Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Le urne sepolcrali di grandi uomini, come Machiavelli e Galileo, ispirano alti ideali e azioni gloriose, celebrando la grandezza di una nazione.
  • Firenze è descritta come una città beata, ricca di bellezza naturale e storica, avendo ospitato personalità illustri come Dante e Petrarca.
  • La Basilica di Santa Croce a Firenze custodisce le tombe degli uomini illustri, simboli delle glorie passate d'Italia, nonostante le invasioni straniere.
  • Vittorio Alfieri trovava ispirazione presso queste tombe, cercando conforto e speranza nel loro significato storico e patriottico.
  • Il testo richiama il passato glorioso delle battaglie greche, evocando immagini di eroismo e sacrificio che riflettono l'ispirazione civile delle tombe.

A egregie cose il forte animo accendono

l'urne de' forti, o Pindemonte; e bella

e santa fanno al peregrin la terra

che le ricetta. Io quando il monumento

vidi ove posa il corpo di quel grande

che temprando lo scettro a' regnatori

gli allòr ne sfronda, ed alle genti svela

di che lagrime grondi e di che sangue;

e l'arca di colui che nuovo Olimpo

alzò in Roma a' Celesti; e di chi vide

sotto l'etereo padiglion rotarsi

piú mondi, e il Sole irradiarli immoto,

onde all'Anglo che tanta ala vi stese

sgombrò primo le vie del firmamento:

- Te beata, gridai, per le felici

aure pregne di vita, e pe' lavacri

che da' suoi gioghi a te versa Apennino!

Lieta dell'aer tuo veste la Luna

di luce limpidissima i tuoi colli

per vendemmia festanti, e le convalli

popolate di case e d'oliveti

mille di fiori al ciel mandano incensi:

e tu prima, Firenze, udivi il carme

che allegrò l'ira al Ghibellin fuggiasco,

e tu i cari parenti e l'idioma

désti a quel dolce di Calliope labbro

che Amore in Grecia nudo e nudo in Roma

d'un velo candidissimo adornando,

rendea nel grembo a Venere Celeste;

ma piú beata che in un tempio accolte

serbi l'itale glorie, uniche forse

da che le mal vietate Alpi e l'alterna

onnipotenza delle umane sorti

armi e sostanze t' invadeano ed are

e patria e, tranne la memoria, tutto.

Che ove speme di gloria agli animosi

intelletti rifulga ed all'Italia,

quindi trarrem gli auspici. E a questi marmi

venne spesso Vittorio ad ispirarsi.

Irato a' patrii Numi, errava muto

ove Arno è piú deserto, i campi e il cielo

desioso mirando; e poi che nullo

vivente aspetto gli molcea la cura,

qui posava l'austero; e avea sul volto

il pallor della morte e la speranza.

Con questi grandi abita eterno: e l'ossa

fremono amor di patria. Ah sí! da quella

religiosa pace un Nume parla:

e nutria contro a' Persi in Maratona

ove Atene sacrò tombe a' suoi prodi,

la virtú greca e l'ira. Il navigante

che veleggiò quel mar sotto l'Eubea,

vedea per l'ampia oscurità scintille

balenar d'elmi e di cozzanti brandi,

fumar le pire igneo vapor, corrusche

d'armi ferree vedea larve guerriere

cercar la pugna; e all'orror de' notturni

silenzi si spandea lungo ne' campi

di falangi un tumulto e un suon di tube

e un incalzar di cavalli accorrenti

scalpitanti su gli elmi a' moribondi,

e pianto, ed inni, e delle Parche il canto.

Indice

  1. La Grandezza delle Tombe
  2. Firenze e le Glorie Italiane
  3. Vittorio Alfieri e l'Ispirazione
  4. La Pace Religiosa di Santa Croce

La Grandezza delle Tombe

In questo passo, Foscolo pone l’accento sulla funzione civile dei sepolcri e sostiene chiaramente la differenza fra le tombe dei grandi uomini e quelle degli altri. Le tombe dei grandi sono la testimonianza della grandezza di una nazione e incitato a compiere cose egregie. In altre parole, sono luoghi destinati a celebrare il passato da cui trarre stimoli per operare nel presente. Questa è la funzione che hanno le tombe dei grandi, collocate in Santa Croce a Firenze e quelle di Maratea per gli uomini dell’Antichità.

Firenze e le Glorie Italiane

Le urne sepolcrali dei grandi uomini stimolano alla formulazione di ardenti ideali [e al desiderio di compiere imprese gloriose], o Pindemonte; e rendono bella e sacra agli occhi del viandante il paese che le accoglie. Io, quando vidi il sepolcro dove riposa il corpo di quel grande [Machiavelli] che rafforzando con i suoi consigli il potere dei principi spogliandolo di ogni apparenza gloriosa e rivela come esso si basi sulla violenza dei príncipi che fa versare lacrime e sangue [ai sudditi]; e la tomba di colui [Michelangelo] che a Roma edificò la cupola di S. Pietro, grandiosa come l’Olimpo, sede degli dei classici; e di colui il quale [Galileo] intuì che nella volta del cielo ruotano più corpi celesti che sono illuminati dal Sole immobile, in modo tale da aprire la strada dell’astronomia all’inglese Newton che vi spaziò così ampiamente; allora, gridai [si ricollega al pronome “io” iniziale], tu, o Firenze, sei felice per il tuo clima salubre e per i corsi d’acqua che scendono dagli Appennini!

