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Concetti Chiave

  • La Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso è un poema epico del XVI secolo, considerato un capolavoro della letteratura italiana, che intreccia temi avventurosi e amorosi della cavalleria.
  • I primi versi del poema fondono elementi delle narrazioni bretoni con quelli del ciclo carolingio, creando un intreccio tra amore, cortesia e audaci imprese militari.
  • Il chiasmo utilizzato nel verso 1 è una figura retorica che conferisce un respiro maggiore al testo, combinando parole in modo incrociato per enfatizzare i temi.
  • Orlando è il protagonista del poema, evolvendo dal paladino eroico dei poemi carolingi a un innamorato folle, arricchendo la narrazione di sfumature psicologiche e narrative innovative.
  • Il poema include una dedica encomiastica a Ippolito d'Este, signore di Ferrara, elogiando la sua discendenza eroica e rafforzando il legame con il mecenatismo della corte estense.

Indice

  1. Temi e protagonisti del poema
  2. Torquato Tasso - Gerusalemme liberata: analisi introduttiva
  3. Dedica e omaggio a Ippolito

Torquato Tasso - Gerusalemme liberata: analisi introduttiva

La Gerusalemme Liberata è un opera che potremmo dire che rientra nella descrizione di poema epico scritto da Torquato Tasso nel Sedicesimo secolo, ed è considerato da parte dei maggiori scrittori e critici letterati dell'Italia attuale come uno dei capolavori della letteratura italiana anche se come abbiamo detto ormai è da considerarsi un opera antica. La prima e la seconda ottava introducono infatti quelli che rappresentano i temi fondamentali che si intrecciano nell'opera di Torquato Tasso.

Temi e protagonisti del poema

I primi due versi, giustamente famosi, ci fanno entrare nel mondo avventuroso e amoroso della cavalleria, alludendo alla fusione tra le tematiche delle narrazioni bretoni, ricche di elementi fantasiosi e romanzeschi, e quelle oggetto del ciclo carolingio delle chansons de geste, ossia gli scontri tra cristiani e Saraceni, sebbene prive dell'intensità degli ideali medievali:

- «le donne» (v. 1), «gli amori» (v. 1) e «le cortesie» (v. 2) sono temi della tradizione bretone;

- «i cavallier» (v. 1), «l'arme» (v. 1) e «l'audaci imprese» (v. 2) sono temi delle chansons de geste.

Il chiasmo, ossia la disposizione incrociata di due coppie di parole, conferisce al verso 1 un maggiore respiro, che non avrebbe in un elenco ordinato degli elementi e rappresenta una figura retorica.

Segue, qui, l'enunciazione del primo tema dell'opera (vv. 3-8), che costituisce lo sfondo per lo sviluppo delle altre vicende favolose: la lotta tra i cristiani e i Saraceni che si svolge in terra di Francia.

Nella seconda ottava è presentato il protagonista del poema, Orlando. Nei poemi del ciclo carolingio era uno dei paladini del re, interamente impegnato nella guerra di difesa della religione cristiana sino alla morte eroica; nel poema di Boiardo, Orlando innamorato, egli è preso dall'amore per la bella Angelica e, dopo aver abbandonato la città di Parigi assediata dai Saraceni, la insegue in un avventuroso viaggio fino in Cina. In Ariosto, con un'innovazione narrativa («cosa non detta in prosa mai, né in rima», v. 10), Orlando appare furioso, non solo innamorato ma addirittura pazzo per amore e capace di compiere azioni da folle («venne in furor e matto», v. 11). È da osservare anche la tecnica adoperata dal poeta che con aggettivo «matto», termine della lingua quotidiana e popolare posto accanto al termine elevato «furor», interrompe il tono che si stava gradualmente avviando verso la solennità.

Dedica e omaggio a Ippolito

La terza ottava contiene la dedica del poeta al signore di Ferrara, suo protettore. Vi viene indicato con il nome proprio, «Ippolito» (v. 19), e con l'appellativo di «Erculea prole» (v. 17), che allude al capostipite della famiglia, Ercole d'Este, e indirettamente istituisce un rapporto tra il signore e il mitico eroe greco Eracle (o Ercole): è un tributo che il poeta paga alla sua posizione di uomo di corte.

Nella quarta ottava troviamo il tema «encomiastico», cioè elogiativo nei riguardi di Ippolito d'Este. L'encomio viene fatto introducendo il filone delle imprese di Ruggiero, mitico progenitore di Ippolito.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza della "Gerusalemme Liberata" di Torquato Tasso nella letteratura italiana?
  2. La "Gerusalemme Liberata" è considerata uno dei capolavori della letteratura italiana, scritta nel Sedicesimo secolo da Torquato Tasso. È un poema epico che intreccia temi avventurosi e amorosi, ed è apprezzato da scrittori e critici letterari italiani.

  3. Quali sono i temi principali introdotti nelle prime ottave del poema?
  4. I temi principali includono elementi della tradizione bretone come "le donne", "gli amori" e "le cortesie", e temi delle chansons de geste come "i cavallier", "l'arme" e "l'audaci imprese". Questi temi si fondono per creare un contesto avventuroso e amoroso.

  5. Chi è il protagonista del poema e come viene presentato?
  6. Il protagonista del poema è Orlando, un paladino del ciclo carolingio. Viene presentato come un eroe impegnato nella difesa della religione cristiana, ma anche come un personaggio innamorato e furioso, capace di azioni folli per amore.

  7. A chi è dedicato il poema e quale significato ha la dedica?
  8. Il poema è dedicato a Ippolito d'Este, signore di Ferrara e protettore di Tasso. La dedica è un omaggio che istituisce un legame tra Ippolito e il mitico eroe greco Ercole, sottolineando la posizione di Tasso come uomo di corte.

  9. Qual è il tema encomiastico presente nel poema?
  10. Il tema encomiastico è un elogio nei confronti di Ippolito d'Este, introdotto attraverso le imprese di Ruggiero, mitico progenitore di Ippolito. Questo tema celebra le virtù e le imprese della famiglia d'Este.

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