carlottazamperlini
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Concetti Chiave

  • I vegetali, specialmente foraggi verdi e leguminose, sono fonti primarie di vitamina A, mentre radici e tuberi ne contengono meno, tranne carote e patate.
  • Prodotti animali come colostro, latte e olio di fegato di animali marini sono ricchi di vitamina A, ma attenzione agli eccessi per evitare sovradosaggi.
  • L'olio di fegato di animali marini non è adatto per integrare acidi grassi omega3, essendo principalmente una fonte di vitamine liposolubili.
  • Il beta carotene nei bovini non solo agisce come provitamina A, ma è essenziale per la regolazione del ciclo ovarico e la salute riproduttiva.
  • Un eccesso di vitamina D, presente in alcuni vegetali e alimenti irradiati, può causare calcificazione dei tessuti molli e problemi di salute.

Indice

  1. Ruolo della vitamina A negli animali
  2. Conclusioni

Ruolo della vitamina A negli animali

La vit A è presente nei vegetali sottoforma di pigmenti, soprattutto in foraggi verdi, nelle erbe giovani più che nelle erbe mature, nelle leguminose più che nelle graminacee (il colore verde scuro delle foglie delle leguminose è dovuto alla presenza di caroteni), in fieni verdi recenti di buona qualità (nei fieni non più verdi stoccati da tempo c’è una quantità minore), negli insilati è presente con un tenore variabile, tendenzialmente superiore ai fieni, ma il silomais non è molto ricco, nonostante la granella di mais sia molto ricca, ma il momento della raccolta per produrre gli insilati non è quello della maturazione della granella la quale permetterebbe di avere la quantità elevata di questa vitamina; la vitamina A in radici e tuberi è poco presente eccetto per carote e patate e in semi come mais, piselli e fave.
I prodotti animali sono ben dotati di vit A.
Alcuni esempi sono il colostro che ne è molto ricco, il latte abbastanza ricco, le farine di carne e pesce, l’olio di fegato di animali marini ne è ricchissimo.
Se si vuole arricchire la dieta di un animale di acidi grassi omega3, si deve usare l’olio di pesce e non l’olio di fegato di animali marini, perché quest’ultimo non è una grande fonte di acidi grassi omega3 ma di vitamine liposolubili, e dal momento che queste possono avere un sovradosaggio bisogna prestare attenzione a queste integrazioni. I sovradosaggi di questa vitamina possono dare calcificazione delle capsule articolari con il successivo sviluppo della “sindrome del gatto di marmo”.
L’attività vitaminica del beta carotene è autonoma, cioè nei bovini il beta carotene oltre alla funzione di provitamina A, ha una sua funzione vitaminica in particolare sull’attività dei corpi lutei: in carenza può esserci alterazione del ciclo ovarico, estro silente, ritardo ovulazione, % elevata di cisti ovariche, ninfomania e aborti. Queste manifestazioni non vengono eliminate fornendo vit A, ma beta carotene.

Conclusioni

Gli alimenti di origine vegetale ne sono poveri, tranne i fieni; il latte ne è ben provvisto, così come l’olio di fegato di animali marini. L’irradiazione di raggi Uv inoltre accresce il contenuto di vitamina D negli alimenti che contengono provitamine. Questo è importante perché alcuni sostengono che l’integrazione si possa fare ricorrendo a prodotti presenti sul mercato, ad esempio il lievito di birra che è un micete di origine vegetale che sintetizza quantità discrete di vitamine idro e liposolubili. Tuttavia essendo un vegetale non è presente vit B12 e vit D, se non per irraggiamento di raggi Uv (per questo in commercio c’è il lievito di birra irradiato). Le farine di carne ne sono povere, mentre le farine di pesce la posseggono in tenore variabile.
L’eccesso di vit D provoca calcificazione diffusa dei tessuti molli. Alcuni vegetali contengono sostanze con struttura simile alla vit D e che non hanno attività vitaminica, come il Solanum malacoxylon (Sudafrica) e il Trisetum flavescens (Europa). Gli eccessi sono possibili anche in seguito al consumo del fegato di animali.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali fonti vegetali e animali di vitamina A?
  2. Le principali fonti vegetali di vitamina A includono foraggi verdi, erbe giovani, leguminose, carote, patate, mais, piselli e fave. Le fonti animali ricche di questa vitamina comprendono il colostro, il latte, le farine di carne e pesce, e soprattutto l'olio di fegato di animali marini.

  3. È possibile arricchire la dieta di un animale con acidi grassi omega3 utilizzando l'olio di fegato di animali marini?
  4. No, non è consigliabile usare l'olio di fegato di animali marini per arricchire la dieta di un animale con acidi grassi omega3, poiché quest'olio è ricco di vitamine liposolubili e non di omega3. Inoltre, l'eccesso di vitamine liposolubili può portare a sovradosaggi pericolosi.

  5. Quali sono le conseguenze di un sovradosaggio di vitamina A negli animali?
  6. Un sovradosaggio di vitamina A negli animali può causare la calcificazione delle capsule articolari, portando allo sviluppo della "sindrome del gatto di marmo", una condizione che comporta gravi problemi articolari.

  7. Il beta carotene ha funzioni specifiche nei bovini oltre a essere una provitamina A?
  8. Sì, nei bovini il beta carotene ha funzioni specifiche oltre a essere una provitamina A. Ha un'importante attività vitaminica che influisce sull'attività dei corpi lutei, essenziale per la regolazione del ciclo ovarico. La carenza di beta carotene può causare alterazioni del ciclo ovarico, estro silente, ritardo dell'ovulazione, cisti ovariche, ninfomania e aborti.

Domande e risposte