Felice della tua aria, la Luna avvolge di luce limpidissima i tuoi colli in festa al momento della vendemmia, e le valli minori disseminate di case e di oliveti, odorano di profumi di una grande varietà di fiori: e tu, o Firenze, hai avuto il privilegio di ascoltare per prima il canto [la Divina Commedia] con cui Dante in esilio alleviò la sua ira, e tu hai dato i natali ai genitori e la lingua a quel dolce poeta [Petrarca] che, dopo aver ricoperto di un velo di modestia e di pudore l’amore sensuale, cioè nudo, dei Greci e dei Roani, lo ripose in grembo a Venere [spiritualizzandolo e quindi rendendolo eterno]; ma sei ancora più beata, o Firenze, perché raccogli in un unico luogo [la Basilica di Santa Croce] le glorie dell’Italia [le tombe degli uomini illustri], uniche forse da quando le Alpi mal difese e il fatale alternarsi di successi e decadenza nelle vicende dei popoli, hanno fatto sì che tu fossi invasa dagli stranieri che ti tolsero armi, ricchezze e territorio, [in conclusione] tutto, eccetto la memoria della grandezza che fu.

Vittorio Alfieri e l'Ispirazione

Perché quando agli Italiani, mossi da alti ideali e da coraggio, sarà offerta la speranza di compiere azioni gloriose, da [da queste tombe] trarremo ispirazione e incitamento ad agire. E davanti a queste tombe di marmo Vittorio Alfieri si recava spesso alla ricerca dell’ispirazione. Irato contro gli dei della patria, [perché avevano cessato di dargli protezione] egli era solito errare muto e solitario, contemplando la campagna e il cielo, desideroso [di immergersi nella natura]; ma poiché nulla di ciò che vedeva [nessun essere vivente] gli alleviava la sua tensione interiore, solo qui [Santa Croce] si placava quell’uomo austero e in volto mostrava l’angoscia [per la decadenza del momento] e i segni della speranza [in un futuro in cui risorgere].

La Pace Religiosa di Santa Croce

Ora egli riposa per sempre con questi grandi uomini; e i suoi resti mortali fremono per amor di patria. Ah sì! Da quella pace religiosa [della Basilica di Santa Croce], si leva la voce di una divinità, la stessa che alimentò l’impeto guerriero e la virtù dei Greci contro i Persiani nella battaglia di Maratea, ai cui coraggiosi caduti gli Ateniesi dedicarono dei monumenti funebri. Il marinaio che navigava sul braccio del Mare Egeo compreso fra l’Attica e l’isola Eubea, vedeva, attraverso l’estesa oscurità, scintille e balenare elmi e spade in duello, [scorgeva] i roghi [su cui venivano bruciati i cadaveri] e dai quali si alzavano le fiamme, fantasmi di guerrieri lampeggianti per le armi impugnate, cercare il combattimento; e nel pauroso silenzio notturno la pianura [di Maratona] era sconvolta dall’agitarsi delle falangi greche e [udiva] un suono di trombe e un incalzare di cavalli in arrivo scalpitanti sopra gli elmi dei soldati moribondi e pianti, e inni e canti delle Parche [che preannunciavano la sorte dei morenti].

Domande da interrogazione

  1. Qual è la funzione delle tombe dei grandi uomini secondo Foscolo?
  2. Foscolo sottolinea che le tombe dei grandi uomini servono come testimonianza della grandezza di una nazione e stimolano a compiere azioni egregie, celebrando il passato per ispirare il presente.

  3. Come viene descritta Firenze nel testo?
  4. Firenze è descritta come una città felice per il suo clima salubre e le sue bellezze naturali, e come un luogo che ha accolto le glorie italiane, come le tombe degli uomini illustri nella Basilica di Santa Croce.

  5. Qual è il legame tra Vittorio Alfieri e le tombe di Santa Croce?
  6. Vittorio Alfieri si recava spesso alle tombe di Santa Croce per cercare ispirazione, trovando pace e speranza tra i grandi uomini lì sepolti, nonostante la sua ira contro gli dei della patria.

  7. Cosa rappresenta la pace religiosa di Santa Croce?
  8. La pace religiosa di Santa Croce rappresenta una fonte di ispirazione e amore di patria, evocando la stessa virtù e impeto guerriero che animò i Greci nella battaglia di Maratona.

  9. Qual è l'importanza delle urne sepolcrali secondo il testo?
  10. Le urne sepolcrali dei grandi uomini stimolano ideali ardenti e il desiderio di compiere imprese gloriose, rendendo sacro e bello il paese che le accoglie, come nel caso di Firenze.

Domande e risposte

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