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Fusione
è il passaggio dallo stato solido allo stato liquido. Nel parlare di Fusione, dobbiamo fare una prima distinzione tra solidi cristallini e solidi amorfi.
I Solidi cristallini, sono solidi che presentano una struttura regolare, dove gli atomi sono situati ai vertici di un cubo, e i lati sono come mollette che permettono agli atomi solo piccole vibrazioni.
I Solidi Amorfi, sono solidi in cui le molecole hanno una distribuzione casuale.
Fusione - Solidi Cristallini
Quando somministriamo calore ad una sostanza, il passaggio dallo stato solido allo stato liquido non è immediato; ad esempio, se prendiamo alcuni blocchetti di oro, acciaio, e alluminio, e li mettiamo in un altro forno, questi non fonderanno subito, ma inizieranno a fondere solo dopo aver raggiunto una determinata temperatura, detta temperatura di FUSIONE; quindi:
Una sostanza inizia a fondere solo dopo aver raggiunto la temperatura di fusione.

Dal punto di vista grafico:
-Mettiamo sugli assi cartesiani la temperatura raggiunta e il calore fornito.
-Supponiamo una temperatura iniziale ( 0°C)
-Forniamo calore, e la temperatura aumenta, sino alla temperatura di fusione.
-A questo punto avremo uno stato in cui la temperatura rimarrà costante, e avremo la presenza sia dello stato solido che di quello liquido.
Il calore latente di fusione, è quel calore che
Q_1-Q_2=Calore Latente di Fusione
Non produce aumento di temperatura, ma
Che serve per indebolire i legami della materia
allo stato solido, così che possa arrivare allo stato liquido.
Cambiando le condizioni di pressione, la temperatura di fusione varia:
Se la pressione diminuisce, la temperatura diminuisce.
In effetti c’è bisogno di fornire meno calore, e questo è dovuto al fatto che, diminuendo la pressione, diminuisce la forza che agisce sulla sostanza, e i legami interni sono meno resistenti.
L’unica eccezione è l’acqua:
per capire perché, basta fare questo esperimento:
Consideriamo un blocco di ghiaccio poggiato su
Due blocchetti, a -3°C, e 1 atm.
Abbiamo un filo metallico poggiato su di esso, e
Alle sue estremità vi sono due pesetti consistenti.
Avremo che sul ghiaccio agirà una pressione pari
Alla somma della p atm e della p dei pesetti.
Il ghiaccio sotto il filo riesce a liquefare, e questo
Perché:
Nell’acqua, la temperatura di fusione diminuisce all’aumentare della pressione.
Fusione-Solidi Amorfi
Nei solidi amorfi, la fusione avviene in un altro modo;
Infatti la fusione in questi solidi è detta fusione pastosa, e questo perché:
La temperatura di fusione non esiste
La fusione ha inizio già da quando iniziamo a fornire calore alla sostanza: sin da subito i legami iniziano ad indebolirsi.
Sin da subito ha inizio la fase pastosa, che è una fase intermedia, caratterizzata dal fatto che la materia non si trova né allo stato solido, né a quello liquido.
un esempio di solido amorfo è il vetro
FUSIONE: è il passaggio dallo stato solido allo stato liquido
Nel parlare di Fusione, dobbiamo fare una prima distinzione tra SOLIDI CRISTALLINI e
SOLIDI AMORFI.
I Solidi cristallini, sono solidi che presentano una struttura regolare, dove gli atomi
sono situati ai vertici di un cubo, e i lati sono come mollette che permettono agli atomi
solo piccole vibrazioni.
I Solidi Amorfi, sono solidi in cui le molecole hanno una distribuzione casuale.
FUSIONE-Solidi Cristallini:
Quando somministriamo calore ad una sostanza, il passaggio dallo stato solido allo
stato liquido non è immediato; ad esempio, se prendiamo alcuni blocchetti di oro,
acciaio, e alluminio, e li mettiamo in un altro forno, questi non fonderanno subito, ma
inizieranno a fondere solo dopo aver raggiunto una determinata temperatura, detta
temperatura di FUSIONE; quindi:
Una sostanza inizia a fondere solo dopo aver raggiunto la TEMPERATURA DI
FUSIONE
punto di vista grafico:
Dal Mettiamo sugli assi cartesiani la
o temperatura
raggiunta e il calore fornito.
Supponiamo una temperatura iniziale
o ( 0°C)
Forniamo calore, e la temperatura
o aumenta,
sino alla temperatura di fusione.
A questo punto avremo uno stato in
o cui la
la temperatura rimarrà costante, e
avremo la presenza sia dello stato
solido che di quello liquido.
Il calore latente di fusione, è quel calore che
Non produce aumento di temperatura, ma −Q =Calore
Q Latente di Fusione
Che serve per indebolire i legami della materia 1 2
allo stato solido, così che possa
arrivare allo stato liquido.
Cambiando le condizioni di pressione, la temperatura di fusione varia:
SE LA PRESSIONE DIMINUISCE, LA TEMPERATURA DIMINUISCE
In effetti c’è bisogno di fornire meno calore, e questo è dovuto al fatto che,
diminuendo la pressione, diminuisce la forza che agisce sulla sostanza, e i legami
interni sono meno resistenti.
L’unica eccezione è l’acqua:
per capire perché, basta fare questo esperimento:
Consideriamo un blocco di ghiaccio poggiato su
o Due blocchetti, a -3°C, e 1 atm.
Abbiamo un filo metallico poggiato su di esso, e
o Alle sue estremità vi sono due pesetti
consistenti.
Avremo che sul ghiaccio agirà una pressione pari
o Alla somma della p atm e della p dei pesetti.