Concetti Chiave
- I nomi propri servono a identificare in modo univoco persone, luoghi, eventi e fenomeni con un'iniziale maiuscola.
- I nomi comuni hanno un plurale e sono seguiti da specificatori, diversamente dai nomi propri che sono definiti per natura.
- I nomi propri non hanno plurale poiché definiscono un'entità specifica già da soli.
- La scienza che studia i nomi propri e le loro origini è l'onomastica.
- Le figure di antonomasia collegano nomi comuni e nomi propri, trasformando un nome comune in uno proprio.
Indice
- Importanza del nome
- Differenze tra nomi propri e comuni
- Caratteristiche dei nomi comuni
- Esempi di nomi propri
Importanza del nome
Il nome è quella parte variabile del discorso che ci aiuta a identificare persone, cose ed animali. Senza questo non potremmo parlare e definire tutte le cose che stanno intorno a noi.
Dal punto di vista linguistico, il nome proprio è una segnatura specifica che viene utilizzata da un individuo o un insieme di individui per identificare e specificare una persona, entità geografica, popolo, evento, istituzione, fenomeno sociale o scientifico, movimento culturale.
Differenze tra nomi propri e comuni
A sua volta i nomi propri si differenziano dai nomi comuni ed appellativi. Anche se esistono diverse lingue, i nomi propri hanno la caratteristica di possedere l’iniziale maiuscola. La cosa che rende unico il nome proprio è la definitezza, ovvero esso riesce ad individuare in modo univoco un soggetto. Mentre dalla parte opposta ritroviamo il pronome indefinito.

Caratteristiche dei nomi comuni
I nomi comuni possiedono un plurale e sono seguiti da uno o più specificatori. Dall’altra parte invece, i nomi propri non possiedono il plurale e lo specificatore perché da solo già specifica un qualcosa, infatti manca molto spesso lo specificatore. La cosa che collegano i nomi comuni con i nomi propri sono le cossiddette figure di antonomasia.
La scienza che studia i nomi propri è l’onomastica che studia i nomi, le origini e il significato utilizzando i metodi linguistici.
Esempi di nomi propri
Di seguito vengono riportati alcuni esempi di nomi propri:
1. Lucia dipinge la tela
2. Lulù beve il latte dalla ciotola sul tappeto
3. Il Corriere della Sera è un quotidiano molto apprezzato in Italia
Nel 1° caso il nome proprio si riferisce ad una persona (Lucia)
Nel 2° caso il nome proprio si riferisce ad un animale ( Lulù)
Nel 3° caso il nome proprio si riferisce ad una cosa ( Corriere della Sera)
A cura di Anny.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del nome secondo il testo?
- Quali sono le differenze principali tra nomi propri e nomi comuni?
- Quali esempi di nomi propri vengono forniti nel testo?
Il nome è fondamentale per identificare persone, cose e animali, permettendoci di parlare e definire ciò che ci circonda.
I nomi propri si distinguono per la loro iniziale maiuscola e la capacità di identificare univocamente un soggetto, mentre i nomi comuni hanno un plurale e sono seguiti da specificatori.
Gli esempi di nomi propri nel testo includono "Lucia" per una persona, "Lulù" per un animale, e "Il Corriere della Sera" per una cosa.