Concetti Chiave
- Dante Alighieri chiama la sua opera "comedìa" per il suo inizio triste e lieto fine, mentre il termine "divina" è stato aggiunto da Giovanni Boccaccio per sottolineare il suo straordinario valore.
- La data di composizione della Divina Commedia è incerta, ma si stima che l'Inferno sia stato iniziato intorno al 1306-1307 e il Paradiso concluso poco prima del 1321.
- Già nel 1313-1314 la prima parte dell'opera era nota, mentre il Paradiso fu diffuso integralmente solo dopo la morte di Dante.
- La Divina Commedia è composta da tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso, per un totale di cento canti e 14.223 endecasillabi in terzine a rime incatenate.
- L'opera esplora tre regni ultraterreni e include oltre cinquecento personaggi, mantenendo una struttura simmetrica tra le cantiche.
Indice
Origine del Titolo
Questo appunto di Letteratura Italiana riguarda la Divina Commedia di Dante Alighieri. In particolare, si tratta dell’origine e del significato del titolo, della data di composizione, della sua diffusione e della sua struttura.

Dante chiama la sua opera “comedìa”, con accento alla greca (da κωμῳδία), in due passi dell’Inferno:
- Nel canto XVI al verso 128: e per le note / di questa comedìa, lettor, ti giuro […] (versi 127-128)
- Nel canto XXI al verso 2: Così di ponte in ponte, altro parlando / che la mia comedìa cantar non cura, / venimmo. (versi 1-3).
Significato del Titolo
Il fatto che in due passi del Paradiso Dante definisce l’opera “sacrato poema” (nel canto XXIII al verso 62) e "poema sacro" (canto XXV al verso 1) ha fatto sospettare che con la denominazione “comedìa” si riferisse soltanto all’Inferno.
Possiamo però con sicurezza affermare che con tale nome intendesse tutta l’opera poiché, nell’Epistola a Cangrande, si riferisce alla terza cantica con il termine “comedia” in latino.
Nella stessa epistola Dante spiega il significato del titolo. Esso è dovuto a due ragioni:
- Si tratta di un genere che ha un inizio triste e un lieto fine.
- Lo stile e il linguaggio sono dimessi e umili.
L’aggettivo “divina” accompagna “commedia” nel “Trattatello in laude di Dante” di Giovanni Boccaccio che vuole rimarcare lo straordinario valore del poema. L’epiteto entra a far parte del titolo a partire dall’edizione del 1555 di Ludovico Dolce.
Per approfondimenti sull'Epistola a Cangrande vedi anche qui
Composizione e Diffusione
Giovanni Boccaccio, nel “Trattatello in laude di Dante” e nelle “Esposizioni”, seppur con perplessità, racconta che Dante compose i primi sette canti dell’Inferno a Firenze prima dell’esilio e che questi, quando il poeta era ormai assente dalla sua città natale, furono ritrovati da un parente che glieli inviò mentre era ospite del marchese Moroello Malaspina. In genere questa notizia è considerata dagli studiosi leggendaria e si ritiene che l’interruzione del Convivio e del De vulgari eloquentia coincidano con l’inizio della composizione della Divina Commedia. Non c’è comune accordo riguardo alle date di stesura delle singole cantiche sicché si riferisce a seguire la tesi maggiormente accettata:
- L’inizio della composizione dell’Inferno risalirebbe al 1306-1307 circa e la fine al 1309-1310.
- L’inizio del Purgatorio si collocherebbe dopo il 1308 e la sua fine nel 1315 circa.
- Il Paradiso sarebbe stato iniziato dopo il 1316 e concluso poco prima del 1321.
Dalle fonti sappiamo che già nel 1313-1314 la prima parte dell’opera era nota. La terza cantica fu diffusa integralmente solo dopo la morte del poeta ma, come ci testimoniano l’”Epistola a Cangrande” e la prima “Eglogla” a Giovanni del Virgilio che accompagnano l’invio di parti del Paradiso, è probabile che fosse nota tra gli amici di Dante prima della sua scomparsa.
Struttura della Divina Commedia
La Divina commedia è strutturata in tre cantiche che corrispondono ai tre regni ultraterreni visitati da Dante nei quali incontra oltre cinquecento personaggi:
- Inferno: costituito da trentatré canti più un proemio costituito dal primo canto.
- Purgatorio: costituito da trentatré canti.
- Paradiso: costituito da trentatré canti.
Abbiamo dunque cento canti per un totale di 14.223 endecasillabi in terzine a rime incatenate. Le dimensioni delle tre cantiche sono quasi identiche.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del titolo "Divina Commedia"?
- Qual è il significato del titolo "Divina Commedia"?
- Quando fu composta la Divina Commedia?
- Come è strutturata la Divina Commedia?
- Come avvenne la diffusione della Divina Commedia?
Dante chiamò la sua opera "comedìa" per il suo inizio triste e lieto fine, con uno stile umile. L'aggettivo "divina" fu aggiunto da Giovanni Boccaccio per sottolineare il valore straordinario del poema.
Il titolo riflette un genere con un inizio triste e un lieto fine, e uno stile umile. Dante stesso spiegò il significato nell'Epistola a Cangrande.
L'Inferno fu iniziato intorno al 1306-1307 e completato nel 1309-1310, il Purgatorio dopo il 1308 e terminato nel 1315, e il Paradiso iniziato dopo il 1316 e concluso poco prima del 1321.
La Divina Commedia è composta da tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso, ciascuna con trentatré canti, più un proemio nell'Inferno, per un totale di cento canti.
La prima parte dell'opera era già nota nel 1313-1314, mentre la terza cantica fu diffusa integralmente solo dopo la morte di Dante, anche se era probabilmente conosciuta tra i suoi amici prima della sua scomparsa.