Concetti Chiave
- La "Gerusalemme liberata" di Tasso è un poema considerato "infinito", caratterizzato da una struttura apparentemente incompleta nonostante le numerose revisioni.
- Tasso introduce un nuovo modello di eroe cristiano, moralmente perfetto, per sostenere il cattolicesimo e contrapporsi alla Riforma protestante.
- L'opera è organizzata in 20 canti in ottave, mantenendo una coesione drammatica e un filo conduttore chiaro, a differenza della dispersione presente nell'Orlando Furioso di Ariosto.
- I personaggi riflettono il conflitto tra aspirazioni umane e destino divino, incarnando la complessità e le contraddizioni interiori dell'autore.
- Il poema crea un'antitesi tra amore e morte, enfatizzando l'incertezza e la mortalità legate al contesto delle crociate.
Indice
L'opera di Tasso e il suo contesto
Gerusalemme liberata: caratteristiche principali
E’ l’opera rappresentativa di Tasso, ed è stata scritta tra il 1570 e il 1575: anni in cui iniziò a subire diversi disturbi psichici che lo portarono più volte a essere ricoverato.
Un elemento fondamentale che accomuna Ariosto e Tasso è la definizione di “poema infinito” perché la percezione che si ha leggendo entrambe le opere è quella di un testo senza una fine vera e propria, quindi è come se il capolavoro di Tasso fosse stato lasciato in fieri nonostante i 5 anni in cui vi si dedicò e le numerose correzioni successive.
Le versioni della Gerusalemme Liberata sono molte, e ognuna propone testi diversi rispetto all’originale pensato e scritto da lui.
Il contesto che Tasso ricostruisce all’interno dell’opera è tuttavia un elemento CHIARO: la prima crociata che si svolse tra gli anni 1996 e 1999. Rappresenta la cornice, all’interno della quale si intrecciano elementi nuovi e mai visti prima, dunque c’era la volontà di seguire la tradizione ma anche di innovarla con gli aspetti del meraviglioso, frutto di pazzia e originalità, e della maniacalità nel correggere di continuo l’opera perché ossessionato dalla perfezione.
Innovazione e tradizione nell'eroe cristiano
E’ presente un aspetto fondamentale e innovativo: la teorizzazione del modello di eroe cristiano. Adesso come non mai l’eroe doveva avere, per essere definito tale, una moralità perfetta e incorruttibile, pertanto Tasso voleva proporre attraverso l’opera un modello forte che possa sostenere il cattolicesimo, appoggiare la controriforma e opporsi alla riforma protestante. Un modello forte per rendere forte il cristianesimo.
Struttura e stile del poema
A livello schematico l’opera di organizza in 20 canti in ottave: tramite lo schema ricalca perfettamente la tradizione; nonostante l’articolazione in così tanti canti l’idea trasmessa dall’opera è di unicità drammatica perché all’interno e coesa e non è presente la stessa dispersione di Ariosto, che impediva di seguire un filo. Questo si riversa anche nello stile generale.
Geografia e personaggi tassiani
Le vicende si sviluppano in una geografia reale, ristretta e relegata solo alla Terra Santa, Gerusalemme, un territorio ben definito, a differenza di quello dell’Orlando Furioso in cui la geografia era ampia e a volte inventata, e prevedeva spostamenti.
I personaggi Tassiani rappresentano l’intersezione tra innovazione e tradizione perché non sono piatti, semplici, ma in loro si intrecciano da una parte le aspirazioni dell’essere umano e dall’altra il destino (inteso come volere di Dio che gli uomini non possono modificare) che decide cosa deve succedere nel pratico. Sono complicati, intimamente pieni di incertezze e contraddizioni e dunque lo specchio della dimensione soggettiva dell’autore, della sua interiorità.
Amore e morte nel contesto storico
Le azioni dei personaggi sono mosse sia dalla volontà di riaffermazione della cristianità, dettata dal contesto storico-religioso, sia dall’amore: con il tema amoroso ci si ricollega alla tradizione (innovativa, perché poco tempo prima era una novità) di Ariosto e Boiardo.
Nel poema, in maniera involontaria, si crea una forte antitesi tra amore, dunque vita, e morte, perché quando si parte per la crociata non è certo quando o se si tornerà da questa. La morte è dunque legata strettamente al contesto, perché è una sicura conseguenza della guerra.
Attraverso lo stile, Tasso riesce a far interpretare al lettore la storia e a far emergere la dimensione psicologica introspettiva dei personaggi, perché è composto da:
- asimmetria, determinata dall’ inconcinnitas ripresa da Sallustio (ellissi)
brevità, perché non si perde in troppe parole ma è coinciso (riprende anche la brevitas)
asprezza, dato che, quando necessario, fa ricorso a un linguaggio forte. Solitamente l’incisività viene conferita dalla paratassi, l’allineamento di tante proposizioni principali, e da una forte presenza della punteggiatura (asindeto).
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali della "Gerusalemme Liberata" di Tasso?
- Come Tasso innova il concetto di eroe cristiano nel suo poema?
- Qual è la struttura e lo stile del poema di Tasso?
- In che modo la geografia e i personaggi di Tasso differiscono da quelli di Ariosto?
- Qual è il ruolo dell'amore e della morte nel contesto storico del poema?
La "Gerusalemme Liberata" è un'opera rappresentativa di Tasso, scritta tra il 1570 e il 1575, durante un periodo di disturbi psichici dell'autore. È considerata un "poema infinito" per la sua percezione di incompletezza e presenta molte versioni diverse dall'originale. Il contesto è la prima crociata, con elementi innovativi e tradizionali.
Tasso introduce un modello di eroe cristiano con moralità perfetta e incorruttibile, sostenendo il cattolicesimo e opponendosi alla riforma protestante. Questo modello forte è inteso a rafforzare il cristianesimo e appoggiare la controriforma.
L'opera è organizzata in 20 canti in ottave, seguendo la tradizione ma con un'unità drammatica coesa. Lo stile è caratterizzato da asimmetria, brevità e asprezza, con un uso incisivo della paratassi e della punteggiatura.
La geografia di Tasso è reale e limitata alla Terra Santa, a differenza dell'ampia e a volte inventata geografia di Ariosto. I personaggi di Tasso sono complessi, intrecciando aspirazioni umane e destino divino, riflettendo l'interiorità dell'autore.
L'amore e la morte sono temi centrali, con l'amore che si ricollega alla tradizione di Ariosto e Boiardo. La morte è una conseguenza inevitabile della guerra, creando un'antitesi con l'amore e riflettendo il contesto storico-religioso delle crociate.