Concetti Chiave
- Torquato Tasso nacque a Sorrento e visse un'infanzia influenzata dal padre poeta, frequentando ambienti cortigiani tra Urbino, Venezia e Ferrara.
- La sua vita fu segnata da inquietudini e insoddisfazione, esacerbate dal clima politico dell'inquisizione e dalla censura letteraria.
- Le sue opere minori includono "Rinaldo" e "Re Torrismondo", oltre a un ricco epistolario e rime di vario argomento, spesso riflettendo le sue sofferenze personali.
- Nel dramma "Aminta", Tasso esplora l'amore e l'istinto naturale dei sentimenti, con elementi di edonismo e introspezione interiore.
- La vita di corte influenzò notevolmente le sue opere, che spesso riflettono la soggettività e le tensioni personali vissute da Tasso.
Indice
Infanzia e Gioventù di Tasso
Tasso nasce a Sorrento e il padre si dedica alla stesura di un poema cavalleresco. Egli è infatti un gentiluomo di corte e un poeta. Successivamente si trasferisce con il padre a Urbino e entra in contatto con il mondo cortigiano. Si sposta a Venezia, a Padova e poi viene assunto a servizio del cardinale Luigi d'Este a Ferrara.
Inquietudini e Censura
Tasso è un poeta pieno di inquietudini e insoddisfazione, che nasce da un clima culturale e politico che vive. Questo è il tempo in cui vige l'inquisizione, ovvero i libri prima di essere pubblicati vengono vagliati dalla Santa Sede e gli autori erano soggetti a censura.
Fuga e Ritorno a Ferrara
Egli ritiene di essere spiato da un servo e gli lancia un coltello, anche se si sbaglia. Il duca lo fa poi rinchiudere e scappa, per poi andare a Sorrento dalla sorella. Lui si finge morto per vedere se la sorella gli vuole bene, e lui le spiega il motivo per cui ha scelto di fingersi morto.
Successivamente torna a Ferrara, a Mantova e infine a Torino. Quando giunge a Mantova non riceve una calorosa accoglienza e assume nuovamente questi comportamenti, e viene fatto rinchiudere nell'ospedale di Sant'Anna, dove può ricevere visite e studiare. Qui è provato da gravi sofferenze fisiche e psichiche.
Opere e Tematiche di Tasso
Oltre alla Gerusalemme Liberata scrive i discorsi dell'arte poetica, un'opera che funge da guida su come scrivere secondo lui. L'epistolario è un insieme di lettere che invia a diversi personaggi.
Nel Rinaldo, scritto a 18 anni, vengono narrate le imprese eroiche di Rinaldo, cugino di Orlando, che per amore di una donna compie numerose imprese. Scrive poi il Re Torrismondo, che porta in scena il dramma dell'amore incestuoso tra il Re e Almida, che sono molto innamorati ma non sanno di essere fratelli e alla fine si suicidano.
Scrive poi i dialoghi durante la sua reclusione all'ospedale Sant'Anna, in cui si affrontano problemi morali e amore. Qui mette in evidenza la sua condizione e il suo sofferto. Le rime sono di argomento vario: alcune sono di argomento amoroso, altre encomiastiche, ovvero scritte come elogio a illustri personaggi, rime autobiografiche e time religiose. Per quanto riguarda le rime amorose, hanno come oggetto figure femminili sullo sfondo di paesaggi naturali nella cui descrizione emerge l'io del poeta e la sua sensibilità. Le rime encomiastiche sono caratterizzate da una forte soggettività, che a volte elogia i personaggi e altre volte le scrive in occasione di importanti eventi. Nelle rime autobiografiche ci sono gli affanni e le angosce che lo tormentano, mentre nelle rime religiose il poeta affronta le sue ansie religiose e appare desideroso di un conforto.
Aminta: Favola Pastorale
L'Aminta è una favola passionale: si tratta di un'opera in cinque atti. Aminta è un pastore innamorato di Silvia, che però è scontrosa e non corrisponde. Un personaggio amico di Aminta lo sprona e gli dà dei consigli. Un giorno Silvia apprende che Aminta ha deciso di morire gettandosi da una rupe perché crede che Silvia sia morta. I due si chiariscono e iniziano quindi una storia d'amore. L'opera si configura non come un dramma d'azione ma bensì come un dramma interiore perché emerge la soggettività dei personaggi. In più luoghi della favola pastorale c'è l'invito ad abbandonarsi alle gioie dell'amore, visto come un istinto naturale che accomuna tutti gli esseri viventi. C'è una sorta di edonismo, un'esortazione a lasciarsi andare ai piaceri della vita. La vicenda sentimentale è però minacciata dalla morte (binomio amore+morte). Se Aminta è aiutato da Tirsi, Silvia è aiutata da Dafne, esperta degli intrighi d'amore, mentre Tirsi è caratterizzato da un inappagamento e da una inquietudine in cui si rivede Tasso.
Tasso vive a corte e di conseguenza la favola risente molto della vita di corte.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali esperienze formative dell'infanzia e gioventù di Tasso?
- Quali sono le cause delle inquietudini e insoddisfazioni di Tasso?
- Come si sviluppa la vicenda di fuga e ritorno a Ferrara di Tasso?
- Quali sono le opere principali di Tasso e le loro tematiche?
- Qual è la trama e il tema centrale dell'Aminta di Tasso?
Tasso nasce a Sorrento e si trasferisce con il padre a Urbino, dove entra in contatto con il mondo cortigiano. Successivamente si sposta a Venezia, Padova e Ferrara, lavorando al servizio del cardinale Luigi d'Este.
Le inquietudini di Tasso derivano dal clima culturale e politico dell'epoca, caratterizzato dall'inquisizione e dalla censura della Santa Sede sui libri e gli autori.
Tasso, credendo di essere spiato, lancia un coltello a un servo e viene rinchiuso. Fugge a Sorrento dalla sorella, fingendosi morto per testare il suo affetto. Torna poi a Ferrara, Mantova e Torino, ma viene nuovamente rinchiuso nell'ospedale di Sant'Anna.
Tra le opere principali di Tasso ci sono la "Gerusalemme Liberata", i "Discorsi dell'arte poetica", il "Rinaldo", il "Re Torrismondo" e i "Dialoghi". Le tematiche spaziano dalle imprese eroiche, all'amore incestuoso, ai problemi morali e amorosi, fino alle rime di vario argomento.
L'Aminta è una favola pastorale in cinque atti, incentrata sull'amore tra il pastore Aminta e Silvia. La trama si sviluppa attraverso incomprensioni e chiarimenti, con un invito a godere delle gioie dell'amore e della vita, nonostante la minaccia della morte.