniziano a prendere piede i paesi asiatici, come l’India, ciò causerà un cambio sui temi dall’economia globale, al cambiamento climatico, alla sicurezza internazionale, all’organizzazione del commercio.
Fonti normative internazionali
In un paese si applicano norme interne del proprio ordinamento giuridico, ma non solo.Diritto internazionale: insieme di regole che disciplinano rapporti tra cittadini o stati diversi.
Il diritto internazionale tradizionale si divide in due macro-categorie:
• Pubblico, accordi tra soggetti sovrani (stati organizzazioni internazionali).
• Privato, norme che lo stato si dà per regolare rapporti tra privati di diversi stati.
Fanno parte del diritto internazionale.
Leggi nazionali:
Il diritto internazionale privato fa parte delle norme interne di uno stato, in Italia è vincolato dalla legge n. 218/1995. Questo non da descrizioni di specifici casi, ma si limita a indicare come i conflitti tra leggi interne e quelle degli altri stati.
Perciò ogni articolo della legge è costituito da una norma, descrive la situazione, e il criterio di collegamento, specifica l’ordinamento volto a risolvere questa situazione.
Convenzioni internazionali, accordi tra due o più stati:
Posso essere multilaterali o bilaterali. Inoltre posso essere aperte, se si può aderire dopo la conclusione dell’accordo iniziale, oppure chiuse.
Si riferiscono a specifici argomenti, dal commercio, all’immigrazione. Il procedimento per la conclusione di una convenzione internazionale è il seguente: negoziazione, firma, ratifica (organo competente), entrata in vigore.
Le più importati convenzioni internazionali sono state:
• Convenzione di Ginevra, 1956, regola il trasporto internazionale di merci su strada.
• Convenzione di New York, 1958, si occupa del riconoscimento delle lodi arbitrali.
• Convenzione di Bruxelles, 1968, riconoscimento delle sentenze in ambito civile e commerciale.
• Convenzione di Roma, 1980, legge applicabile ai contratti internazionali.
• Convenzione di Vienna, 1980, vendita internazionale di beni mobili.
Norme comunitarie, che regolano i rapporti tra paesi dell’UE:
Il diritto comunitario costituisce un ordinamento giuridico che garantisce diritti e impone obblighi a tutti i paesi e ai cittadini europei.
Le fonti del diritto comunitario sono:
Fonti del diritto primario: trattati istitutivi della comunità, atti di modifica, trattati di adesione di nuovi stati, accordi con stati terzi.
I trattati hanno natura giuridica di accordi internazionali, sono stipulati tra i rappresentati dei governi degli stati membri. Hanno come finalità: definire gli obbiettivi dell’UE, le regole di funzionamento europee e le relazioni tra UE e stati membri.
Si distinguono in due categorie:
• Trattati istitutivi, contengono le regole sostanziali per il funzionamento dell’unione europea. Trattato di Roma del 1957, comunità economica europea.
Trattato di Maastricht del 1992, nascita dell’unione europea.
• Trattati modificativi, hanno apportato modifiche e integrazioni alle norme istitutive.
Oltre ai trattati rientrano anche:
• Principi generali del diritto derivanti dagli ordinamenti giuridici nazionali
• Principi generali del diritto derivanti dall’ordinamento giuridico comunitario
• I diritti fondamentali dell’uomo
Fonti del diritto derivato: emanati per regolare i diversi aspetti della vita dell’unione europea.
• Regolamenti: portata generale e sono vincolanti
• Decisioni: atti vincolanti diretti
• Direttive: atti legislativi che stabiliscono un obbiettivo che tutti gli stati dell’UE devono raggiungere
• Raccomandazioni e pareri: atti con cui le istituzioni rendono nota la loro posizione in merito ad alcune questioni
Commercio internazionale
Commercio internazionale è considerato uno dei settori cardine dell’economia della UE.Il libero scambio tra diversi paesi è stato possibile grazie al riconoscimento della libera circolazione dei beni, servizi, persone, capitali.
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All’interno dell’unione europea sono garantite:
• La libertà di circolazione delle merci
• La libertà di circolazione dei servizi
• Il diritto di stabilimento
• La libertà di circolazione dei capitali
• La libertà di circolazione delle persone
Per ciò è stato firmato l’accordo di Schengen nel 1985.
