lucadiego4ever
Genius
6 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • Pompei, situata su un altopiano vulcanico vicino al Golfo di Napoli, fu fondata da popolazioni Osche e successivamente abitata dai Sanniti e Romani.
  • La città, grazie alla sua posizione strategica, divenne un importante centro commerciale e fu oggetto di interesse da parte di Greci, Etruschi e Sanniti.
  • Sotto il dominio romano, Pompei vide la costruzione di edifici significativi come il Tempio di Giove e la Basilica, riflettendo l'influenza architettonica di Roma.
  • L'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. seppellì Pompei sotto ceneri e lapilli, uccidendo la maggior parte dei suoi abitanti e trasformandola in un paesaggio lunare.
  • Gli scavi archeologici iniziati nel XVIII secolo e sistematici dopo il 1860 hanno riportato alla luce un patrimonio inestimabile che offre una fotografia della vita romana del tempo.
In questo appunto viene riportata la storia di Pompei in breve, soffermandosi sulle sue tappe principali, prima di raccontare come è avvenuta l'eruzione del Vesuvio che ha posto fine alla città di Pompei e alla sua civiltà.
La Storia di Pompei: Dall'Origine all'Eruzione del Vesuvio articolo

Indice

  1. Storia di Pompei prima della fatale eruzione
  2. L'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. che cancellò Pompei

Storia di Pompei prima della fatale eruzione

Sorta su un altopiano di origine vulcanica sul versante meridionale del Vesuvio, a circa 30 metri sul livello del mare e a breve distanza dalla foce del fiume Sarno, Pompei è una città della Campania che si trova nel Golfo di Napoli.
Un territorio in origine poco popolato a causa della mancanza di sorgenti o corsi d'acqua sull'altopiano, anche se nel corso dell'VIII secolo a.C. si formarono alcuni insediamenti nella vicina valle del Sarno.

Tutto ciò è testimoniato da numerose tombe a fossa.
La popolazione che fondò Pompei fu sicuramente Osca e solo successivamente fu abitata dai Sanniti e conquistata dai Romani dal primo secolo a.C.
I primi insediamenti risalgono all’Età del Ferro, ovvero al IX-VII secolo a C., durante la quale la città fu un centro commerciale molto importante a causa della sua posizione sul mare, che la resero il porto dei centri dell'entroterra campano, in concorrenza con le città greche della costa.
Per questo Pompei entrò in breve nel mirino dei progetti espansionistici di Greci, Etruschi e Sanniti.
Successivamente, così come l'intera Campania, anche Pompei fu conquistata dai Romani.
Sotto il dominio romano nacquero numerosi edifici importanti, come ad esempio il Tempio di Giove, la Basilica e la Casa del Fauno. Sempre in questo periodo è stato eretto anche il Tempio di Iside, che rappresenta una testimonianza evidente degli scambi commerciali di Pompei con l’Oriente.
Sotto il dominio di Roma Pompei venne governata dal dittatore Publio Cornelio Silla, che la conquistò nell’89 a.C. Essendosi poi romanizzata, la città era molto simile a Roma, sia dal punto di vista architettonico che istituzionale.
Divenne poi la residenza estiva del patriziato romano e durante l'età imperiale molte famiglie fecero costruire edifici come l’Edificio di Eumachia e il Tempio della Fortuna Augusta.
La Campania subì ingenti danni sotto Nerone, a causa di un sisma verificatosi nel 62 o 63 d.C.
Ci fu un tentativo di ricostruzione per ordine del Senato romano, che però falli a causa dell'eruzione del Vesuvio che il 24 agosto del 79 d. C. cancellò per sempre la città di Pompei. Un'eruzione che viene ricordata anche "eruzione pliniana", proprio perché anche Plinio il Vecchio morì in questa circostanza.
Per ulteriori approfondimenti su Pompei vedi qui

