Concetti Chiave
- I parassiti della famiglia filarioidea utilizzano artropodi come vettori e non colpiscono il tratto digerente, ma il sottocute di animali come cavalli e bovini.
- Le capre vengono spesso sotto dosate nei trattamenti antiparassitari poiché hanno un metabolismo più alto rispetto alle pecore, influenzando la metabolizzazione dei farmaci.
- È cruciale alternare i farmaci antiparassitari per evitare la selezione di resistenze, smettendo di usare una classe di farmaci non appena si rileva chemioresistenza.
- Una gestione efficace dei pascoli include la rotazione dei pascoli, delle specie e delle classi di animali per ridurre la contaminazione e la mortalità delle larve.
- La selezione di ospiti resistenti punta alla resilienza degli animali piuttosto che alla completa eliminazione dei parassiti, mantenendo alta la produttività nelle generazioni future.
Indice
Parassiti e vettori
Fanno parte di questa famiglia parassiti che hanno ciclo indiretto e vettori, non parassitano il tratto digerente. Tutti hanno artropodi come vettori.
Parafilaria colpisce il cavallo e il bovino e vive nel sottocute, la femmina buca la cute e depone le uova sulla superficie. Bucando la cute dà prurito, infezioni secondarie ed emorragia (essudato e sangue).
Dosaggio e metabolismo delle capre
Le capre 90 volte su 100 sono sotto dosate perché viene impiegato per loro lo stesso dosaggio che si utilizza per le pecore.
Il 90% di razze di capre sono da latte e non da ingrasso, a differenza delle pecore: il metabolismo delle capre è molto alto rispetto a quello delle pecore, di conseguenza anche il farmaco viene metabolizzato diversamente. Anche il digiuno influenza il metabolismo del farmaco: quando questo viene somministrato per via orale si va a distribuire nella massa del cibo. Se 2mg di farmaco vengono distribuiti in 1kg di cibo o in 2kg la concentrazione del farmaco cambia, e in parte l’assorbimento è legato alla concentrazione del farmaco stesso. I trattamenti vanno quindi fatti su dati clinici ed epidemiologici.Gestione della resistenza ai farmaci
È importante alternare i farmaci, in modo da non selezionare resistenze.
Se si individua precocemente l’insorgenza della resistenza e si elimina il farmaco, i geni della resistenza non tenderanno ad aumentare nella popolazione, al massimo a rimarranno costanti. Appena ci si rende conto della presenza di chemioresistenza bisogna smettere di utilizzare quella classe di farmaci.
Gestione dei pascoli e selezione genetica
Una delle soluzioni è quella di attuare una gestione diversa dei pascoli e delle mandrie:
• facendo ruotare i pascoli in base alle dinamiche larvali (se un pascolo è molto contaminato va sfalciato, essiccandolo va ad aumentare la mortalità delle larve, oppure lo insilo, rendendolo acido)
• facendo ruotare specie diverse sui pascoli (specie che non siano suscettibili)
• facendo ruotare classi diverse sui pascoli
• facendo ruotare le colture e/o specie e colture
• modificando la fitocenosi: l’animale va in carenza di proteine e ha fame specifica, dedica più tempo a cercare l’alimento e mangia di meno. Se si aumenta la concentrazione proteica nel prato si compensa la perdita dell’animale.
Per quanto riguarda la selezione di ospiti resistenti, vanno tenute in considerazione la resistenza e/o resilienza nei programmi di selezione genetica. L’obiettivo è che gli animali producano, non che eliminino i parassiti e vi resistano. Quindi bisogna selezionare per la resilienza, che ha
un’ereditabilità di r=0,56, contro la resistenza con un’ereditabilità di r=0,2.
Se si hanno animali molto produttivi ma poco resistenti/resilienti si tende ad incrociarli con razze meno produttive ma più resistenti, il rischio è di portare avanti fattori svantaggiosi sia per quanto riguarda l’aspetto produttivo sia per quello di resistenza. La selezione invece va fatta all’interno della razza, alcuni soggetti saranno più resilienti di altri, ma viene comunque mantenuto alto il fattore produttivo nelle generazioni successive.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali dei parassiti della famiglia filarioidea e come si trasmettono?
- Quali problemi possono causare i parassiti della famiglia filarioidea negli animali?
- Perché è importante dosare correttamente i farmaci antiparassitari nelle capre?
- Quali strategie possono essere adottate per gestire la resistenza ai farmaci antiparassitari?
I parassiti della famiglia filarioidea hanno un ciclo di vita indiretto e utilizzano artropodi come vettori. Non parassitano il tratto digerente ma colpiscono altre parti del corpo, come il sottocute negli animali.
Questi parassiti possono causare prurito, infezioni secondarie ed emorragie negli animali infestati, a causa della femmina che buca la cute per deporre le uova.
È cruciale dosare correttamente i farmaci nelle capre perché il loro metabolismo è molto più alto rispetto a quello delle pecore, influenzando così la metabolizzazione del farmaco. Un dosaggio inadeguato può portare a sotto dosaggio nel 90% dei casi.
Per gestire la resistenza ai farmaci è importante alternare i farmaci per non selezionare resistenze, individuare precocemente l'insorgenza della resistenza per eliminare l'uso di determinati farmaci, e attuare una gestione diversa dei pascoli e delle mandrie, come la rotazione dei pascoli e delle specie.