Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il diritto sindacale italiano si fonda sugli articoli 39 e 40 della Costituzione, rispettivamente dedicati all'organizzazione sindacale e al diritto di sciopero.
  • La normativa sindacale è stata potenziata attraverso leggi ordinarie e accordi internazionali, con un ruolo significativo del diritto comunitario dal 2009.
  • L'articolo 39 della Costituzione garantisce la libertà sindacale, applicabile nei rapporti tra privati, senza però essere una mera estensione della libertà di associazione.
  • La libertà di associazione è garantita, ma limitata da requisiti legali come l'assenza di scopi illeciti o organizzazioni segrete.
  • Un sindacato non è riconosciuto se si costituisce in forma segreta o con finalità politico-militari, rispettando i limiti costituzionali di liceità.

Indice

  1. Base giuridica del diritto sindacale
  2. Evoluzione del diritto sindacale
  3. Libertà dell'azione sindacale

Base giuridica del diritto sindacale

Il diritto sindacale trova la propria base giuridica in due articoli della Costituzione italiana: l’art. 39, dedicato all’organizzazione sindacale e al contratto collettivo generalmente obbligatorio e l’art. 40, incentrato sul diritto di sciopero. L’articolo 39 è rimasto pressoché inattuato, il successivo è stato reso operativo solo in parte, nel 1990.

Evoluzione del diritto sindacale

Nel corso degli anni, la base giuridica del diritto sindacale è stata inoltre rafforzata tramite la legislazione ordinaria, leggi di ratifica e di esecuzione degli accordi internazionali. Il diritto comunitario, invece, non si è interessato al tema fino al 2009, anno in cui è entrato in vigore il Trattato sull’Unione europea. L’articolo 6 del TUE attribuisce alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea lo stesso valore giuridico dei trattati; l’articolo 28 del CDFUE riconosce i diritti di azione sindacale, negoziazione collettiva e sciopero, che grazie alla valorizzazione realizzata dal TUE sono entrati pienamente a far parte del diritto comunitario.

Libertà dell'azione sindacale

Il nostro ordinamento sancisce l’assoluta libertà dell’azione sindacale: il primo comma dell’art. 39 Cost. sancisce proprio che «l’organizzazione sindacale è libera». Si tratta di una norma precettiva e applicabile nei rapporti intersoggettivi tra privati.

Molti giuristi hanno analizzato il rapporto che intercorre tra l’articolo 39 e l’articolo 18, il quale garantisce la libertà di associazione. I diritti possono associarsi liberamente senza autorizzazione, ma devono rispettare determinati limiti rispetto ai fini e ai modi in cui tale libertà può essere esercitata: in particolare, l’associazione è ammessa se persegue obiettivi non vietati dalla legge penale, se non è segreta e se non mira a scopi politici mediante organizzazione di carattere militare.

La libertà sancita ex art. 39 non è considerata una specificazione o una proiezione della libertà di associazione: il fine sindacale è considerato costituzionalmente lecito, ma se un sindacato è costituito in società segreta o su base politico-militare esso, semplicemente, non è considerato tale, perché non rispecchia i limiti di liceità costituzionalmente previsti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la base giuridica del diritto sindacale in Italia?
  2. La base giuridica del diritto sindacale in Italia si trova negli articoli 39 e 40 della Costituzione italiana, con l'articolo 39 dedicato all'organizzazione sindacale e l'articolo 40 al diritto di sciopero. Inoltre, è stata rafforzata dalla legislazione ordinaria e dagli accordi internazionali.

  3. Come il diritto comunitario ha influenzato il diritto sindacale?
  4. Il diritto comunitario ha iniziato a influenzare il diritto sindacale nel 2009 con il Trattato sull'Unione europea, che ha attribuito alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea lo stesso valore giuridico dei trattati, riconoscendo i diritti di azione sindacale, negoziazione collettiva e sciopero.

  5. Quali sono i limiti alla libertà di associazione sindacale secondo l'ordinamento italiano?
  6. L'ordinamento italiano sancisce la libertà dell'azione sindacale, ma impone limiti: le associazioni devono perseguire obiettivi non vietati dalla legge penale, non essere segrete e non avere scopi politici mediante organizzazione di carattere militare.

Domande e risposte

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