Prevede l’abolizione dei controlli delle persone alle frontiere, oggi aderita da 22 paesi europei. Ogni paese aderente può decidere di sospendere l’uso del trattato temporaneamente, per motivi specifici.
La politica commerciale comune europea ha portato alla creazione di norme condivise. Alcune di queste riguardano la libertà di concorrenza:
• Le misure antidumping, prezzi particolarmente bassi di prodotti esteri
• Le misure antisovvenzione, per evitare vantaggi di imprese
• Le misure di salvaguardia, tutelano le imprese interne, in caso di forte importazione
Le norme interstatali, forme di collaborazione tra paesi del mondo:
1947, dopo la seconda guerra mondiale, 23 paesi hanno sottoscritto un accordo sulle tariffe e sul commercio, a Ginevra chiamato GATT. Per livelli di vita più elevati e l’espansione della produzione e dello scambio.
1999 nasce la WTO, oggi ha 164 paesi membri ed è un vero e proprio organismo sovranazionale, per la cooperazione economica tra gli stati.
I principali ispiratori sono:
• La clausola della nazione più favorita, vantaggi e benefici di un prodotto di un paese siano estesi anche agli altri paesi.
• La clausola del trattamento nazionale, non si possono applicare altre sanzioni (oltre ai dazi) sui prodotti importati.
• Il divieto di restrizioni quantitative e la protezione doganale esclusiva, nessuna restrizione o divieto diversa dai dazi doganali, tasse o altre forme di imposte.
Le norme transnazionali, lex mercatoria, usi internazionali, codificazioni private:
Per risolvere problemi tra stati in cui non c’è una norma specifica. L’insieme di queste regole viene definito lex mercatoria.
Lex mercatoria: insieme di regole, condizioni generali di contratto, clausole standard, prassi uniformi, nate spontaneamente per regolare i rapporti in ambito commerciale. Che si ispira a 2 principi:
• I principi generali del diritto
• Gli usi e le consuetudini del commercio internazionale
I principi UNIDROIT: stabiliscono regole generali applicabili ai contratti commerciali internazionali e trovano applicazione solo se espressamente richiamati dalle parti.
Le istituzioni nazionali per il commercio estero
Imprese, stato, alcuni soggetti pubblici e alcune organizzazioni internazionali di tipo economico.
Lo Stato può intervenire in diversi modi:
• La politica del laissez faire, evitare di imporre norme e lasciare la piena libertà di agire.
• Il protezionismo, lo stato gestisce tutto attraverso le norme.
• La cooperazione economica, regole concordate in accordi internazionali
Art. 41 Costituzione: libertà d iniziativa economica privata.
I soggetti pubblici
1. Il ministero dello sviluppo economico e il ministero degli affari esteri.Dal 2008 i rapporti di commercio estero sono nelle mani del ministero dello sviluppo economico, i principali ambiti in cui agisce sono:
• La politica industriale, incentivare gli scambi con l’estero
• La politica energetica, definire il fabbisogno energetico nazionale
• La politica per le comunicazioni, sviluppare il sistema delle comunicazioni in Italia.
Le 2 direzioni generali che si occupano del commercio internazionali sono: quella della politica commerciale internazionale e quella per le politiche di internalizzazione e la promozione degli scambi.
Queste si occupano di:
• Affari politici e sicurezza
• Promozione del sistema Paese
• Unione europea
• Cooperazione allo sviluppo
• Italiani all’estero e politiche migratorie
• Innovazione
Le attività svolte per favorire l’internalizzazione delle imprese sono:
• Promozione della produzione italiana all’estero
• Semplificazione degli scambi commerciali con l’estero
• Definizione di indirizzi e proposte politiche commerciali all’interno dell’UE, accordi commerciali multilaterali e cooperazione economica con i paesi terzi
• Promozione di nuovi investimenti italiani all’estero e azioni per l’attrazione di nuovi investimenti esteri in Italia
• Attivazione degli strumenti europei di difesa commerciale
Le regioni
Il loro ruolo è caratterizzato da; attività di promozione e progetti di cooperazione allo sviluppo internazionale, svolte attraverso la promozione di prodotti tipici.SPRINT: sportelli regionali per l’internalizzazione del sistema delle imprese, che hanno come obbiettivo quello di sostenere le piccole e medie imprese.
