Concetti Chiave
- La vitamina D negli animali facilita l'assorbimento intestinale del calcio e promuove la deposizione di calcio nelle ossa.
- La carenza di vitamina D provoca rachitismo nei giovani e osteomalacia negli adulti, particolarmente in animali allevati in ambienti chiusi.
- La vitamina D è metabolizzata nel fegato e nei reni, e la sua sintesi è promossa da ormoni sessuali durante gravidanza e lattazione.
- La vitamina E, sinergica al selenio, è fondamentale per la sintesi della protrombina e la coagulabilità del sangue.
- La carenza di vitamina E è rara grazie alla sintesi batterica intestinale, ma può verificarsi in caso di ingestione di alcuni composti o antibiotici.
Ruolo della vitamina D negli animali
Molti animali però non spesso vengono in contatto con raggi Uv vivendo in capannoni, e inoltre il fatto che molti abbiano un accrescimento rapido e quindi una fissazione del calcio rapida porta a non avere un buon autoapprovigionamento. L’organismo animale è in grado di sintetizzarla a partire dall’amminoacido triptofano, il quale è carente nel mais (in passato era molto diffusa la malattia pellagra, quando l’alimentazione era principalmente a base di polenta). La cottura in ambiente basico del mais libera quel poco di triptofano presente e di conseguenza non ci si trova in carenza di niacina.Il colesterolo può essere ingerito con l’alimentazione o essere endogeno, e la quantità di quest’ultimo è generalmente inversamente proporzionale alla quantità di colesterolo ingerito con gli alimenti. Le funzioni della vitamina D:
- Facilita assorbimento intestinale del calcio
- Promuove la deposizione di calcio a livello delle ossa
- In carenza risulta accresciuta l’escrezione renale di calcio e fosforo
È metabolizzata nel fegato e nel rene a calcitriolo, e gli ormoni sessuali promuovono la sintesi di calcitriolo durante la gravidanza, ovodeposizione e lattazione. La vit D si accumula nel fegato.
La carenza:
- Provoca rachitismo nei giovani e osteomalacia negli adulti
- Interessa animali allevati in permanenza in locali chiusi, perché il vetro non consente il passaggio di raggi UV
- La vit D2 ha scarsa efficacia negli uccelli
- È aggravata quando c’è un disequilibrio nel rapporto tra calcio e fosforo
Altri aspetti
È presente una sinergia con il selenio, l’aggiunta di vitamina E nelle diete consente di modulare la carenza da selenio. Le riserve sono in fegato e tessuto adiposo.È molto diffusa nelle piante verdi; le piante secche ne sono povere; i cereali ne sono mediamente provvisti, ma è il germe ad esserne ricco in presenza di una quantità sufficiente di lipidi (per esempio olio di germe di frumento o mais che però è povero di omega tre ma ricco di omega sei, invece l’olio di soia non essendo un cereale ne è povero); l’essiccazione e la conservazione prolungata determinano perdite rilevanti; il latte è una buona fonte.
Il fabbisogno di vit E dipende da quanto è grassa la reazione e da quanto i grassi della reazione sono irranciditi, perché il processo di ossidazione è a cascata ed è difficile fermarlo una volta iniziato. La funzione è quella di promuovere la sintesi della protrombina a livello epatico. In carenza diminuisce la coagulabilità. È diffusa in tutti gli alimenti verdi e c’è una grande sintesi batterica a livello dell’intestino, quindi normalmente le carenze non si vedono. Tuttavia negli uccelli più giovani può non coprire il fabbisogno. È possibile avere una carenza anche in caso di ingestione di Melilotus o trifoglio dolce, che contiene dicumarolo, o anche in caso di avvelenamento da dicumarolo legato all’utilizzo di topicidi.
I sulfamidici distruggono la flora batterica produttrice di vit K e quindi può risultare necessaria un’integrazione. È possibile un sovradosaggio che comporta lesioni renali.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali funzioni della vitamina D negli animali?
- Cosa provoca la carenza di vitamina D negli animali e quali sono le sue conseguenze?
- Come viene sintetizzata la vitamina D nell'organismo animale e quali alimenti sono importanti per il suo apporto?
- Qual è il ruolo della vitamina E nell'organismo e quali fattori influenzano il suo fabbisogno?
La vitamina D facilita l'assorbimento intestinale del calcio, promuove la deposizione di calcio a livello delle ossa e, in carenza, risulta accresciuta l'escrezione renale di calcio e fosforo.
La carenza di vitamina D provoca rachitismo nei giovani e osteomalacia negli adulti, interessando principalmente animali allevati in permanenza in locali chiusi. È aggravata da un disequilibrio nel rapporto tra calcio e fosforo.
L'organismo animale è in grado di sintetizzare la vitamina D a partire dall'amminoacido triptofano. Alimenti come il mais, quando trattato adeguatamente, e il latte sono fonti importanti per il suo apporto.
La vitamina E promuove la sintesi della protrombina a livello epatico e la sua carenza diminuisce la coagulabilità. Il fabbisogno di vitamina E dipende dalla quantità di grassi nella dieta e dal grado di ossidazione di questi grassi.