carlottazamperlini
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Concetti Chiave

  • Lo iodio è cruciale per la formazione degli ormoni tiroidei, con il 70-80% presente nella tiroide; la sua carenza causa sintomi come pelle secca e crescita lenta.
  • Il selenio, sebbene necessario in quantità minime, è vitale come co-fattore antiossidante delle perossidasi; il suo fabbisogno è tra 0,10 e 0,15 ppm.
  • Nei mangimi, gli antiossidanti naturali e artificiali come spezie e gallato di propile proteggono i grassi dall'ossidazione.
  • Le vitamine nei mangimi sono spesso integrate in modo polivitaminico per prevenire carenze multiple, data la sovrapposizione dei sintomi carenziali.
  • Le Unità Internazionali (UI) sono utilizzate per standardizzare la supplementazione vitaminica, specialmente per la vitamina A e le sue provitamine come il beta-carotene.

Indice

  1. Ruolo di iodio e selenio negli animali
  2. Altri aspetti

Ruolo di iodio e selenio negli animali

Lo iodio è Importante per formazione degli ormoni tiroidei, il 70-80 % dello iodio nell’organismo è localizzato nella tiroide. La carenza da una diminuita sintesi degli ormoni tiroidei, riduzione della velocità di accrescimento, pelle secca e peli fragili, aborti, diminuzione produzioni, zone alopeciche. Le dosi efficaci sono diverse a seconda della specie.
Per quanto riguarda il selenio: Il fabbisogno è più basso tra quelli visti fin ora, è un costituente dell’enzima perossidasi e mentre la vit E è di per sé un antiossidante, il selenio lo è solo in quanto co-fattore delle perossidasi; dunque, non serve arricchire un mangime di selenio ma di vit E si, perché protegge i grassi dalla perossidazione.
Nei mangimi possiamo trovare degli antiossidanti naturali come le spezie che si usano nel salame per proteggere i lardelli dall’ossidazione e visto che la conservazione dipende dalla temperatura più andiamo verso sud più troviamo una carne speziata; ci sono anche degli antiossidanti artificiali come il gallato di propile, l’etossichina, il butil-idrossianisolo (Bha) che vengono usati normalmente nei mangimi ma che in passato venivano usati anche per l’uomo. Gli estratti vegetali come i terpeni che vengono usati al posto degli antiossidanti devo essere a conoscenza della loro utilità nel rapporto quantità/qualità. Il fabbisogno del Se è tra 0,10 e 0,15 ppm, la dose tossica è >5 ppm.
(fluoro e molibdeno non li spiega perché non ha mai visto carenza di questi due minerali).
Le xantine sono dei prodotti del metabolismo delle purine e la xantina ossidasi perché non fa venire la gotta. Sono pericolosi i suoli privi di molibdeno. Le unità di misura chimiche possono essere usate per tutte le vitamine, ma bisogna ricordare che la presenza di una vitamina è spesso il risultato dell’azione anticarenziale di composti di tipo diverso che hanno appunto un’azione preventiva rispetto all’insorgere di specifiche carenze vitaminiche.

Altri aspetti

Ad esempio il dicumarolo, presente in alcuni foraggi, ha una struttura simile alla vit K, ma non ha lo stesso effetto nella coagulazione del sangue. Ci sono poi sostanze che alterano la struttura della vitamina, ad esempio la tiaminasi che inattiva la vit B1 o tiamina. Si tratta quindi della sostanza con massima azione vitaminica per prevenire la carenza di vit A. L’alfa carotene e il gamma carotene hanno invece un’azione vitaminica ridotta.
Molti sintomi carenziali delle vitamine sono sovrapposti, cioè è difficile trovare dei sintomi che riguardino la carenza di una sola vitamina e la maggior parte dei mangimi ha un’integrazione polivitaminica e minerale.
Infatti, quando abbiamo un mix di composti con azione vitaminica di diverso grado e struttura chimica simile si preferisce utilizzare le Unità Internazionali. Ad esempio, chiamiamo vit A principalmente il retinolo. Le principali provitamine A, cioè quelle sostanze che possono essere convertite in vitamine A, sono i caroteni (alfa, beta, gamma carotene), ma il carotene che ha l’azione provitaminica maggiore è Il beta carotene, in quanto è costituito da due molecole di retinolo, quindi può essere scomposto dall’organismo in due retinoli.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza dello iodio per gli animali e quali sono le conseguenze della sua carenza?
  2. Lo iodio è fondamentale per la formazione degli ormoni tiroidei, con il 70-80% dello iodio corporeo localizzato nella tiroide. La sua carenza può portare a una diminuita sintesi di questi ormoni, riduzione della velocità di accrescimento, pelle secca, peli fragili, aborti, diminuzione delle produzioni e zone alopeciche.

  3. In che modo il selenio contribuisce alla salute degli animali e qual è il suo fabbisogno?
  4. Il selenio, presente in quantità minori rispetto ad altri minerali, è un costituente dell’enzima perossidasi e agisce come co-fattore antiossidante insieme alla vitamina E. Il suo fabbisogno varia tra 0,10 e 0,15 ppm, mentre dosi superiori a 5 ppm possono risultare tossiche.

  5. Quali sono gli effetti di sostanze come il dicumarolo e la tiaminasi sulle vitamine negli animali?
  6. Il dicumarolo, simile alla vitamina K ma senza il suo effetto sulla coagulazione del sangue, e la tiaminasi, che inattiva la vitamina B1 o tiamina, sono esempi di sostanze che possono alterare l'efficacia delle vitamine, influenzando negativamente la salute animale.

  7. Perché si preferisce utilizzare le Unità Internazionali (UI) nella supplementazione vitaminica degli animali?
  8. Le UI sono preferite quando si ha a che fare con un mix di composti con azione vitaminica di diverso grado e struttura chimica simile, come nel caso della vitamina A e delle sue provitamine (alfa, beta, gamma carotene), per garantire un'accurata integrazione vitaminica e prevenire carenze.

Domande e risposte