Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La libertà sindacale è tutelata dall'articolo 39 della Costituzione, che garantisce l'organizzazione e la pluralità sindacale, rifiutando il sindacato unico.
  • I sindacati devono registrarsi, rispettando statuti con ordinamenti democratici, per poter stipulare contratti collettivi con efficacia obbligatoria, anche se queste norme non sono state attuate.
  • L'articolo 40 della Costituzione protegge il diritto di sciopero, riconoscendo ai lavoratori subordinati la facoltà di astenersi dall'attività lavorativa, regolata dalla legge.
  • La serrata è una chiusura dell'impresa da parte del datore di lavoro, considerata lecita ma non un diritto, richiedendo risarcimento ai lavoratori per l'interruzione del lavoro.
  • Il bilanciamento tra la tutela dei lavoratori e le prerogative dei datori di lavoro è un obiettivo dei costituenti, riflettendo un compromesso tra le due parti.

Indice

  1. Evoluzione dei sindacati
  2. Registrazione e contratti collettivi
  3. Diritto di sciopero e serrata

Evoluzione dei sindacati

In linea con la previsione generale dell’art. 18 Cost., una disciplina specifica è prevista per i sindacati, chiamati a svolgere compiti di tutela degli interessi professionali di categoria degli associati. Sorti all’inizio del secolo scorso, inizialmente per la tutela dei lavoratori, oggi associano in distinte organizzazioni sia i lavoratori sia i datori di lavoro. L’art. 39.1 Cost. tutela la libertà di organizzazione sindacale e ne garantisce la pluralità (rifiutando il sindacato unico imposto dall’organizzazione corporativa fascista).

Registrazione e contratti collettivi

L’art. 39.2 prevede che «ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo norme di legge». Condizione per la registrazione dei sindacati è che i loro statuti «sanciscano un ordinamento interno a base democratica» (art. 39.3). In capo ai sindacati registrati è riconosciuta la possibilità di stipulare contratti collettivi di lavoro «con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie» alle quali essi si riferiscono (art. 39.4). Tuttavia tali previsioni sono rimaste inattuate.

Diritto di sciopero e serrata

L’art. 40 Cost. tutela il diritto di sciopero, ovvero l’astensione programmata di uno o più lavoratori dall’attività lavorativa. A differenza di quanto accadeva sotto il regime fascista che sanzionava penalmente lo sciopero, esso viene configurato non solo come attività lecita ma come diritto, sia pure da esercitare «nell’ambito delle leggi che lo regolano». Del diritto di sciopero possono avvalersi certamente i lavoratori subordinati (pubblici e privati) e, con soluzioni che sono state contestate, anche quelli autonomi, ma non gli imprenditori.

Diversa è la serrata, cioè la chiusura totale o parziale dell’impresa da parte del datore di lavoro, considerata manifestazione lecita ma non vero e proprio diritto (v. sentt. 29/1960, 141/1967, 222/1975). Questo significa che l’imprenditore che ricorre alla serrata non è perseguibile penalmente, ma deve risarcire i lavoratori per la mancata prestazione lavorativa.

In sostanza, i costituenti hanno voluto contemperare la tutela offerta ai lavoratori con le esigenze e le prerogative datoriali.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo dei sindacati secondo la Costituzione italiana?
  2. I sindacati sono chiamati a svolgere compiti di tutela degli interessi professionali di categoria degli associati, garantendo la libertà di organizzazione e la pluralità, come previsto dall'art. 39.1 della Costituzione.

  3. Quali sono le condizioni per la registrazione dei sindacati?
  4. La registrazione dei sindacati richiede che i loro statuti sanciscano un ordinamento interno a base democratica, secondo l'art. 39.3 della Costituzione.

  5. Come viene tutelato il diritto di sciopero nella Costituzione italiana?
  6. L'art. 40 della Costituzione tutela il diritto di sciopero, configurandolo come un diritto da esercitare nell'ambito delle leggi che lo regolano, a differenza del regime fascista che lo sanzionava penalmente.

Domande e risposte

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