Concetti Chiave
- Il Metodo di Cobb misura l'angolo della scoliosi tramite tangenti alle vertebre più inclinate, con algoritmi moderni che semplificano il processo sulle radiografie.
- Per scoliosi con angoli tra 10-20 gradi, si adotta un approccio di attesa e controllo clinico annuale, poiché la progressione è rara.
- Per angoli tra 20-40 gradi, viene utilizzato un busto per bloccare l'evoluzione della scoliosi, correggendo la deformità fino al 50% durante l'uso.
- Il busto deve essere indossato 23 ore al giorno fino alla fine dell'accrescimento per correggere la deformità e prevenire la progressione.
- Angoli superiori a 40 gradi possono richiedere interventi chirurgici, principalmente per motivi estetici, e non per problemi respiratori o dolore.
Metodo di misurazione della scoliosi
Metodo per misurare l’angolo della scoliosi: si prende la tangente al piatto vertebrale della vertebra più inclinata sotto la curva e la tangente al piatto vertebrale della vertebra più inclinata sopra la curva; si tracciano le perpendicolari e l’angolo è quello di scoliosi. Oggi ci sono algoritmi che misurano l’angolo sulle radiografie.
Ci sono dei metodi che permettono anche di misurare l’angolo di rotazione.
Come si procede?
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• 10-20 gradi: wait and watch perché solo 1 su 10 peggiorerà; fino a 20 gradi non ci sono sintomi e nemmeno l’estetica viene intaccata. In 9 casi su 10 non si fa niente perché la curva non evolve. Negli ambulatori si controlla l’evoluzione della curva clinicamente ogni 6 mesi e ogni anno con le radiografie. In passato si usavano gli elettrostimolatori per questo range di curva perché si riteneva raddrizzassero la colonna rinforzando i muscoli della parte convessa; in realtà non funzionano.
• 20-40 gradi: trattamento ortesico, ovvero busto. L’unica cosa che si può fare è bloccare l’evoluzione della scoliosi. Il busto evita l’aggravamento della curva e della deformità, quindi anche del gibbo che viene talvolta anche ridotto, spianato. Il miglior risultato del busto sono gli stessi gradi del primo giorno in cui lo abbiamo messo. Alla radiografia di controllo, affinché il busto funzioni, la curva si deve correggere del 50% perché il busto sta spingendo la colonna nei punti giusti. In altre parole, se
faccio un controllo con e senza il busto, con il busto è corretta di almeno il 50% e senza ritorna come prima.
Gli obiettivi del busto sono quindi:
- Correggere la deformità
- Essere accettato: devono essere portati 23 ore al giorno fino alla fine dell’accrescimento, poi verso la fine si possono ridurre le ore, ovvero si fa lo “svezzamento”)
- Evitare la progressione.
Diversi tipi di scoliosi e busti
Scoliosi diverse richiedono busti diversi; per esempio, se la scoliosi arriva fino al tratto dorsale alto, il busto andrà messo fino all’osso ioide od occipitale, se invece è una scoliosi lombare o dorsale bassa si potranno scegliere appoggi ascellari. Il risultato è da porre in relazione all’età di inizio del trattamento: prima si mette il busto, meglio è.
Il professore mostra un lavoro che dimostra che il 75%-80% delle scoliosi vere vengono fermate col busto; nel 20-25% dei casi, le scoliosi continuano a progredire nonostante il busto (una volta venivano chiamate “scoliosi maligne” o “scoliosi evolutive”) Scoliosi >40% gradi: trattamento chirurgico. Si arriva a una situazione del genere quando una scoliosi è seguita male o in caso di scoliosi maligna o evolutiva. Si opera perché i pazienti respirano male? No, serve una deformità della gabbia maggiore.
Perché i pazienti hanno dolore? No, la scoliosi provoca dolore solo nell’adulto quando si somma all’artrosi. Allora perché si opera la scoliosi? Il motivo principale è estetico.
Domande da interrogazione
- Qual è il metodo principale per misurare l'angolo della scoliosi e come funziona?
- Quali sono i criteri di intervento basati sull'angolo di curvatura nella scoliosi?
- Quali sono gli obiettivi del trattamento ortesico con il busto nella gestione della scoliosi?
- Perché si procede alla chirurgia nelle scoliosi con angoli superiori a 40 gradi?
Il metodo principale è il Metodo di Cobb, che prevede di prendere la tangente al piatto vertebrale della vertebra più inclinata sotto e sopra la curva, tracciare le perpendicolari e misurare l'angolo di scoliosi risultante. Oggi esistono algoritmi che facilitano questa misurazione sulle radiografie.
Per angoli minori di 10 gradi non si interviene, considerando difficile sia la misurazione che la diagnosi di scoliosi vera. Tra i 10 e i 20 gradi si adotta un approccio di attesa e osservazione, dato che solo 1 su 10 peggiora e non ci sono sintomi o impatti estetici. Per angoli tra 20 e 40 gradi si ricorre al trattamento ortesico con un busto per bloccare l'evoluzione della scoliosi. Angoli superiori a 40 gradi possono richiedere un trattamento chirurgico.
Gli obiettivi includono correggere la deformità, assicurare che il busto sia accettato dal paziente, che deve indossarlo per 23 ore al giorno fino alla fine dell'accrescimento, e prevenire la progressione della scoliosi. Il successo del trattamento dipende anche dall'età in cui si inizia, essendo più efficace quanto prima si interviene.
La chirurgia viene considerata quando la scoliosi è mal gestita o in casi di scoliosi molto gravi e progressive, note in passato come "scoliosi maligne" o "scoliosi evolutive". Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la chirurgia non è primariamente motivata da problemi respiratori o dolore, che sono rari nei giovani, ma principalmente per ragioni estetiche.