L'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. che cancellò Pompei

Il 24 e il 25 agosto del 79 d.C., due mesi dopo la morte dell’imperatore Vespasiano, una catastrofica eruzione del Vesuvio si abbatté improvvisa e inaspettata sulle città di Stabia, Ercolano e Pompei, a pochi chilometri da Napoli, seppellendole sotto una coltre di magma lavico, lapilli e cenere infuocati.
Per avere un’idea delle proporzioni del drammatico evento, basti ricordare che, dei circa 20.000 abitanti di Pompei, solo un migliaio poté fortunosamente salvarsi.
La stragrande maggioranza delle persone restò infatti vittima della violenza della natura o scomparendo sotto le macerie delle case abbattute dalla massa di materiale eruttivo o restando soffocata per il rapido diffondersi di gas velenosi esalati dal vulcano, e dimostratisi letali anche per quanti erano riusciti ad allontanarsi per cercare scampo nella fuga.
In questa catastrofe trovò la morte anche lo storico Plinio il Vecchio, che si recò sul luogo del disastro per poterne osservare da vicino gli effetti. Trasformato ormai l’intero territorio pompeiano in una specie di sconvolgente paesaggio lunare e rimasto come tale, pressoché ignorato e disabitato, per secoli, la piccola città campana tornò a far parlare di sé intorno alla metà del XVIII secolo. Solo in questo periodo vennero infatti effettuati i primi scavi, in modo però assolutamente caotico e disordinato, e quindi tutt’altro che scientifico, al punto da provocare non pochi danni al patrimonio archeologico della zona.
La Storia di Pompei: Dall'Origine all'Eruzione del Vesuvio articolo
Nel secolo successivo, in particolare dopo il 1860 e la formazione del Regno d’Italia, la situazione mutò radicalmente grazie anche all’organizzazione di una serie di campagne di scavo condotte in modo sistematico da parte di archeologi qualificati, che contribuirono e che contribuiscono tuttora a riportare alla luce, insieme a una consistente parte del tessuto urbano, anche statue, arredi e oggetti di ogni genere, uniti a veri e propri tesori d’arte di eccezionale valore.
La città di Pompei rappresenta un patrimonio inestimabile e unico per lo studio e la conoscenza della società romana del tempo, in quanto le circostanze che accompagnarono la sua distruzione ne hanno fatto una sorta di istantanea fotografica, in cui il tempo si è fermato per sempre. Le ricerche hanno restituito scheletri di donne e uomini travolti dalla lava o sorpresi nel sonno dalla catastrofe, ma anche resti di edifici pubblici e privati, oggetti di uso quotidiano, iscrizioni e dipinti, consentendoci di conoscere gli usi e i costumi della società romana contemporanea in ogni suo aspetto.
Per ulteriori approfondimenti su Ercolano, l'altra vittima del Vesuvio, vedi qui

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le origini e lo sviluppo iniziale di Pompei?
  2. Pompei fu fondata dagli Osci e successivamente abitata dai Sanniti e conquistata dai Romani. I primi insediamenti risalgono all'Età del Ferro, e la città divenne un importante centro commerciale grazie alla sua posizione sul mare.

  3. Quali furono le conseguenze del dominio romano su Pompei?
  4. Sotto il dominio romano, Pompei vide la costruzione di importanti edifici come il Tempio di Giove e la Basilica. La città si romanizzò, diventando simile a Roma sia architettonicamente che istituzionalmente, e divenne una residenza estiva per il patriziato romano.

  5. Cosa accadde durante l'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.?
  6. L'eruzione del Vesuvio il 24 agosto 79 d.C. seppellì Pompei sotto magma, lapilli e cenere, causando la morte della maggior parte dei suoi 20.000 abitanti. Solo un migliaio riuscì a salvarsi, mentre molti morirono soffocati dai gas velenosi.

  7. Come è stata riscoperta Pompei dopo l'eruzione?
  8. Pompei fu riscoperta nel XVIII secolo con scavi inizialmente caotici. Dopo il 1860, con la formazione del Regno d'Italia, furono organizzate campagne di scavo sistematiche che riportarono alla luce gran parte del tessuto urbano e oggetti di valore.

  9. Perché Pompei è considerata un patrimonio inestimabile per lo studio della società romana?
  10. Pompei è un patrimonio inestimabile perché la sua distruzione ha creato una "istantanea fotografica" della società romana del tempo, permettendo di studiare usi, costumi, edifici e oggetti quotidiani dell'epoca.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

lucadiego4ever di Mauro_105

URGENTE (321112)

lucadiego4ever di Lud_

domandina

lucadiego4ever di Samantha Petrosino