Concetti Chiave
- La poesia "Il canto dell’amore" di Umberto Saba evoca la gioia di una domenica trascorsa al cinematografo, immersa nella folla.
- Saba esprime un profondo affetto verso l'umanità e la vita, trovando conforto e ottimismo nell'osservazione delle persone.
- Il poeta utilizza un linguaggio accessibile, riflettendo il suo stile distintivo e la sua capacità di evocare emozioni profonde.
- La lirica è una celebrazione della vita e dell'amore, manifestata attraverso ricordi e sentimenti di connessione umana.
- "Il canto dell’amore" è parte della raccolta "Il Canzoniere", pubblicata nel 1921 e rivista negli anni successivi, mostrando l'evoluzione del pensiero di Saba.
"Amo la folla qui domenicale,
che in se stessa rigurgita, e se appena
trova un posto, ammirata sta a godersi
un poco d’ottimismo americano.
Sento per lei di non vivere invano,
di amare ancora gli uomini e la vita.
E le lacrime salgono ai miei occhi,
e mi canta nel cuore una canzone:
«Di’, non ricordi una maglia arancione,
e dello stesso colore un berretto,
che la faceva simile a un’arancia?
Di’, non ricordi la piccola Erna?»
È ancora viva la piccola Erna;
anzi è più viva e più allegra d’allora.
Io la credevo altrove, e qui non sola
la vidi, e in compagnia per la non bella.
«Ero – mi disse poi – con mia sorella
e col suo sposo.» Ed io non t’ho creduto.
O buona, o cara, o piccola bugiarda,
mai t’ho creduto. E di crederti ho finto.
Fummo, un poco, infelici. E quando estinto
lo credi, il cuore a battere ritorna.
E mai non batte così come quando
a lui morto cantavi un miserere.
Non sono cose dolcissime e vere
che ho dette? E non son forse io un solitario?
Ed un poeta? E insieme anche qualcosa
d’altro e di meglio? Or questo a che mi vale?
Se questa folla qui domenicale
mi fosse estranea, mi fosse remota,
un cimbalo sarei che senza grazia
risuona, un’eco vana che si perde."

La poesia Il canto dell’amore (Una domenica dopo pranzo al cinematografo) è una lirica scritta dal poeta italiano Umberto Saba che fa parte della raccolta di poesie dal titolo Il Canzoniere che è stato pubblicato nel corso dell’anno 1921. Questa raccolta poetica è stata poi riaggiornata più volte, tra cui quelle più importanti sono state riviste nell’anno 1945 e nell’anno 1948. In Il Canto dell’amore, Umberto Saba descrive una domenica trascorsa al cinematografico subito dopo pranzo. Ricorda come amasse, nel corso di quella domenica, stare in mezzo alla gente intenta a guardare un film presso il cinematografo. Afferma che, nell’osservare le persone presenti nel luogo suddetto, prova un grande sentimento di affetto sia verso il genere umano sia verso la vita.
Temi e sentimenti nella lirica
Ovviamente questo stato d’animo di amore incondizionato gli fa sovvenire anche una canzone. I temi presenti nella lirica riportata sono dunque quelli dell’affetto provato verso le persone, il ricordo che sovviene al poeta di un testo di una canzone.
Dichiarazione d'amore verso la vita
Inoltre Il Canto dell’amore (Una domenica al cinematografo) è anche una dichiarazione d’amore vera e propria verso la vita, come si riscontra dai seguenti versi: “Sento per lei di non vivere invano, di amare ancora gli uomini e la vita.” Il linguaggio utilizzato è comprensibile agli occhi del lettore della poesia e riflette squisitamente il modo di scrivere del poeta triestino.
per approfondimenti vedi anche:
Saba, Umberto - Vita, opere, pensiero e analisi poesie
Umberto Saba: Vita, poetica e poesie
Saba, Umberto - Biografia e opere
Saba, Umberto - Vita, opere e pensiero
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della poesia "Il canto dell’amore" di Umberto Saba?
- Come si manifesta l'affetto del poeta verso le persone nella poesia?
- Quale elemento musicale è presente nella lirica e cosa rappresenta?
- In che modo il linguaggio della poesia riflette lo stile di Umberto Saba?
- Qual è l'importanza della folla domenicale per il poeta?
Il tema principale della poesia è l'amore incondizionato verso la vita e l'umanità, espresso attraverso il ricordo di una domenica trascorsa al cinematografo.
L'affetto del poeta si manifesta attraverso l'osservazione della folla domenicale al cinematografo e il sentimento di non vivere invano, amando ancora gli uomini e la vita.
Nella lirica è presente il ricordo di una canzone, che rappresenta l'affetto e i ricordi che riaffiorano al poeta mentre osserva la folla.
Il linguaggio della poesia è comprensibile e riflette lo stile squisito e diretto del poeta triestino, rendendo accessibili i suoi sentimenti al lettore.
La folla domenicale è importante per il poeta perché gli permette di sentirsi parte di qualcosa di più grande, evitando di sentirsi un "cimbalo che senza grazia risuona" o un'eco vana.