Gli sportelli si riferiscono a vari ambiti come:
• Assistenza sulle modalità di accesso e di utilizzo degli strumenti promozionali, finanziari e assicurativi disponibili.
• Assistenza legale, fiscale e amministrativa in materia di commercio estero.
• Supporto e guida nella selezione dei mercati esteri, nella scelta di partner in progetti di investimento.
3. L’ICE, istituto nazionale per il commercio estero:
Nata nel 1926 con lo scopo di sviluppare l’esportazione di prodotti italiani.
Nel 2011 si sviluppa e prende il nome ICE.
ICE: ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e vigilata dal ministero degli affari esteri. Ha sede a Roma, ma ha 78 sedi operative all’estero.
• Informazione e assistenza ai giovani laureati
• Promozione e cooperazione tra settori industriali
Ricerche statistiche e pubblicazione: realizzate ogni anno, hanno particolare rilevanza.
SACE, istituto per i servizi assicurativi del commercio estero
Appartiene al gruppo “casa depositi e prestiti”.Nata nel 1977, come sezione dell’istituto nazionale assicurazioni, nel 2004 è diventata SPA.
SACE: lo stato si assume i rischi a cui gli imprenditori vanno incontro nel commercio estero, incentivandolo.
Gamma di servizi per le imprese:
• Assicurazione del credito a breve termine (fino a 12 mesi)
• Copertura del rischio per mancato pagamento dei crediti
• Rischio di distruzione, danneggiamento, requisizione, confisca di beni
• Copertura assicurazioni per rischio politico
SIMEST: società interna alla SACE che offre finanziamenti a tasso agevolato.
Agenzia delle dogane
Dogane: le dogane sono soggetti pubblici incaricati di controllare il traffico di merci che transitano da un paese all’altro, al fine di controllare e riscuotere le imposte stabilite.1968, nasce la tariffa doganale unica e l’adozione di atti legislativi in maniera doganale.
1994, approvazione del codice doganale.
Oltre alle tariffe, la dogana ha anche altri strumenti:
• Controllo delle azioni contro la concorrenza sleale (dumping)
• Applicazione di restrizioni alla quantità di merci importate
• Adozione di misure contro la pirateria
• Esecuzione di controlli di prodotti di pesca e agricoli
• Protezione del patrimonio culturale
Le camere di commercio
Camere di commercio: enti pubblici che svolgono funzioni di interesse generale, curando lo sviluppo ambientale ed economico locale.I principali ambiti sono:
• Attività amministrativa (tenuta del registro delle imprese)
• Attività promozionale
• Attività di studio (analisi e statistica)
• Attività del regolazione del mercato
Le camere di commercio richiedono alcuni documenti per ogni anno alle imprese quali:
• Il numero meccanografico (codice di riconoscimento)
• I carnet ATA, certificati per le imprese che espongono prodotti all’estero
• Il certificato di origine delle merci
• I visti di congruità dei prezzi,
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del commercio internazionale secondo il testo?
- Quali sono le principali fonti normative internazionali menzionate?
- Quali sono le libertà garantite all'interno dell'Unione Europea per facilitare il commercio internazionale?
- Quali istituzioni nazionali sono coinvolte nel commercio estero in Italia?
- Qual è il ruolo delle Camere di Commercio nel contesto del commercio internazionale?
Il commercio internazionale è fondamentale per il progresso economico, il benessere e il miglioramento delle condizioni di vita, ed è strettamente legato alla globalizzazione e alla dottrina del libero scambio.
Le fonti normative internazionali includono il diritto internazionale pubblico e privato, le convenzioni internazionali, e le norme comunitarie dell'UE.
All'interno dell'UE sono garantite la libertà di circolazione delle merci, dei servizi, delle persone, dei capitali e il diritto di stabilimento.
Le istituzioni nazionali coinvolte includono il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero degli Affari Esteri, le regioni, l'ICE, SACE, l'Agenzia delle Dogane e le Camere di Commercio.
Le Camere di Commercio svolgono funzioni di interesse generale, curando lo sviluppo economico locale, e si occupano di attività amministrative, promozionali, di studio e di regolazione del mercato.