Concetti Chiave
- I fenoli sono spesso nominati con nomi comuni e nella nomenclatura IUPAC utilizzano il suffisso -fenolo.
- Fenoli possiedono proprietà antiossidanti e disinfettanti e non devono essere confusi con il radicale fenile.
- Gli alcoli e i fenoli hanno punti di ebollizione più alti rispetto agli idrocarburi e agli eteri grazie ai legami a idrogeno.
- I fenoli sono molto più acidi degli alcoli, consentendo la formazione di sali fenossido con basi acquose.
- Gli eteri non formano legami a idrogeno ma possono accettarli, spiegando la loro solubilità in acqua e alcol.
Nomenclatura e proprietà degli alcoli e fenoli
I fenoli hanno in genere nomi comuni: il primo composto della serie è proprio chiamato fenolo. Nella nomenclatura IUPAC, i fenoli vengono denominati secondo le regole già viste per i composti aromatici, ma come radice è impiegato il termine –fenolo; il gruppo –OH considerato come sostituente è chiamato –idrossi. Molti composti fenolici hanno proprietà antiossidanti. Alcuni fenoli sono aggiunti agli alimenti perché li proteggono dall’azione dell’ossigeno, responsabile , dell’irrancidimento dei grassi.
Altri invece hanno azione disinfettante. Non bisogna confondere il fenolo con il fenile. Il fenile è il radicale C6H5- proveniente dal benzene, quando si allontana un atomo di idrogeno dalla sua molecola.
Per quanto riguarda gli eteri , si premettono alla parola etere i nomi, in ordine alfabetico, dei due raggruppamenti legati all’ossigeno. Alcuni eteri sono ciclici e hanno spesso nomi comuni. Negli eteri con struttura più complessa è più conveniente identificare, secondo il sistema IUPAC il gruppo –OR, dove R è il gruppo alchilico più corto, come gruppo alcossilo.
Proprietà fisiche di alcoli, fenoli ed eteri: Gli alcoli e i fenoli a parità di massa molecolare hanno punti di ebollizione più elevati sia degli idrocarburi sia degli eteri. I legami a idrogeno che si instaurano tra le molecole di alcol e tra quelle di fenolo, sono molto più robusti delle forze di London che agiscono tra quelle dell’idrocarburo. All’aumentare del numero di atomi di carbonio dell’alcol, la solubilità diminuisce. Gli eteri, diversamente, non possono associarsi tramite legami idrogeno, ma possono accettare legami idrogeno da composti contenenti il gruppo –OH. Questo spiega la solubilità in acqua e in alcol degli eteri più semplici, come per esempio il dimetiletere
L’acidità di alcoli e fenoli: Come l’acqua, gli alcoli sono acidi molto deboli. I fenoli, invece, sono circa un milione di volte più acidi degli alcoli. Le basi coniugate corrispondenti, vengono chiamate rispettivamente alcossido e fenossido. I fenoli sono acidi più forti degli alcoli per la maggiore stabilità dello ione fenossido rispetto allo ione alcossido. A causa della loro acidità, i fenoli possono essere trasformati facilmente nei loro Sali per trattamento con una base acquosa. Poiché gli alcoli sono acidi un po’ più deboli dell’acqua, non è possibile ottenere ioni alcossido, ma è necessario adoperare basi molto forti. Gli alcoli che contengono nella loro molecola atomi diversi dall’idrogeno si caratterizzano per una diversa acidità. Gli alcoli e i fenoli possono anche comportarsi come le basi di Lewis. L’ossigeno con una delle due coppie libere di elettroni può legare un protone H+, e formare uno ione alchilossonio.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra fenolo e fenile?
- Come si differenziano gli eteri nella nomenclatura IUPAC?
- Perché i fenoli sono più acidi degli alcoli?
- Quali sono le proprietà fisiche degli alcoli e dei fenoli rispetto agli idrocarburi e agli eteri?
Il fenolo è un composto aromatico con un gruppo –OH, mentre il fenile è un radicale C6H5- derivato dal benzene.
Gli eteri sono nominati premettendo i nomi dei due raggruppamenti legati all'ossigeno in ordine alfabetico, e nei casi più complessi, il gruppo –OR è identificato come gruppo alcossilo.
I fenoli sono più acidi degli alcoli perché lo ione fenossido è più stabile dello ione alcossido, rendendo i fenoli circa un milione di volte più acidi.
Gli alcoli e i fenoli hanno punti di ebollizione più elevati rispetto agli idrocarburi e agli eteri a causa dei legami a idrogeno più robusti tra le loro molecole.