Concetti Chiave
- I solidi cristallini hanno una struttura ordinata, con la cella elementare come unità fondamentale, e possono essere studiati tramite apparecchi a raggi.
- I solidi amorfi, come il vetro, sono disordinati e privi di una forma definita.
- I solidi metallici sono malleabili, duttili e conducono elettricità grazie al legame metallico e alla mobilità degli elettroni.
- I solidi ionici, come il sale da cucina, sono duri e fragili, con elevati punti di fusione, e formano soluzioni elettrolitiche quando solubili in acqua.
- I solidi reticolari, come il diamante, hanno legami covalenti forti, sono molto duri e hanno punti di fusione altissimi, ma sono insolubili in acqua.
Solidi
I solidi si dividono in: • cristallini se hanno una disposizione ordinata nello spazio. Esistono degli apparecchi che sfruttano i raggi per comprendere la disposizione e la struttura dei cristalli. L’unità fondamentale di questi solidi è detta cella elementare. Le celle possono avere varie forme, ad esempio possono essere cubiche con o senza atomi centrali; • amorfi se non presentano una forma e sono disordinati. Ne è un esempio il vetro.
I solidi cristallini a loro volta si suddividono in: • metallici, se costituiti da elementi dei blocchi s e d. Sono malleabili, duttili, lucenti, conducono elettricità e calore perché presentano legame metallico che assicura la mobilità degli elettroni; • ionici, se sono sali o composti ionici, sono infatti determinati dall’attrazione reciproca tra cationi e anioni. Ne è un esempio l’NaCl. Sono duri, rigidi, fragili, presentano punti di fusione elevati e quelli solubili in acqua rendono le soluzioni elettrolitiche; • reticolari, se costituiti da atomi uniti da legame covalenti. Ne sono un esempio il diamante, la grafite e i fullereni (alla base delle fibre di carbonio). Sono duri, rigidi, fragili, hanno punto di fusione altissimo e sono insolubili in acqua; • molecolari, se costituiti da legami intermolecolari. Ne sono un esempio il ghiaccio, il glucosio, il naftalene che hanno punti di fusione e di ebollizione relativamente bassi e sono fragili, se puri.