Concetti Chiave
- L'aggettivo "divina" nel titolo "Divina Commedia" è un'aggiunta di Boccaccio, che ne esalta l'elevatezza e il carattere ultraterreno del contenuto.
- Dante sceglie il termine "commedia" per la sua opera, apprezzando la libertà espressiva che questo genere gli consente.
- La pronuncia del termine "commedia" dovrebbe seguire quella greca di "comedìa".
- La Divina Commedia utilizza tre stili di scrittura: tragico, comico ed elegiaco, riflettendo diverse dinamiche emotive e narrative.
- Il registro linguistico del poema varia, con un linguaggio più colto nel Paradiso rispetto all'Inferno e al Purgatorio.
Origine del Titolo
Il titolo dell'opera è Divina Commedia,dove l'aggettivo divina sembra essere un'aggiunta derivata da un passo del "trattatello in laude di Dante" di Giovanni Boccaccio. Le ragioni di quest'aggiunta sono 2:
1)perchè la commedia per Boccaccio era di un'altezza eccezionale,poichè Dante aveva raggiunto dei livelli enormi.
2) il contenuto è divinus: poichè ci porta nel mondo dell'aldilà e quindi non è solo una commedia umana.
Scelta del Termine Commedia
Il termine commedia,invece,viene scelto direttamente da Dante che preferisce questo stile poichè gli permetteva di giocare e parlare liberamente con la lingua. La pronuncia dovrebbe essere quella greca di comedìa.
Stili di Scrittura
Gli stili di scrittura sono,infatti,tre:
-stile tragico=ovvero lo stile superiore,è meravigliosa e placida all'inizio ma fetida e paurosa alla fine
-stile comico=lo stile inferiore,inizia da situazioni difficili ma termina con unlieto fine
-stile elegiaco=lo stile misero.
Il poema inizia da una situazione paurosa dello smarrimento appunto e si conclude con il ritorno del pellegrino sulla famosa retta via.
Evoluzione del Linguaggio
Nel poema il registro linguistico è alto ed aulico e si incontra con quello basso e realistico,in particolare nel paradiso il linguaggio si fa più colto rispetto a quello dell'Inferno e del Purgatorio.