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Concetti Chiave

  • L'ebraismo è una delle religioni più antiche, risalente a quasi 4000 anni fa, con una fede monoteista in un unico Dio e origini legate a figure come Abramo, Isacco e Giacobbe.
  • La preghiera è centrale nella vita ebraica, con momenti di preghiera stabiliti tre volte al giorno e la sinagoga funge da luogo di culto e centro della vita comunitaria ebraica.
  • La Torah, parte della Bibbia ebraica, è considerata la parola di Dio e fornisce indicazioni per la vita quotidiana e valori fondamentali come giustizia, gentilezza e sacralità della vita.
  • Simboli come la menorah e la Magen David rappresentano l'identità ebraica, mentre l'ebraico è mantenuto vivo attraverso le pratiche religiose nonostante la diaspora.
  • L'Olocausto rappresenta uno dei momenti più tragici nella storia ebraica, con lo sterminio di sei milioni di ebrei da parte dei nazisti durante la Seconda guerra mondiale.

In questo appunto si descrive il popolo degli Ebrei, i luoghi di culto principali della religione ebraica, la preghiera e la sinagoga, i testi sacri, i valori, i simboli e la loro lingua, l'Olocausto.

Indice

  1. Come tutto cominciò
  2. La preghiera e la sinagoga
  3. I testi sacri
  4. I valori
  5. I simboli e la lingua
  6. L'Olocausto

Come tutto cominciò

L’ebraismo è una delle più antiche religioni del mondo, originatasi quasi 4000 anni fa. Dall’ebraismo si sono generate altre due religioni: il cristianesimo e l'islam.

Il centro della religione ebraica è la fede in un unico Dio, ed è per questo una religione monoteista.
Gli Ebrei riconducono le origini del loro popolo e della loro fede all'antica popolazione ebraica - i semiti o la stirpe degli israeliti, come sarà chiamata più tardi - che viveva nomade nella regione corrispondente all'attuale Medio Oriente. Ebrei articolo
Abramo è considerato il progenitore del popolo ebraico, e insieme al figlio Isacco e al nipote Giacobbe è uno dei patriarchi - i padri - dell’ebraismo; i dodici figli di Giacobbe diventarono capostipiti delle dodici tribù di Israele e la loro storia è narrata nella Bibbia ebraica, che corrisponde all’antico testamento cristiano.

La preghiera e la sinagoga

La preghiera ha un ruolo centrale nell’ebraismo, come, d’altronde, in altre religioni. Gli ebrei sono tenuti a pregare tre volte al giorno: mattina, pomeriggio e sera. Si può pregare da soli, ma è preferibile unirsi a un gruppo di almeno dieci persone (dieci uomini, nelle comunità ortodosse) chiamato minyan.
Le preghiere sono contenute in un libro chiamato siddur, e la preghiera più famosa è lo Shema, che proclama la supremazia di Dio.
Anche se non esiste una legge ebraica che codifica l'abbigliamento, normalmente gli ebrei e maschi durante la preghiera indossano un copricapo chiamato kippa o yarmulka e uno scialle chiama tallit.
Per la preghiera del mattino, diversamente da quella dello Shabbat e di altre festività, si indossa anche il tefillin (composto da due custodie che contengono testi sacri). Nelle comunità non ortodosse le donne indossano solo alcuni o nessuno di questi oggetti.
La sinagoga è un importante luogo di culto ed è il centro della vita ebraica: il termine deriva dal greco e significa “luogo di riunione, assemblea”.
La sinagoga fu fondamentale per la sopravvivenza del culto ebraico soprattutto dopo la distruzione del secondo tempio di Gerusalemme nel 70 d.C., i rabbini svilupparono l'idea di una casa per la preghiera al fine di tenere viva la fede tra gli ebrei della diaspora (con il termine “diaspora” si intende la dispersione di un popolo, in questo caso quello ebraico, e delle sue istituzioni nel mondo).
Cionondimeno, l'importanza del tempio non è mai stata dimenticata: ancora oggi, quando viene edificata una sinagoga, una sezione del muro è lasciata priva di intonaco, a ricordare la distruzione del tempio.
A differenza delle chiese cristiane, le sinagoghe non hanno schemi prestabiliti per l'architettura esterna e spesso lo stile architettonico riflette la cultura del paese in cui sorgono. L'interno, invece, segue uno schema comune.

