Concetti Chiave
- I parassiti resistenti al freddo causano la diminuzione del consumo di alimenti e un deficit proteico negli animali, portando a un generale scadimento delle loro condizioni.
- Gli animali, come asini e pecore, cercano specificamente erbe con maggiore contenuto proteico per rispondere al loro bisogno di nutrienti essenziali.
- Le larve parassitarie smontano la parete abomasale, impedendo l'attivazione del pepsinogeno in pepsina e riducendo l'assorbimento delle proteine.
- I parassiti hanno un ciclo monoxenico e richiedono condizioni ambientali specifiche come umidità e calore per la fase libera da uovo a L3.
- La sopravvivenza delle larve può essere ridotta tramite l'affienamento o l'insilamento dell'erba, diminuendo l'umidità e la presenza di ossigeno nei pascoli.
Patogenesi dei parassiti resistenti al freddo
Questi parassiti preoccupano perché portano a una diminuzione, una riduzione del consumo di alimenti e ad uno scadimento generale delle condizioni perché gli animali mangiano meno perché ci sono gli ormoni peptidici di origine gastrica e perché sono ematofagi, istiofagi, quindi, portano via i nutrimenti essenziali.Quando l’organismo va in deficit di proteine, ha fame specifica. È lo stesso effetto delle donne in gravidanza quando si dice che hanno le voglie: l’organismo si rende conto che c'è qualcosa che sta andando sotto scorta. Asini e pecore non sono stupidi, nascono per sopravvivere nell'ambiente e hanno la capacità di discernere quali sono le erbe che hanno maggiore o minore contenuto proteico e, siccome, hanno fame specifica vanno a cercare quelle che hanno maggiore contenuto proteico. Se, però, l’animale è più selettivo mangerà di meno perché ci metterà tempo a cercarle. In natura, la cosa si nota meno perché, tendenzialmente, l’animale è fuori tutto il giorno e quando si mettono gli animali al pascolo, vengono messi in certi momenti della giornata. Quindi, alla fine c’è un budget di tempo che comunque è lo stesso, ne viene usato in parte per selezionare il cibo e, alla fine, arriva ad ingerire fino al 15-20% di cibo in meno, mettendo assieme questi due fattori.
Come già detto, le larve smontano la parete abomasale, aumenta il pH, non si attiva più il pepsinogeno, che va in circolo; ma se non si attiva più il pepsinogeno in pepsina, nell’abomaso si digeriranno meno proteine, che verranno assorbite di meno.
Quindi, i giovani si possono infestare in due modi: perché ci sono le L3 sopravvissute nei pascoli o perché ci sono le L3 che si sviluppano dalle uova deposte dai genitori.
Altri aspetti
Hanno un ciclo monoxenico, cioè hanno un solo ospite. La fase libera, da uovo a L3, è nell'ambiente e la fase parassita, da L3 a parassiti adulti, è nell'ospite. La durata della prima fase varia tantissimo, dipende dalle condizioni ambientali; ci può mettere 3 giorni per Trichostrongyli ai tropici, se è caldo e umido, oppure più di 10 settimane. Le larve per portare avanti la fase esogena hanno bisogno di umidità, di calore e di ossigeno e questo è uno dei due sistemi che ci sono per disattivare le larve nell'ambiente. Affienare l'erba ridurrà l'umidità se viene fatto bene e, quindi, nel fieno tendenzialmente c’è una sopravvivenza molto bassa delle larve. insilare l'erba ridurrà la presenza di ossigeno. Quindi, banalmente, se ci sono due pascoli molto parassitati, basta insilare o affienare l’erba.La fase prepatenza dura 2-3 settimane e la longevità del parassita adulto può arrivare fino a 9 mesi, molto meno in estate, quando la vita del parassita è veloce perché ci sono buone condizioni. I Trichostrongyli sono come le api: se nasce a maggio-giugno vive 1 mese, se nasce a settembre- ottobre vive 5-6 mesi, perché deve sopravvivere all'inverno per poi far riprendere il ciclo in primavera.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali conseguenze dell'infestazione da parassiti resistenti al freddo sugli animali?
- Come si adattano gli animali, come asini e pecore, alla presenza di parassiti e alla conseguente riduzione di proteine disponibili?
- Quali sono i due modi principali attraverso i quali i giovani animali possono infestarsi da parassiti resistenti al freddo?
- Quali strategie possono essere adottate per ridurre la sopravvivenza delle larve parassitarie nell'ambiente?
Le principali conseguenze includono una diminuzione del consumo di alimenti, una riduzione dell'assunzione di nutrienti essenziali e un generale scadimento delle condizioni degli animali, dovuto alla loro selettività nel cercare cibo con maggiore contenuto proteico e alla ridotta digestione delle proteine a causa dell'azione delle larve sulla parete abomasale.
Gli animali mostrano una capacità innata di discernere le erbe con maggiore o minore contenuto proteico e tendono a cercare quelle con un contenuto maggiore per soddisfare la loro "fame specifica" di proteine, un comportamento simile alle "voglie" nelle donne in gravidanza quando l'organismo rileva una carenza.
I giovani animali possono infestarsi attraverso le larve di terza fase (L3) sopravvissute nei pascoli o attraverso le L3 che si sviluppano dalle uova deposte dai genitori, indicando che l'infestazione può derivare sia dall'ambiente esterno sia dalla trasmissione diretta.
Le strategie includono l'affienamento dell'erba, che riduce l'umidità e quindi la sopravvivenza delle larve, e l'insilamento dell'erba, che riduce la presenza di ossigeno. Entrambe le pratiche sono efficaci nel diminuire la presenza di larve nei pascoli, contribuendo a controllare l'infestazione parassitaria.