Concetti Chiave
- Il primo Governo Conte nacque in un clima di incertezza politica dopo le elezioni del 4 marzo 2018, che avevano lasciato un quadro instabile.
- Giuseppe Conte accettò inizialmente l'incarico di formare un governo, ma rinunciò a causa del veto presidenziale sulla nomina di Paolo Savona a ministro dell'economia.
- Il cosiddetto "Caso Savona" divenne un'importante questione mediatica, provocando tensioni politiche tra il M5s e il Presidente Mattarella.
- Il M5s e la Lega alla fine accettarono le richieste presidenziali, spostando Savona ad altro incarico per formare un governo politico.
- Il Presidente Mattarella sottolineò la sua determinazione a bilanciare gli indirizzi politici del Parlamento con la tutela della Costituzione e dell'interesse nazionale.
L'incertezza del governo Conte
La formazione del primo Governo Conte fu incerta e, fino all’ultimo, inattesa. Le elezioni politiche del 4 marzo 2018 avevano mostrano un quadro debole e precario: formare un Governo stabile era da molti considerata una prospettiva irrealizzabile.
Il 27 maggio del 2018, tuttavia, Giuseppe Conte accettò con riserva l’incarico di formare il Governo e gli osservatori tirarono un sospiro di sollievo. La quiete durò poco: Conte rinunciò all’incarico per via del veto presidenziale alla nomina dell’accademico Paolo Savona a ministro dell’economia.
Attorno alla vicenda scoppiò un vero e proprio caso mediatico. Il caso Savona suscitò vibranti polemiche e indusse il M5s ad annunciare l’avvio di un procedimento di messa in stato d’accusa nei confronti di Mattarella. Il proposito venne subito accantonato.
La soluzione politica
Il capo del M5s Luigi Di Maio e il capo della Lega Matteo Salvini ritornarono sui loro passi decidendo di accogliere la richiesta presidenziale, con lo spostamento del contestato accademico ad altro incarico ministeriale, pur di giungere alla formazione di un governo politico.
Questa era del resto la soluzione auspicata dal presidente della Repubblica.
Nel corso della lunga crisi Mattarella ebbe modo di ribadire pubblicamente la determinazione a interpretare il proprio ruolo coniugando il rispetto per gli indirizzi politici formatisi in Parlamento con il rispetto della funzione presidenziale a tutela della Costituzione e dell’interesse nazionale.