I testi sacri

La Bibbia ebraica è composta da tre libri: la Torah ( che in ebraico significa “insegnamento”), il Nabim (o Nevi’im, “i Profeti”) e il Ketubim (o Ketuvim, “gli Scritti”).
La Torah, detta anche “i Cique libri di Mosè”, è il testo più importante per la vita quotidiana degli ebrei: secondo la fede ebraica, le parole della Torah sono le parole di Dio così come sono state rivelate a Mosè sul Monte Sinai 3000 anni fa.
Essa contiene la storia dell'antico popolo ebraico e le origini dell’ebraismo; fornisce inoltre indicazioni su tutti gli aspetti della vita quotidiana e, gli ebrei osservanti, mostrano la loro obbedienza a Dio seguendo questi precetti.
I volumi della Torah sono trattati con la massima riverenza, fin dal momento in cui rotoli, destinati alle funzioni in sinagoga, sono trascritti manualmente da uno scriba esperto.

I valori

Per gli ebrei osservanti la Torah offre molto di più della storia dell'antico popolo ebraico e di una serie di convinzioni religiose da seguire: fornisce un programma etico per condurre una vita buona e onesta.
Non vi sono solo precetti che governano il rapporto del fedele con Dio, ma anche precetti che indicano il giusto comportamento da tenere nei confronti del prossimo.
Nella Torah sono indicati molti dei valori fondamentali dell'ebraismo: la sacralità della vita, la giustizia e l'eguaglianza, la gentilezza e la generosità, il valore dell’istruzione e della responsabilità sociale.
Uno degli insegnamenti più ricorrenti nella Torah è il mitzvah (comandamento) di mostrare gentilezza nei confronti dei forestieri: gli ebrei hanno vissuto per migliaia di anni senza una terra e sanno come ci si sente ad essere ospiti in un paese straniero.
Il valore della vita umana ha comunque la priorità assoluta, tanto che per proteggere la vita si possono infrangere molti dei comandamenti. Questi valori sono fondamentali oggi quanto lo erano ai tempi biblici e sono considerati componenti essenziali di ogni democrazia.

I simboli e la lingua

Oggi esistono comunità ebraiche in ogni parte del mondo e hanno conservato la loro fede e il loro stile di vita anche vivendo a contatto con popolazioni non ebree.
Pur avendo la loro lingua madre, hanno adottato anche la lingua dei paesi in cui vivono e, nel corso del tempo, l'uso dell'ebraico parlato anticamente dagli israeliti è andato declinando, ma è sopravvissuto attraverso le pratiche del culto.
Allo stesso tempo, due simboli dell'ebraismo mantengono intatto il loro valore nel rappresentare la fede e l'identità degli ebrei che vive nella diaspora: la menorah e la Magen David.

L'Olocausto

Il termine “Olocausto” si usa per designare l'atroce genocidio che si verificò durante la Seconda guerra mondiale (1939-45). Per eliminare gli ebrei, i nazisti attuarono uno sterminio di massa: sei milioni di ebrei morirono uccisi, insieme ad altre persone considerate “indesiderate”.
Nei paesi occupati dai nazisti i metodi attuati per debellare la popolazione ebraica variarono da luogo a luogo e raggiunsero la massima brutalità nell’Europa orientale; per gli ebrei che vivevano sotto il regime nazista, la speranza di sopravvivenza era assai flebile: venivano ammassati e confinati nei ghetti, fino a che si poteva trasportarli nei campi di concentramento e di sterminio.
Nonostante questa situazione disperata, riuscirono ad organizzarsi alcuni gruppi di resistenza e vi furono inoltre anche molti non ebrei che rischiarono la vita per proteggere gli ebrei.

Progetto Alternanza Scuola lavoro.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine dell'ebraismo e chi sono i suoi patriarchi?
  2. L'ebraismo è una delle religioni più antiche del mondo, originatasi quasi 4000 anni fa. I patriarchi dell'ebraismo sono Abramo, Isacco e Giacobbe, considerati i padri del popolo ebraico.

  3. Qual è il ruolo della sinagoga nella vita ebraica?
  4. La sinagoga è un importante luogo di culto e il centro della vita ebraica. È fondamentale per la sopravvivenza del culto ebraico, specialmente dopo la distruzione del secondo tempio di Gerusalemme.

  5. Quali sono i testi sacri dell'ebraismo e qual è il loro significato?
  6. La Bibbia ebraica è composta dalla Torah, il Nabim e il Ketubim. La Torah è il testo più importante, contenente la storia del popolo ebraico e le leggi divine rivelate a Mosè.

  7. Quali sono i valori fondamentali dell'ebraismo?
  8. I valori fondamentali dell'ebraismo includono la sacralità della vita, la giustizia, l'eguaglianza, la gentilezza, la generosità, l'istruzione e la responsabilità sociale.

  9. Cosa rappresenta l'Olocausto nella storia ebraica?
  10. L'Olocausto rappresenta il genocidio di sei milioni di ebrei durante la Seconda guerra mondiale, attuato dai nazisti attraverso metodi brutali, inclusi ghetti e campi di sterminio.

Domande e risposte