Andrea301AG
Ominide
2 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • I decreti legislativi e i decreti legge, entrambi emanati dal governo, hanno efficacia equivalente a una legge ordinaria secondo la costituzione.
  • La differenza principale tra i due è che i decreti legislativi derivano da un'iniziativa parlamentare, mentre i decreti legge sono provvedimenti adottati dal governo in casi di necessità e urgenza.
  • La costituzione italiana, negli articoli 70-75, definisce le procedure per l'iter legislativo, sottolineando l'importanza della conformità costituzionale delle leggi.
  • Ogni disegno di legge deve essere esaminato da entrambe le camere seguendo i rispettivi regolamenti interni, come stabilito dall'articolo 72 della costituzione.
  • La corte costituzionale ha chiarito che una legge non è illegittima se non rispetta i regolamenti interni, purché non contrasti con la costituzione.

Atti aventi forza di legge

Gli atti aventi forza di legge sono i decreti legislativi e i decreti legge. Essi sono emanati dal governo ma, a parte questo, presentano moltissime differenze.
Sebbene talvolta si tenda a confondere il decreto legislativo e il decreto legge, essi hanno in comune esclusivamente il fatto che entrambi hanno un’efficacia che la costituzione equipara a quella di una legge ordinaria. Presupposti, finalità e procedure sono completamente diverse.

Entrambi implicano che la funzione legislativa venga esercitata dal governo: si ha un decreto legislativo quando la delegazione della funzione legislativa al governo scaturisce direttamente da un’iniziativa parlamentare; come stabilito dal terzo comma dell’articolo 77, però, in casi di particolare necessità e urgenza il governo può adottare di propria iniziativa provvedimenti provvisori aventi forza di legge, i quali sono definiti «decreti legge».
Le procedure necessarie per l’iter legislativo sono delineate all’interno della stessa costituzione (articoli 70-75). Una legge deve essere conforme alla Costituzione poiché quest’ultima si configura come fonte superprimaria: ciò implica che la legge debba rispettare la carta costituzionale sia sul piano contenutistico, sia sul piano procedurale. Il vizio di legittimità, dunque, può essere sia formale che sostanziale.
Come sancito dall’articolo 72 della costituzione italiana, ogni disegno di legge deve essere esaminato da ciascuna camera tenendo conto del suo regolamento normativo interno. Logicamente ciò indurrebbe al ragionamento della fonte interposta, secondo cui la legge si configura come fonte sotto ordinata al regolamento parlamentare poiché è da esso disciplinato: la corte costituzionale, però, ha stabilito che, se la legge non è rispettosa della disciplina che i regolamenti interni impongono, essa non è illegittima purché, ovviamente, non entri in contrasto con la costituzione.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community