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Concetti Chiave

  • Le mosche sono cruciali nel ciclo dei parassiti, ingerendo uova che diventano larve, il cui sviluppo è accelerato da temperature elevate.
  • Le larve depositate dalle mosche migrano nel sottocute degli animali, completando il ciclo in 6-8 mesi con una prepatenza di 250-300 giorni.
  • I parassiti causano noduli e infiammazioni negli animali, portando a un deprezzamento della carne a causa dei danni ai tessuti.
  • Le soluzioni farmacologiche contro i parassiti sono limitate dalla farmacoresistenza, spingendo a migliorare alimentazione e utilizzare funghi nematofagi.
  • Il progesterone aumenta il rischio di infestazioni parassitarie abbassando le difese immunitarie, richiedendo misure nutrizionali durante il parto e lo svezzamento.

Indice

  1. Ciclo di vita delle mosche
  2. Effetti sugli animali
  3. Sfide della farmacoresistenza
  4. Strategie alimentari
  5. Lotta biologica e vaccini

Ciclo di vita delle mosche

Le mosche vengono attirate dall’essudato, ingeriscono le uova (che nel frattempo sono larvate) e nelle mosche diventano larve di 3° stadio. Più è alta la temperatura ambientale più è rapido lo sviluppo delle forme larvali. Quando le mosche tornano a nutrirsi sull’animale (esempio sulle secrezioni lacrimali o sulle ferite) le L3 vengono deposte sulla cute, passano attraverso ferite/mucose e iniziano a migrare nel sottocute. In 6-8 mesi diventano adulte, che a loro volta danno il via al nuovo ciclo. La prepatenza è lunga (250-300 giorni) perché di inverno non ci sono mosche, quindi, non ci sarebbe disponibilità di ospiti intermedi.

Effetti sugli animali

Gli adulti si localizzano nel sottocute, creano noduli ed emorragia e gli animali vanno a nutrirsi su essi. La risposta tipica nei confronti degli elminti è eosinofilica, che conferisce colorito verdastro, infiammazione che si propaga anche ai muscoli, come conseguenza porta anche deprezzamento della carcassa.

Sfide della farmacoresistenza

La tendenza è quella di selezionare sempre per aspetti produttivi, e non di resistenza, in quanto si pensa che ci sia sempre la soluzione farmacologica a sopperire al problema parassitario. La realtà è che non vengono sviluppate nuove classi di molecole dagli anni ’70-’80 a causa dei grandissimi costi, e questo porta a farmacoresistenza.

Strategie alimentari

Le azioni che si possono attuare per quanto riguarda l’alimentazione sono:

• migliorare l’apporto proteico

• migliorare i pascoli

• fornire un ulteriore apporto proteico in momenti particolari, come parto e svezzamento, aumentando le difese immunitarie e compensando la perdita indotta dai parassiti, le uova/grammo di feci in capre/pecore/bovine partorienti, in blu l’andamento del progesterone. Con l’aumentare del progesterone aumenta il numero di uova/grammo di feci, che è molto alto nei 10gg successivi al parto. Questo perché il progesterone abbassa le difese immunitarie, condizione favorevole per il parassita. La madre con il parto contamina molto l’ambiente, e appena il piccolo inizia a mangiare ingerisce le larve. In natura gli animali si spostano, quindi non risulta un grande problema, ma in allevamento diventa un aspetto importante.

Lotta biologica e vaccini

Per quanto riguarda la lotta biologica si può sfruttare l’impiego di funghi nematofagi nell’alimento: si possono mettere le spore di questi funghi nell’alimento, l’animale inserisce le spore, che finiranno nelle feci. Alcune di queste spore creano con le proprie ife un anello, quando la larva ci passa dentro l’anello si restringe bloccandola e viene poi digerita dal fungo; oppure alcuni funghi creano un reticolo in cui le larve si incastrano e muoiono.

Per quanto riguarda lo sviluppo dei vaccini, un vaccino che funziona con un genere non funziona con gli altri, ad oggi non si riesce ad avere un vaccino che sia attivo allo stesso modo per tutti i parassiti presenti nei continenti.

In futuro si pensa di allevare con i Tricostrongili, con animali che mantengano il gene della suscettibilità.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo delle mosche nel ciclo di vita dei parassiti e come influisce la temperatura su questo processo?
  2. Le mosche agiscono come vettori nel ciclo di vita dei parassiti, ingerendo le uova che diventano larve di terzo stadio al loro interno. La temperatura ambientale elevata accelera lo sviluppo delle forme larvali. Quando le mosche si nutrono nuovamente sull'animale, depositano le larve sulla sua pelle, che poi migrano nel sottocute e diventano adulte in 6-8 mesi, dando inizio a un nuovo ciclo.

  3. Quali sono le conseguenze dell'infestazione parassitaria sugli animali e come influisce sulla qualità della carne?
  4. Gli adulti dei parassiti si localizzano nel sottocute degli animali, causando la formazione di noduli, emorragie e una risposta infiammatoria eosinofilica che porta a un colorito verdastro dei tessuti e infiammazione muscolare. Questo processo non solo danneggia la salute dell'animale ma porta anche al deprezzamento della carcassa.

  5. Perché è difficile sviluppare nuove soluzioni farmacologiche contro i parassiti e quali strategie alternative possono essere adottate?
  6. Lo sviluppo di nuove classi di molecole antiparassitarie è stato limitato dagli anni '70-'80 a causa degli elevati costi, portando a un problema di farmacoresistenza. Come alternative, si possono migliorare l'alimentazione e i pascoli, utilizzare funghi nematofagi nell'alimentazione degli animali per combattere biologicamente i parassiti, e considerare lo sviluppo di vaccini specifici, nonostante le loro limitazioni.

  7. Come influisce il progesterone sul rischio di infestazione parassitaria negli animali e quali misure possono essere prese durante periodi critici come il parto?
  8. L'aumento del progesterone, che si verifica durante il parto, abbassa le difese immunitarie degli animali, creando condizioni favorevoli per i parassiti e aumentando il numero di uova per grammo di feci. Per mitigare questo rischio, si raccomanda di migliorare l'apporto proteico durante momenti critici come il parto e lo svezzamento, per rafforzare le difese immunitarie e compensare la perdita indotta dai parassiti.

Domande e risposte